Negli ultimi anni cartine stradali e guide turistiche stanno lasciando il posto a navigatori satellitari e applicazioni per smartphone ma, ammettiamolo, non c’è lo stesso gusto a seguire un navigatore o a pianificare il viaggio seguendo, e a volte sognando, le curve su di una cartina, c’è ancora chi preferisce viaggiare con i supporti più classici (a proposito di itinerari da sogno non perdetevi i nostri articoli sulla Catalunya, lo Stelvio e il Gavia e le più belle strade costiere d’Italia). Per chi ancora ama fare “alla vecchia maniera”, ecco la 60esima edizione della Guida Michelin; pubblicazione rivolta al turismo e alla gastronomia che dal 1956 accompagna gli italiani durante i viaggi. Novità del 2015 è la App (disponbile a breve) che integra la guida cartacea e permette di consultare l'elenco e le recensioni degli ispettori di tutti i ristoranti della Guida Michelin Italia.
UNA STORIA LUNGA SESSANT’ANNI (IN ITALIA)
La Guida Michelin nasce nel 1900 in Francia con lo scopo di spingere i pochi automobilisti francesi del tempo a viaggiare di più, fornendo gli indirizzi dei posti migliori per mangiare e dormire. La versione italiana arriva solo nel 1956, con il titolo Dalle Alpi a Siena. Durante questi 60 anni la Guida ha seguito i cambiamenti di un intero Paese e del suo Popolo. I primi simboli presenti sulle mappe sono piccoli, ma espressivi, testimoni dell’epoca: un termosifone indica la non scontata presenza di riscaldamento, una minuscola vasca il “Bidet con acqua corrente”, un rubinetto, una brocca con la bacinella e una candela “Solo acqua corrente fredda”, “Senza acqua corrente” e “Senza elettricità”. Dal 1957 la Guida copre tutto il territorio nazionale e nel 1959 compaiono le prime stelle (singole) per i ristoranti. Negli anni Sessanta, la cartina d’Italia rivela che l’autostrada Torino-Venezia è completata; fanno la loro apparizione le due stelle per la ristorazione e il simbolo dell’aria condizionata e spariscono il rubinetto, la brocca con la bacinella e la candela. Negli anni Settanta, gli alberghi sono più confortevoli (ma ce ne sono senza riscaldamento), le cartine individuano i “Pasti accurati a prezzi modici”, i principali vini, gli alberghi "piacevoli" e gli sport invernali. Nel 1986 appare per la prima volta il simbolo delle tre stelle che incorona lo chef Gualtiero Marchesi. Negli anni Novanta compaiono i pittogrammi di “sauna” e “palestra”, mentre un Omino rosso ammiccante, il Bib Gourmand, segnala “Pasti accurati a prezzi contenuti”. Negli anni 2000 fa la sua comparsa il simbolo del wifi e quello delle monetine, che indica un pasto semplice al di sotto di una cifra contenuta.
DATI E PRIMATI GUIDA MICHELIN ITALIA 2015
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Massimiliano Alajmo, del ristorante Le Calandre, di Rubano (PD), è lo chef che è entrato nell’Olimpo dei tre stelle Michelin alla più giovane età (nel 2002 all’età di 27 anni) e che tuttora detiene il primato di più giovane chef del mondo ad aver ottenuto le tre stelle.
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La Guida Michelin Italia è la seconda guida al mondo (dietro alla Guida Michelin Francia) per numero di ristoranti stellati: 332
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L’Italia ha il maggior numero di chef donne stellate: più del 40% delle chef donne stellate nel mondo.
ALTERNATIVA PER MOTOCICLISTI
Oltre alle strutture suggerite dalla Guida francese, vi consigliamo anche di dare un’occhiata a quelle appartenenti al circuito Motohotel; quest’ultime uniscono i servizi standard che ci aspettiamo da un buon hotel con quelli riservati alla nostra moto e al nostro equipaggiamento. Nella gallery alcune strutture del Circuito Motohotel.