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Furti, destinazione Ucraina per le moto rubate

Una buona percentuale delle moto rubate in Italia, a poche ore dal furto, è già offerta a prezzi stracciati su siti di compravendita del paese ex-sovietico. Alcune, addirittura, ancora con la targa originale italiana, tanto le possibilità di recuperarle sono irrisorie

Furti, destinazione ucraina per le moto rubate

??? ??????????. No, non siamo impazziti: questa frase in cirillico, per l’esattezza in ucraino, significa “senza documenti”. Ed è quella che compare su dozzine e dozzine di annunci on line pubblicati dai portali di compravendite auto e moto ucraini www.motosale.com.ua e http://auto.ria.com relativi a moto di ultimo modello.

 

DOVE LE AVEVAMO GIÀ VISTE?

Ucraini sbadatoni? Forse, se non fosse che qualcuna delle moto in vendita ha ancora la targa italiana montata, come vi mostriamo nella gallery di questo servizio. Per esempio, la BMW R 1200 GS del 2011 con 9.000 km in vendita a 4.800 dollari o 3.449 euro, è stata rubata a Roma Spinaceto la scorsa primavera. O come la Ducati Multistrada 2012 offerta a 3.758 euro. O l’MV Agusta F3 800 Tre Pistoni 2014 da 5.520 euro.

 

LE “RUBATE” VANNO AD EST

La mole di moto offerte in vendita su questi siti, mostra come l’Ucraina oggi sia il terminale di smercio di gran parte delle moto rubate in tutta Europa, che vengono poi acquistate e ritargate lì, o in altri paesi dell’Est extra Unione Europea. Quello che adesso succede con l’Ucraina fino a pochi anni fa avveniva in Albania, Bosnia o Serbia, dove auto e moto circolavano impunemente con targhe italiane.

 

FUORI DALL’AREA SCHENGEN

La rotta delle moto rubate, per quanto risulta ai Carabinieri, passa generalmente dai Balcani: sottratte in piena notte, spesso escono dall’Ue via Ancona o Bari prima ancora che la denuncia sia stata presentata. E una volta al di là del “Sistema Informativo Schengen” (Unione europea più Svizzera e Norvegia), nel quale vengono immesse tutte le targhe e i numeri di telaio dei veicoli rubati, il gioco è fatto.

 

C’È LA GUERRA, ALTRO CHE MOTO RUBATE…

Il problema è che se anche qualcuno trovasse tracce della propria moto in Ucraina, per riaverla sarebbe necessaria una rogatoria internazionale, che già è difficile che venga richiesta da un giudice italiano per una singola moto, ma è comunque praticamente impossibile che venga presa in considerazione dalle autorità locali. Tanto più con la guerra civile che infuria in quel Paese.

 

TENTAR NON NUOCE

Comunque, per non lasciare nulla di intentato, la prassi da seguire qualora si riconoscesse la propria moto (bastano dei dettagli univoci, se è senza targa) prevede che se ne dia immediata notizia all’Ufficio presso cui si è sporta la denuncia, chiedendo che l’Autorità Giudiziaria effettui una rogatoria internazionale. Grazie allo strumento dell'assistenza giudiziaria in materia penale gli Stati possono prestarsi reciproca assistenza nella lotta contro la criminalità internazionale.

A tal proposito, esistono due accordi internazionali che sono stati sottoscritti sia dall’Italia che dall’Ucraina: la Convenzione Europea di Assistenza Giudiziaria in materia penale (Strasburgo, 1959) e il Protocollo Addizionale alla Convenzione Europea di Assistenza Giudiziaria in materia penale (Strasburgo, 1978).

 

IMPUNITI

Ma tra il dire e il fare… La certezza dell’impunità è tale che su VK.com, una sorta di Facebook dei Paesi ex-sovietici, i ragazzi postano tranquillamente foto di moto targate italiane o opere d’arte realizzate attraverso collage di targhe certamente rubate.

 

In Ucraina è sufficiente presentare denuncia di smarrimento dei documenti della moto per ottenere, per l’equivalente di circa 500 euro, dei duplicati locali che rendono legale la circolazione al di fuori dell’Unione (in Europa basterebbe un superficiale controllo al numero del telaio per smascherarle).

 

NE SPARISCONO SEMPRE DI PIÙ

Intanto, è tornato a crescere (dati Istat elaborazione Lo Jack) il fenomeno dei furti di motoveicoli che nel 2013 ha visto coinvolti 42.529 mezzi su due ruote contro i 38.783 del 2010 (+10%). Ogni giorno nella nostra Penisola vengono rubati oltre 116 motocicli. Nel confronto 2013-2010 il dato sui furti appare in crescita in ben 13 Regioni e assume dimensioni particolarmente preoccupanti in Campania Lazio, Liguria, Lombardia, Sicilia, Piemonte e Toscana.

 

ROMA CAPITALE (DEI FURTI)

Per quanto riguarda il 2014, una nostra fonte nelle Forze dell’Ordine ci ha fatto sapere che nell’ultima settimana di luglio in tutta Italia sono state rubate 659 moto, ma il dato potrebbe essere incompleto perché forse mancano le denunce presentate alle Polizie Municipali. Di queste, 137 provenienti dalla Provincia di Roma, 113 da quella di Napoli, 86 da Milano, 43 da Genova e 21 da Palermo. Le altre province tutte insieme si suddividono i restanti 259 furti.

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