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25 November 2016

Enduro legale: una grande vittoria in Abruzzo!

Grazie alla Federazione Motociclistica Italiana, è stato modificata una legge regionale in Abruzzo ed è stato così evitato il blocco assoluto dei mezzi motorizzati al di fuori delle strade asfaltate. Un bel passo avanti per l'enduro legale, ora è infatti aperto il transito sulle strade a fondo naturale sia per attività sportive che per attività turistiche

ottimo TRAGUARDO

Durante un incontro con la terza Commissione della Regione Abruzzo (che si occupa di agricoltura, sviluppo economico e attività produttive), la Federazione Motociclistica Italiana ha sostenuto (e ottenuto) l’approvazione di un emendamento molto importante per l’attività motociclistica fuoristrada. La modifica (più in basso nell’articolo il testo integrale), avvenuta in conformità con il Nuovo Codice della Strada, ha permesso di evitare il blocco assoluto dei mezzi motorizzati al di fuori delle strade asfaltate in Abruzzo, aprendo così la possibilità al transito sulle strade a fondo naturale sia per attività sportiva che per attività turistica. 

STIAMO LAVORANDO SU ALTRI NUMEROSI PROGETTI

Tony Mori, Coordinatore del Dipartimento Politiche Istituzionali FMI ha espresso grande soddisfazione per il risultato ottenuto, affermando come il proibizionismo non potrà mai rappresentare la soluzione ad un problema, ritenendo fondamentale il confronto tra le parti e il prosieguo delle attività di sensibilizzazione che la FMI sta portando avanti.
Mori ha aggiunto: "Oltre a questo importante successo in Abruzzo, il Dipartimento Politiche Istituzionali FMI sta seguendo numerosi progetti  in collaborazione con le Istituzioni dello Stato, allo scopo di creare rapporti per lo sviluppo e la diffusione del motociclismo, cercando, specialmente per l’attività off-road, di individuare le linee guida che garantiscano il rispetto dell’ambiente e il diritto di esercitare un’attività sportiva riconosciuta dal CONI”.

TESTO DELL'EMENDAMENTO

Il Comma 7 dell’art. 45 della legge regionale 4 gennaio 2014, n. 3 (Legge organica in materia di tutela e valorizzazione delle foreste, dei pascoli e del patrimonio arboreo della Regione Abruzzo) è sostituito dal seguente:
 
7. Fatto salvo quanto previsto dal Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285 recante Nuovo codice della Strada, nei boschi e sui pascoli come definiti dall’art. 3, è proibita la circolazione di mezzi meccanici motorizzati al di fuori delle strade e piste esistenti e l’eventuale loro sosta oltre i 3 metri lineari dai rispettivi cigli, fatte salve le esigenze di pubblica incolumità ed eccettuati i casi di cui ai commi 3 e 4, per i quali è consentita anche la sosta di veicoli nelle aree ricomprese entro 3 metri lineari dal ciglio delle strade comunque carrozzabili.

FACCIAMO VALERE I DIRITTI DEGLI ENDURISTI

Vi ricordiamo che proprio per far valere i diritti degli enduristi siamo scesi in campo anche noi con la nostra consorella tassellata Motociclismo FUORIstrada scrivendo quelle che secondo noi sono le 12 regole del buon endurista che tutti dovremmo rispettare (le trovate di seguito). Ma perché dodici? Perché abbiamo deciso di abbinare ogni regola ad una foto tra le più spettacolari e stravaganti scattate durante i servizi e i viaggi offroad, dando origine al calendario tematico 2017 che regaliamo a chi si si abbona a FUORIstrada entro il 31 dicembre 2016.
Non è soltanto un modo nuovo per stare insieme tutto l'anno, si tratta anche di un concreto impegno editoriale in favore dell'enduro legale. L'omaggio varrà anche per chi, già abbonato, vorrà prolungarlo di un anno entro la stessa data.
Crediamo che una massiccia campagna di sensibilizzazione rivolta agli enduristi sia il primo passo da compiere per rilanciare tutto il mondo del fuoristrada. Non abbiamo scelto la via pedagogica, ma lo abbiamo fatto a modo nostro, con leggerezza: l'ironia e le foto di Mario Ciaccia miscelate ai funambolismi di Gualdani.
Il risultato è un compagno di viaggio in formato A3 su carta patinata, che vi terrà compagnia per tutto il 2017 (qui un'anteprima fotografica).

IL DODECALOGO DEL BUON ENDURISTA

  1. Consideriamoci ospiti della montagna e rispettiamo uomini e animali con cui la condividiamo
  2. Fuori dagli impianti sportivi, pratichiamo l’enduro solo con moto regolarmente targate e assicurate
  3. Il rumore è il principale motivo di antipatia verso gli enduristi, usiamo solo scarichi omologati e impariamo a goderci anche il silenzio
  4. Non attraversiamo prati e colture in moto: per accedere alla montagna esistono mulattiere e carraie
  5. Pedoni e cavalli hanno sempre la precedenza: quando li incrociamo, spegniamo motore e salutiamo
  6. Raggiungiamo i rifugi solo attraverso strade aperte al traffico o in occasione di manifestazioni autorizzate
  7. Quando piove molto, evitiamo di fare enduro su percorsi impervi e a fondo degradabile
  8. L’enduro non si pratica mai da soli, soprattutto in zone isolate, ma evitate anche i gruppi troppo numerosi (superiori a 5-6 motociclisti)
  9. Rispettiamo sia le aree protette sia i cartelli coi divieti di accesso
  10. Aiutiamo i volontari nelle circostanze più gravi o anche solo a mantenere efficienti e puliti sentieri e mulattiere
  11. Se vogliamo praticare l’enduro a tutto gas, facciamolo solo negli impianti e nei fettucciati
  12. Soprattutto nei giorni festivi, evitiamo di andare in moto in alta quota
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