L’abbigliamento è inevitabilmente a cipolla: tanti strati, uno sopra l’altro, con il grosso aiuto dell’hi-tech degli ultimi anni: pile, windstopper, gore-tex. Molti puristi schifano chi va al raduno usando abbigliamento elettrico (proposto da Klan, Dainese e BMW, alimentato dalla batteria della moto o da pile ricaricabili), scaldini termici (quelli che si attivano strappando il sacchetto), paramani imbottiti e coperta paragambe, sostenendo che non è roba da uomini veri, che è il raduno del freddo e quindi bisogna prendere freddo e che, altrimenti, tanto vale andare in auto: per noi, sono tutte cazzate. Questi accessori fanno resistere infinitamente meglio al freddo, non rovinano il piacere di guida e, anzi, permettono di stare in sella dal mattino alla sera, sottozero, restando lucidi e godendo dei paesaggi senza concentrarsi sulla sofferenza. Perché, per noi, andare all’Elefante non è una prova di forza da machos, ma un vero viaggio di piacere attraverso paesaggi tra i più belli del mondo.
Guanti: le manopole riscaldate elettricamente sono fantastiche, ma invertono il processo del Gore-tex quando piove (l’acqua passa da dove è più caldo a dove è più freddo), per cui vanno abbinate con i paramani imbottiti, che riparano completamente dalla pioggia. Questi ultimi vanno montati bene aperti, altrimenti è difficile infilare dentro la mano quando si pulisce la visiera del casco col guanto, operazione ripetuta infinite volte a causa del sale che si deposita ovunque.
Le visiere che nascono dichiarate antiappannanti non funzionano; occorre applicare quelle supplementari, adesive. Se avete la tentazione di pulire la visiera con le salviette umidificate, sappiate che opacizzano all’istante dette visiere interne e dovete buttarle via. Piedi: ahi ahi. Confessiamo che, trovando troppo freddi i nostri stivali da enduro o da turismo e non avendo voglia di comprarli di tre misure più grandi per imbottirli di calze, usiamo le scarpe da tundra artica, eccezionali per calore e grip sulla neve, ma non protettive in caso di caduta, anche se va detto che le integriamo con parastinchi e ginocchiere da enduro. C’è anche da dire che le ultime generazioni di coperte paragambe, come quelle di Tucano Urbano rivestite di pelo e gonfi abili per stare stabili anche in velocità, coprono anche i piedi. A fine viaggio, ovviamente, la moto va lavata a fondo, perché è ricoperta di sale.