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Rossi, l’allenamento offroad e l’aria di casa che non porta bene

Valentino Rossi si è fatto male facendo enduro, ma non poteva evitare di allenarsi in modo rischioso, durante la lotta per il titolo e alla vigilia del GP Casa? O forse è proprio l’Italia ad avere un'influenza strana su uno che i suoi pochi infortuni li ha sofferti tutti in Patria? Riflessione del nostro direttore, Federico Aliverti
Valentino Rossi

Rossi pollo?

Col senno di poi è facile dire: “Va’ che pollo a fare enduro quando in ballo ha un Mondiale! E poi non ha mica un ranch tutto suo costruito (anche) per limitare i rischi? E allora si alleni lì anziché fare i salti con la moto da cross, che a momenti saltava pure il GP del Mugello...”.
La verità è che la moto da fuoristrada, per l'impegno tecnico e fisico che richiede, non può essere completamente estromessa dal programma di allenamento di un pilota di questo livello. Si impara a controllare la moto in condizioni di aderenza precaria, a gestire la posizione in sella, a guidare la moto col corpo, in derapata, il tutto a velocità relativamente basse. Non a caso lo fanno tutti, infatti negli ultimi anni, che io ricordi, si sono infortunati in modo abbastanza serio, facendo cross, dirt track o enduro, anche Marquez (che si è rotto anche in bici, come del resto Biaggi), Dovizioso, Iannone, Morbidelli, Espargarò, Miller, Rins, Barbera, ecc, ecc. Lorenzo si è invece infortunato alla spalla allenandosi con la minimoto... Non è offroad, ma si tratta pur sempre di allenamento in moto, apparentemente meno rischioso che andare per boschi con la enduro o a saltare con la cross.

Il fatto che più mi sorprende non è sapere che Rossi, poche ore fa , era per boschi con una moto da enduro. A me sorprende che uno così, che in moto ha corso come un matto in ogni angolo della terra, concentri tutte le sue sfighe motociclistiche in Italia. Nel 2010 lesione della spalla nel campetto dietro casa più frattura alla gamba dx al GP del Mugello. Nel 2017, sempre alle porte del GP del Mugello (dove l'anno precedente ruppe il motore quand'era in testa...) , ecco la brutta caduta con compressione toracica seguita dalla frattura di tibia e perone di ieri, a ridosso del GP di Misano.

Forza Vale, speriamo di rivederti presto in piedi e tra un po' anche in gara. Magari già per il trittico Giappone-Malesia-Australia. Laggiù gli italiani ti saranno vicini e l'Italia sarà bella lontana: vedrai che sarà un grande rientro!
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