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06 October 2012

Honda Crosstourer: in Inghilterra non la assicurano se porti il passeggero

La più grande assicurazione inglese, la Aviva, rifiuta di assicurare la Honda Crosstourer a meno che il proprietario non si impegni a non trasportare un passeggero

Honda crosstourer: in inghilterra non la assicurano se porti il passeggero

In Inghilterra, secondo quanto riportato dall’autorevole rivista Motocycle News, le assicurazioni hanno stilato una lista di moto che sono considerate pericolose per il passeggero, e che quindi sono oggetto di restrizioni nel regime assicurativo. Si tratta in generale di moto sportive, potenti e con selle del passeggero così risicate che effettivamente il trasporto può esporre il secondo a qualche preoccupazione (specie se il pilota guida… all’inglese, cioè sempre a manetta).

"PER NOI LA CROSSTOURER È SPORTIVA". PUNTO
La cosa strana è che in questa lista viene ricompresa la Honda Crosstourer, come ha fatto ad esempio Aviva, la più importante assicurazione britannica. Ma la Crosstourer non era un’endurona stradale adatta all’uso a 360°, una crossover , una specie di SUV con due ruote che ha tutte le personalità di questo mondo ma non è certo una sportiva?

VIETATO ANDARE IN DUE
Fatto sta che Aviva non assicura la maxi enduro Honda a meno che il proprietario non firmi una dichiarazione dove dice che non porta il passeggero… Il tutto perché, come asserisce una portavoce dell’assicurazione “la moto è classificata come sportiva”. Ma non è che bastino l’alta cilindrata e un congruo numero di CV a rendere sportiva una moto. Oltretutto, per volontà di mantenere riservate le proprie strategie commerciali, Aviva non comunica quali siano le moto considerate sportive, quindi non conosceremo mai il criterio di valutazione. Chissà che nella lista non siano comprese altre endurone o moto come la BMW K 1600, che ha cilindrata molto alta e una mandria di CV...

A parziale consolazione dei motociclisti inglesi, Aviva non è l’unica assicurazione e altre compagnie non ricomprendono la Crosstourer tra le sportive. Basta rivolgersi altrove: “È la concorrenza, bellezza, e tu non ci puoi far niente”.

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