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Il pesce “corre” sullo smartphone

Ebbene sì, nè il ministro Scerpa, nè il suo provvedimento esistono, è solo un pesce d’aprile. Potremo continuare a sfidare impunemente autovelox e tutor, almeno per ora. I migliori commenti dei lettori
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Molti di voi lo avevano intuito, altri si sono presi un bello spavento, qualcuno già si stava avviando verso il Ministero dei Trasporti con torce e forconi... Il controllo della velocità attraverso lo smartphone e le multe via SMS erano solo un pesce d’aprile. Anche il ministro in pectore Lepide Scerpa non esiste, è l’anagramma di “pesce d’aprile”.

Quello che non è uno scherzo è la fattibilità tecnica di tale scenario. Ci sono già app che misurano la velocità tramite GPS e abbinate, per esempio, a Google Maps “tracciano” i nostri percorsi e le relative velocità. Anche conservare la patente nel telefono – o meglio, in un cloud virtuale – sarebbe possibile e probabilmente persino comodo: nessun bisogno di rifare i documenti in caso di smarrimento o furto, sarebbe sufficiente scaricare nuovamente la propria patente.

Anzi, facendo un passo in avanti in una società decisamente “grandefratellizzata”, ma plausibile, non si prenderebbero neppure le multe: la moto connessa (o l’auto, ovviamente) saprebbe grazie al GPS che tipo di strada sta percorrendo e adeguerebbe automaticamente la velocità massima consentita. Questi scenari diventeranno tanto più plausibili, quanto più si diffonderanno le auto a guida autonoma, per le quali uno dei problemi è la convivenza stradale con i veicoli guidate da esseri umani, magari indisciplinati.

Scorrendo le immagini della gallery che trovate qui sotto, o in cima all'articolo, potete leggere alcuni dei commenti più divertenti tra le centinaia che abbiamo ricevuto quest'anno: c’è chi c’è cascato, chi no e… chi si è pure offeso!
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Pesci d'aprile!

Tornando agli scherzi del primo d’aprile, lo scorso anno avevamo proposto il primo scooter Ducati, il Cucciolone – con tanto di richiamo al ciclomotore Cucciolo dei tardi anni ’40.

Il 2016 era stato l’anno dell’adeguamento obbligatorio di tutte le moto da Euro 2 o 3 a Euro 4, sostituendo lo scarico a spese dei proprietari, ovviamente. Nel 2015 avevamo informato i motociclisti italiani che avrebbero dovuto sostenere nuovamente l’esame pratico con la propria moto.
1/7 Ducati Cucciolo: micromotore ausiliario nato nel 1945 con marchio SIATA e dal 1946 ottimizzato e prodotto da Ducati. Mezzo importantissimo per la rinascita dell'Italia nel secondo Dopoguerra, il Cucciolo diventò in seguito una vera e propria Motoleggera, arrivando perfino a gareggiare nelle corse
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