Il giorno seguente alla gara del GP di Spagna (clicca qui per il report), i tecnici della FIM verificano l’effettiva cilindrata del motore usato in gara da Tony Cairoli. Nonostante la differenza (i meno) di 100 cc rispetto alla concorrenza, la KTM SX-F 350 portata in gara dal sette volte Campione del Mondo Motocross le suona a tutti di santa ragione, Honda, Kawasaki, Suzuki, Yamaha o Husqvarna che siano, tutte moto a “cilindrata piena”. Nel 2010 era un vero scoop che un 350 battesse un 450, adesso è la normalità, o quasi. Agli avversari questa cosa non va giù a distanza di 4 anni. In molti si son chiesti se la moto di Cairoli è veramente un 350, (nei paddock se ne parla da costantemente da 4 anni tanto da diventare un argomento “base” come 2T contro 4T) e la risposta è “sì”. Ci ha pensato infatti la stessa KTM a richiedere ai commissari FIM la verifica delle "misure" del motore.
LA PAROLA A KTM MOTORSPORTS
Parlando del controllo al motore, Pit Beirer, capo di KTM Motorsports dichiara: "Accogliamo con grande favore questa mossa dai funzionari della FIM, perché è importante per la nostra immagine aziendale e per la nostra reputazione internazionale che la moto ufficiale di Tony è conforme non solo alla normativa FIM, ma anche che si è verificato essere un 350 cc. Vogliamo che anche i nostri clienti sappiano che per KTM è fondamentale che con la 350 SX-F, quello che si ottiene lo si ottiene lealmente. Il fatto che Tony vinca con il 350 cc da quando è entrato nel nostro team ufficiale nel 2010, è un omaggio alle sue eccezionali capacità di guida. Va da sé che sottolinea anche il costante impegno di KTM per R&D e la diffusione di competenze tecniche che non è seconda a nessuno".
