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23 March 2016

Motociclista non si ferma all’alt e rischia di investire l’agente

Durante un controllo, all’interno del Parco dei Colli Euganei, un motociclista non si è fermato all’alt di un agente del Corpo Forestale dello Stato e fuggendo lo ha quasi travolto. Il centauro si è dato alla macchia e ora sono in corso le indagini per risalire al pirata. Ferma condanna da parte della FMI

 

CACCIA AL PIRATA

Dopo il servizio di Striscia la Notizia che condannava i comportamenti illegali da parte degli enduristi lombardi (che – a detta loro – percorrono km e km per boschi fregandosene delle regole vigenti nel territorio italiano), una brutta notizia ripota l’argomento enduro all’ordine del giorno. Qualche giorno fa, all’interno del Parco dei Colli Euganei, nell’ambito di un controllo da parte del Corpo forestale dello Stato, un “motociclista” non si è fermato all’alt degli agenti del Comando Provinciale di Padova, e fuggendo ha quasi travolto uno degli uomini di pattuglia. Stando a quanto si legge sul sito del CFS il centauro avrebbe “reagito violentemente aprendo il gas e sfondando brutalmente il posto di blocco”. Le Forze dell’Ordine hanno iniziato la ricerca del pirata della strada, che ora rischia una condanna. Senza dubbio le conseguenze di questo gesto sarebbero potute essere molto gravi se fuggendo il centauro avesse urtato l’agente. Rimane il fatto che si tratta di un comportamento da condannare, un brutto gesto che infanga il nome dell’Enduro e di tutto il Motociclismo.

È NECESSARIO FERMARE I PIRATI

Anche la Federazione Motociclistica Italiana in merito a questo increscioso episodio esprime una ferma condanna rispetto a tale inqualificabile comportamento. Il Presidente FMI Paolo Sesti ha dichiarato: “Auspico che le Autorità competenti svolgano indagini per arrivare ad identificare il colpevole e che vengano presi i provvedimenti del caso. Purtroppo episodi come questi danneggiano enormemente quelle migliaia di enduristi che praticano in modo legale questo sport. Il rispetto della legalità è ormai condizione indispensabile e noi continuiamo a lavorare con le Autorità per trovare spazi adeguati ma, al tempo stesso, è necessario che questi “pirati” vengano emarginati”.
 
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