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Migno: “Quando batterò il vento e il freddo potrò puntare al titolo”

Andrea Migno approda dal CEV al Mondiale Moto3 come seconda guida di Fenati in sella alla KTM del team di Valentino. E ci racconta, in un'intervista esclusiva, come si immagina questa nuova avventura

Migno: “quando batterò il vento e il freddo potrò puntare al titolo”

Andrea Migno è il volto nuovo dello Sky Racing Team VR46. Il 19enne pilota di Cattolica per il 2015 prende il posto di Pecco Bagnaia al fianco di Romano Fenati. Che cosa ha convinto Valentino Rossi a scegliere lui tra i tanti talenti che si stanno formando nella sua VR46 Riders Academy? Lo abbiamo chiesto direttamente ad Andrea durante la presentazione del suo nuovo Team nel quartier generale della VR46, a Tavullia.

 

Quanto è gratificante e quanto pesa essere il "prescelto" di valentino?

"La pressione agonistica è il sale delle corse, avere ricevuto una investitura così importante non può che darmi stimoli positivi".

 

Lo sai che enea bastianini e niccolò antonelli erano le prime scelte?

"So che hanno declinato l'offerta, ma non ne conosco i motivi. Dimostrerò in pista e coi risultati che anche se mi hanno cercato per terzo, hanno fatto la scelta giusta".

 

Secondo te oltre a fenati ci sono anche loro in lotta per il titolo 2015?

"Antonelli di sicuro, forse al posto di Bastianini credo abbia più chance Quartararo. Sì insomma se devo indicare tre piloti in lizza per il Mondiale vedo loro due e Romano".

 

E per te cosa prevedi?

"Direi che chiudere il Mondiale in top ten sarebbe un bel risultato. Anche Vale fece nono all'esordio (in risposta Vale ha preso la parola durante la presentazione ricordando simpaticamente all'allievo che lui comunque vinse una gara quell'anno..., ndr)

 

Cosa ti manca per essere già vincente?

"L'esperienza, innanzitutto. E poi mi devo migliorare quando le condizioni meteo non sono le migliori. In particolare con forte vento o asfalto freddo faccio fatica a trovare subito il limite".

 

E il tuo punto forte?

"La bagarre. Ho una buona staccata e mi sento efficace nel corpo a corpo. Sicuramente queste sono condizioni ideali per me rispetto a girare da solo e fare il ritmo senza riferimenti".

 

Non credi che la ktm sia un po' in difficoltà quest'anno?

"Rispetto alla Mahindra ha un telaio più rigido che la rende più difficile da portare al limite e da mettere a punto. Però ha più motore e comunque non dimentichiamo che l'anno scorso ha rischiato di vincere il titolo con Miller. Dovrò adattare il mio stile di guida a lei".

 

Come la guida fenati?

"Da dio! Frena fortissimo e riesce ugualmente a lasciarla scorrere velocissima in percorrenza di curva. Ma la vera differenza rispetto a me lui la fa in uscita di curva, dove accelera con grandissimo anticipo grazie a una tecnica eccezionale. Quest'anno da lui devo solo imparare, ma già l'anno prossimo..."

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