Statistiche web
05 December 2012

Husqvarna TE449RR by Speedbrain: obbiettivo Dakar

Ecco la moto con cui l’Husqvarna Rallye Team by Speedbrain punterà decisamente alla vittoria del più classico e prestigioso dei rally. Tra i piloti anche il nostro Botturi

Husqvarna te449rr by speedbrain: obbiettivo dakar

La stagione dei rally per Husqvarna è iniziata decisamente bene: vittoria con Joan Barreda del “Faraoni” (cliccate qui) e 2° posto al “Marocco” (cliccate qui), entrambe le gare affrontate con la specialissima moto dell’Husqvarna Rallye Team by Speedbrain, denominata TE449RR. Un ottimo auspicio in vista della Dakar 2013, che si correrà in Sud America a partire dal 5 gennaio (partenza da Lima, Perù, arrivo a Santiago del Cile il 19 gennaio).

IL TEAM
I piloti a cui Husqvarna affida il compito di vincere il più prestigioso dei rally sono 4: Joan Barreda (Spagna), Paulo Gonçalves (Portogallo), Alessandro Botturi e Matt Fish (Australia). Tutti saranno alla guida della TE449RR che ha ben figurato in Egitto e Marocco, ma adattata alle condizioni ben più massacranti che la Dakar impone. Il team sarà guidato da Wolfgang Fischer, con Stefan Krause direttore tecnico e Berthold Hauser project leader Husqvarna/BMW Motorrad. La moto nasce infatti da una collaborazione tra Husqvarna, BMW e Speedbrain, l’azienda che si occupa della commercializzazione dei pezzi speciali per le BMW da fuoristrada (HP2, G 450 X).

LA MOTO
La base per la Husqvarna TE449RR by Speedbrain della Dakar è la TE 449 di serie, che viene sviluppata fin dal 2010 e in continua evoluzione intorno ad alcuni punti fermi: leggerezza, maneggevolezza, stabilità. La versione 2013 per la Dakar è un’evoluzione di quella 2012, rivista specialmente nel telaio, per sopportare le maggiori sollecitazioni dovute all’aumento di peso comportato dalle dotazioni “desertiche” (mega serbatoio da 30 litri, carenatura, cockpit con abbondante strumentazione per la navigazione, equipaggiamento elettronico).
 

Ma a parlarci della moto è direttamente Berthold Hauser, project leader Husqvarna/BMW Motorrad.

TELAIO E AERODINAMICA
Il telaio deriva nel disegno da quello della 450 BMW da enduro, ma il pignone non è più coassiale con il pivot del forcellone, per avere un leveraggio della sospensione posteriore completamente diverso in modo che la moto si comporti meglio sulle buche prese in piena velocità. Nella definizione della miglior resa nella guida è coinvolto anche il motore, spostato in avanti per centralizzare le masse a causa del serbatoio posteriore (quello principale, ce n’è poi uno anteriore più piccolo). Per quanto riguarda l’aspetto aerodinamico (fondamentale per una moto che raggiunge i 170 km/h sulla sabbia) è stato importantissimo il lavoro nella galleria del vento BMW, servita tra l’altro a mettere a punto anche il flusso dell’aria al radiatore dell’olio e all’airbox.

IL MOTORE
Il motore è stato messo a punto da Husqvarna con tante ore al banco prova, con l’obbiettivo di renderlo più affidabile in vista delle lunghe tirate a gas spalancato che una gara come la Dakar comporta. Il monocilindrico bialbero, rispetto alla versione da enduro è stato modificato per avere una erogazione più dolce, usando un diverso asse a camme. Per avere più affidabilità ci sono invece un nuovo albero motore più robusto e diviso in tre pezzi, differenti cuscinetti di banco e un nuovo pistone. Rimangono uguali alla versione enduro il cambio e la frizione, che nei rally non sono particolarmente sollecitati (ci crediamo ciecamente…). La quantità d’olio è la stessa, ma viene aggiunto un radiatore per controllarne la temperatura. Il raffreddamento è stato ottimizzato per le alte temperature del deserto, ma anche per funzionare nel freddo delle tappe in montagna.

(QUASI) UGUALI PER TUTTI
Le quattro moto sono tutte uguali e sono modificate nel setting delle sospensioni secondo lo stile di guida e il peso del pilota. Cambia anche leggermente l’ergonomia in sella secondo il pilota: Tra il portoghese e l’australiano ci saranno almeno 25-30 cm di differenza. Non c’è invece ancora idea di fare delle repliche, mentre è in corso un programma di sviluppo di versioni da fornire a piloti privati, a partire da Jordi Viladoms alla dakar 2013.

 

SCHEDA TECNICA
Motore: monocilindrico 4T raffreddato a liquido, alimentato ad iniezione e con distribuzione bialbero 4 valvole
Alesaggio x corsa: 98 mm x 59.6 mm
Cilindrata: 449,5 cc
Sospensione anteriore: forcella WP Upside-down Ø 52mm
Sospensione posteriore: monoammortizzatore WP Trax
Escursione ruota anteriore: 300 mm
Escursione ruota posteriore: 320 mm
Freno anteriore: disco da 298 mm, con pinza a doppio pistoncino
Freno posteriore: disco da 220 mm, pinza a pistoncino singolo
Peso a secco: 137 kg
Capacità serbatoio carburante: circa 30 litri
Gomme: Michelin Desert Race

© RIPRODUZIONE RISERVATA