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Ducati V4: il video col sound del motore

Le voci giravano da tempo e ora trovano conferma nelle ormai abbondanti foto-spia e nel video che la vede in azione a Misano (sentite come canta il V4!): è pronta la Ducati a quattro cilindri che sostituirà l’attuale Panigale.

Quattro cilindri a V di 90°

Appostato fuori dai cancelli di Borgo Panigale, un nostro fotografo ha scattato queste immagini, che documentano l’avanzato stato del progetto Ducati V4. Derivato dall’esperienza maturata in MotoGP, il V4 avrà cilindrata contenuta entro i 1.000 cc per rispettare le norme imposte dal regolamento SBK, ma non è escluso che possa essere innalzata la cubatura per modelli di utilizzo stradale, anche se, fino ad ora, il Superquadro è stato destinato solo alla Panigale. Ma non ci sarà da aspettare molto: il 7 settembre (il giovedì del GP di Misano del Motomondiale) Ducati presenterà il nuovo gioiello!
La carena, che nasconde il nuovo propulsore e ci lascia intravedere solo carter diversi e una piccola porzione della bancata posteriore, è molto simile a quella della Panigale, ma appare immediatamente più “panciuta”, proprio per ospitare i maggiori ingombri del motore V4.
Si nota anche il silenziatore sotto il motore, soluzione utilizzata anche dalla 1299 S, protagonista della comparativa delle supersportive in pista ad Alcaniz.
1/13 La Desmosedici RR, replica stradale della moto da GP, capace di 200 CV e prodotta in soli 1500 esemplari tra il 2007 e il 2008

Motore come elemento stressato della ciclistica

Derivato dall’esperienza maturata in MotoGP, il V4 avrà cilindrata contenuta entro i 1.000 cc
Evidenti le differenze ciclistiche. Al posteriore Ducati rimane fedele al forcellone monobraccio (il cui pivot, come da tradzione, trova sede nella parte posteriore del basamento), ma non c’è più il monoammortizzatore posizionato lateralmente. L’elemento ammortizzante è nascosto e in posizione centrale. All’avantreno spicca una muscolosa forcella USD con regolazione elettronica, la stessa della Panigale.
Identiche all’attuale SBK anche le ruote e l’impianto frenante. Il telaio, da quello che si (intra)vede, dovrebbe essere un doppio trave in lega leggera che utilizza il motore come elemento portante, collegandosi alla sommità delle teste. Probabilmente quindi ci sarà un air-box dedicato, e non sarà più il telaio a svolgere questa funzione come accade sulla attuale Panigale. Ci aspettiamo di vedere la versione definitiva e di svelarne tutti i dettagli tecnici alla prossima edizione di Eicma.

Non è la prima volta per Ducati

La Desmosedici RR, replica stradale della moto da GP, capace di 200 CV e prodotta in soli 1500 esemplari tra il 2007 e il 2008
Da Borgo Panigale però sono già uscite, in passato delle V4 stradali. In tempi recenti, impossibile non ricordare la esclusiva Desmosedici RR, replica stradale della moto da GP, capace di 200 CV e prodotta in soli 1500 esemplari tra il 2007 e il 2008. Era mossa da un motore V4 a 90° di 989 cc, ovviamente con distribuzione desmodromica a 4 valvole per cilindro. La particolarità era la configurazione Twin Pulse: in pratica si ricercava l’erogazione di un bicilindrico, accoppiando gli scoppi dei cilindri gemelli. Prima ancora però, negli anni Sessanta, si vide il prototipo della Apollo, maxi stradale con 4 cilindri (sempre a V di 90°) con cilindrata di 1.257 cc, raffreddamento ad aria e cambio a quattro marce. Progettato dall’ing. Taglioni, il motore aveva una potenza tra gli 80 e i 100 CV. Purtroppo non andò mai in produzione.

Ducati Apollo

Il prototipo della Apollo, maxi stradale con 4 cilindri (sempre a V di 90°) con cilindrata di 1.257 cc

Il 4 cilindri del prototipo Apollo (sempre a V di 90°) con cilindrata di 1.257 cc

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