Esteticamente la Fireblade SP2 si riconosce per alcuni dettagli (
qui le foto): la carenatura con una tonalità di blu più acceso e caratterizzato dalla trama carbonio del fondo, la striscia dorata sotto ai logo CBR Fireblade e Honda e i cerchi Marchesini a 7 razze, che permettono inoltre una riduzione dell’inerzia. Ma le differenze non si fermano all’estetica, dentro al motore infatti troviamo alcune componenti che arrivano dai kit racing HRC.
Sfruttando la stessa misura di alesaggio del motore SP, sulla testata della Fireblade SP2 le valvole di aspirazione hanno diametro maggiorato di 1 mm (31,5 mm) e quelle di scarico di 1,5 mm (25,5 mm). Cambia anche l’angolo incluso tra le valvole stesse, pari a 10° per quelle di aspirazione e 12° per quelle di scarico (rispetto agli 11°/11° della SP). L’alzata delle valvole è invece invariata, così come la larghezza della testata. Il rapporto di compressione è il medesimo, 13:1, ma la forma delle valvole e della camera di combustione sono ottimizzati per la massima efficienza in funzione delle prestazioni. Per massimizzare il raffreddamento e troviamo poi candele più lunghe e passaggi dell’acqua più ravvicinati attorno alla camera di combustione. Il cielo dei pistoni sfrutta una conformazione esclusiva con trattamento termico, che rinforza l’area attorno al piede di biella, sul quale a sua volta è fissato uno spinotto più corto di 2,5 mm e più leggero di 8 g. Il diametro esterno della punteria è maggiorato di 2 mm (28 mm), mentre l’altezza totale e lo spessore sono stati ridotti per ridurne il peso. Nessuna notizia sulla potenza, ma si vocifera di 200 CV comodi e veri.
Sulla Fireblade SP2 gli ausili elettronici alla guida sono i medesimi della SP, ma con impostazioni esclusive dedicate. Inoltre, è disponibile un kit racing per massimizzare le prestazioni nella guida in circuito.
Honda non ha ancora dichiarato il prezzo della nuova CBR1000RR Fireblade e nemmeno quando la moto arriverà sul mercato.