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Estate, tempo di novità… autunnali

BMW, Ducati, KTM, Honda, Moto Guzzi, MV Agusta, Suzuki, Triumph e Yamaha: panoramica sui nuovi modelli che attireranno tutte le attenzioni degli appassionati a Eicma 2013. Foto, indiscrezioni, certezze

Estate, tempo di novità… autunnali

Cominciano a farsi vedere le prime novità che scopriremo al Salone prima della fine del 2013. Le vediamo fotografate pronte a scalare passi alpini o orgogliosamente mostrate mentre escono coraggiosamente… dalle portinerie aziendali. Difficile tenere la sorpresa sino al debutto e così scema l’emozione che ci prendeva tanti anni fa, quando non vedevamo l’ora di irrompere alla Fiera per vedere come era fatta quella moto che ti faceva sussultare di sorpresa o di delusione. Oggi questa emozione torcibudella viene abbondantemente mitigata dalla proliferazione di immagini che girano su internet. Giusto così, ovviamente, l’impalpabile (ma tanto reale) web può soddisfarci per il momento, ma non sarà mai come mettere il sedere sulla sella e le mani sul manubrio della novità esposta allo stand, nulla può sostituire l’attimo che accompagnava quella “prima volta”. E poi basta guardare in faccia la gente seduta sulle moto per scoprire immediatamente cosa ne pensa di quell’oggetto del desiderio o della rinuncia.

 

Tutto questo per dire che stanno arrivando un mare di novità al prossimo Salone di Milano (venite a trovarci allo stand al padiglione 14, mi raccomando) e che siamo qui ad attenderle con entusiasmo, perché ci confortano sulla volontà di spingere ancora sull’acceleratore del futuro. Di seguito le prossime primizie (di alcune abbiamo già parlato, cliccate sui link, se invece volete fare un veloce ripasso, c’è la gallery).

 

BMW

Si sa quasi tutto. Quasi, perché ci potrebbe essere una sorpresa a quattro ruote, non nel senso della nuova cabrio, ma in un oggetto mezza moto mezzo scooter, ma molto metropolitano. Riprendendo la strada dei tre ruote basculanti si aggiunge un quarto appoggio. Nulla si sa su cilindrata (anzi sul tipo di motore, termico o elettrico), dimensioni e pesi. Per ritornare in ambiente due ruote, a Milano arriva la turistica R 1200 RT con il nuovo motore raffreddato a liquido e immagine ancora vicina a quella del precedente modello, poi ci sarà la Classic, fugacemente mostrata in un disegno, ma riconoscibile nel motore boxer 1200 raffreddato ad aria. Ha le ruote a raggi e sospensioni tradizionali (forcella a steli rovesciati), ma magari riprenderà la linea del serbatoio e della coda della Concept 90 mostrata al concorso d’eleganza di Villa d’Este. E poi la versione nuda della supersportiva S 1000 RR, più di una carenatura eliminata, ovvero pesi rivisti per migliorare la maneggevolezza e una potenza certamente mitigata rispetto ai quasi 195 CV della supersportiva.

 

DUCATI

Dopo la nuova Monster con il motore Testastretta della Diavel, si parla di una Panigale di minore cilindrata rispetto alla 1200 che ben si conosce. Quanto sia la cubatura è difficile dirlo visto che il motore della supersportiva non ha ancora avuto sorelle minori, inoltre le dichiarazioni al tempo della presentazione parlavano di altri modelli ma non di altre cilindrate. Però si può ipotizzare una cilindrata di 850-900 cc, che dovrebbe comunque permettere 150 CV, prestazioni sicuramente più che sufficienti per gratificare anche chi guida veloce.

 

KTM

Già vista, seppure a stelle e strisce, la versione definitiva della 1290 Superduke, non tanto diversa dal prototipo mostrato al Salone di Milano, Cambia essenzialmente lo scarico con un solo, grosso terminale per rientrare nelle omologazione anti rumore. Cambiano anche la sella, che diventa biposto, il manubrio per avere una posizione di guida meno estrema, e ci sono sospensioni meno raffinate nell’idraulica. Nessuna dichiarazione sui CV, ma se la Adventure 1190 ne ha ben 150, dovrebbero oltrepassare quota 160. In arrivo a settembre anche la versione 2T della Freeride, l’enduro facilissima che ha avuto un buon riscontro anche da noi. In questa configurazione dovrebbe avere una cilindrata di 300 cc, avviamento elettrico ed essere anche più leggera.

 

HONDA

Nella intervista riportata su Motociclismo di luglio, Vito Cicchetti, general manager di Honda Italia, annunciava finalmente l’arrivo della tanto richiesta Africa Twin. Ma non sarà pronta per la stagione 2014 perché occorrerà aspettare un altro anno. Però, la moto dovrebbe realmente richiamare l’immagine fuoristradistica della mitica e vendutissima versione, prima di 650 e poi di 750 cc. Per cui dovrebbe avere una ruota anteriore da 21 pollici e un motore rigorosamente bicilindrico. Poi ci piacerebbe una linea che fosse ancora dakariana e funzionale per un approccio sullo sterrato. Sempre nella intervista su luglio Cicchetti annunciava la nascita di una incredibile “replica GP”, una moto straordinaria anche nel prezzo, ma assolutamente vicinissima alle prestazioni della MotoGP “clienti” che uscirà dalla HRC, il reparto corse della Casa giapponese. Rispetto a quanto riportato nell’intervista, la moto non arriverà però a Milano, ma più avanti, magari al Salone di Tokyo alla fine di novembre. Sarà così esclusiva che ne verrà costruita una sola al giorno.

 

MOTO GUZZI

In attesa di un nuovo motore bicilindrico raffreddato a liquido del quale si vocifera da anni, ci dobbiamo aspettare una evoluzione della serie delle V7 classiche, magari quella scrambler vista alla convention dei concessionari del gruppo Piaggio, a Montecarlo, nel gennaio 2011. Il motore bicilindrico della V7 è oggi davvero bello e completo nella erogazione, e aggiungendo un manubrio alto e pedane un poco più arretrate, si soddisferebbe una maggiore clientela. Speriamo…

 

MV AGUSTA

Ovviamente, ci sarà la tre cilindri Rivale in versione definitiva per la produzione di serie, ma si potrebbe affiancare nello stand MV e nella cilindrata 800, anche una versione “multiuso”, una moto più votata al turismo a largo raggio e pronta a sporcarsi le gomme sullo sterrato. E poi c’è sempre nelle segrete stanze della Schiranna una tre cilindri 675 compressore, magari azionato dai gas di scarico.

 

SUZUKI

La V-Strom 1000 definitiva è in arrivo e non dovrebbe essere molto lontana nel design dalla maquette mostrata lo scorso anno al Salone di Milano. Intanto, si continuano i collaudi anche in Europa per verificarla in differenti condizioni ambientale e magari per farla vedere ai più attenti motociclisti di passaggio (guardate nella gallery le foto pubblicate da www.motorcyclistonline.com). Ricordiamo le linee tecniche essenziali come il posizionamento a V longitudinale di 90° dei cilindri che seguono lo schema della vecchia V-Strom, la distribuzione bialbero, il cambio a sei rapporti e trasmissione finale a catena. Avrà il controllo di trazione e probabilmente sarà gestibile anche nelle mappature di elettronica, con una erogazione più dolce rispetto alle 1200 odierne. La prima V-Strom aveva quasi 100 CV e oggi dovrebbero averne leggermente di più dopo la revisione della gestione elettronica e della distribuzione. Il telaio è in lega leggera a doppio trave laterale e le ruote in lega sono da 19 pollici davanti e da 17 dietro.

 

TRIUMPH

Sconcerta la tourer che è stata sorpresa in collaudo. Non tanto per il motore bicilindrico in linea della Thunderbird 1600, ma per le sovrastrutture rigorosamente in arrivo da Harley-Davidson Electra Glide come borse, bauletti, cupolino e parafango anteriore (andate nella gallery e fate un confronto…). Sicuramente è una azione di depistaggio, anche migliore del tradizionale camouflage con disegni “psichedelici” o l’aggiunta di imbottiture per non far vedere le corrette linee di design. Almeno così ci auguriamo perché ultimamente – ci viene in mente subito la Trophy 1200 molto, molto ispirata alla BMW R 1200 RT - nel reparto stile di Hinckley non sembrano avere idee innovative. Vogliamo vedere una moto “originale” da chi ha saputo proporre la Speed Triple.

 

YAMAHA

In un recente incontro con gli azionisti i vertici della Casa giapponese hanno annunciato 250 nuovi prodotti entro il 2015, un impegno che riguarda tutte le divisioni del gruppo giapponese, ma di cui più della metà sono moto e scooter. Un impegno massiccio e fortissimo prima di tutto in termini di idee oltre che di investimenti. Nelle moto si sono già viste la naked MT-09 col motore a tre cilindri e le custom XV950 bicilindriche, oltre a una serie di piccole 125 e scooter “globali” per i mercati asiatici e per l’India, ma in progetto ci sono nuovi motori bicilindrici in linea e raffreddati a liquido per misurarsi con la concorrenza principalmente di Honda (CB500 e NC700). E poi arriverà uno scooter a tre ruote con le due anteriori basculanti, uno scooter che in Yamaha chiamano LMW (Leaning Multi Wheeler, ovvero mezzi a più ruote che si inclinano o piegano) e collocano nel territorio dello Sport (riferito sicuramente alla capacità dell’angolo di inclinazione in curva) più che in quello della necessità di muoversi in città.

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