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Ducati Scrambler 2015: più che una moto, uno stile di vita

Dopo settimane di avvistamenti e teaser, eccoci al momento atteso: Ducati rinnova una delle sue più famose icone non sportive. Quattro versioni, niente elettronica (tranne l’ABS e il cruscotto), dettagli curatissimi e stile vintage ma non troppo

Ducati scrambler 2015: più che una moto, uno stile di vita

Abbiamo seguito con pazienza il percorso di avvicinamento stabilito dalla Casa di Borgo Panigale, ma ora abbiamo finito di… soffrire: ecco la Scrambler! Le versioni sono 4, differenti per colore, loghi, dotazioni e caratterizzazione estetico/filosofica: Icon, Classic, Urban Enduro e Full Throttle (guardate la gallery). È una grande primizia, nessuno può negarlo, ma Domenicali in conferenza stampa ha dichiarato che “Il 2015 sarà per Ducati l'anno nella storia in cui proporrà il maggior numero di novità”. Aspettiamo fiduciosi e intanto cominciamo dalla Scrambler, col video ufficiale.

 

 

TECNICA CLASSICA. L’ELETTRONICA? SOLO ABS (DI SERIE)

Tutte e quattro le versioni sono accomunate dalla base tecnica, quella delle piccole bicilindriche di Borgo Panigale: motore a due valvole raffreddato ad aria di 803 cc (quello della Monster 796) e 75 CV, telaio a traliccio. Il Desmodue (niente elettronica) ha subito qualche ritocco per ottimizzare l’erogazione, mentre il telaio è inedito e ovviamente a traliccio ma senza le piastre laterali in alluminio viste sulle Monster “piccole”. Anzi, a dire la verità rispetto a quello della nuda è tutto diverso, nel layout e nelle quote. La frenata è affidata a un disco con pinza Brembo e c’è l’ABS di serie. Lo scarico ha una precamera nascosta sotto il carter. La forcella non è regolabile; il monoammortizzatore solo nel precarico: taratura di compromesso tra comfort e guidabilità. Insomma: massima semplicità ma quel tocco di grinta che non può mancare in una Ducati.

 

Federico Aliverti ci illustra la nuova Scrambler direttamente da  Colonia:

 

 

NON VINTAGE MA POST HERITAGE

Il design è classico, si rifà alla vecchia Scrambler ma il concetto è declinato in modo moderno, per rispondere alla domanda “come sarebbe la Scrambler oggi se Ducati non avesse smesso di produrla?”. Non è una retrò, quindi, ma una moto che riprende un’eredità di famiglia e la rinnova, come nel serbatoio, nella sella e nel manubrio.

 

Scrambler Icon

È la più classica, disponibile in due colori: giallo (62 Yellow) e Rosso Ducati, entrambi abbinati al telaio nero e alla sella nera. Il faro anteriore ha la parabola in vetro e la luce guida a LED; il posteriore è sempre a LED ma con una speciale lente di diffusione. Per riprendere alcuni dettagli della moto d’epoca il parafango anteriore è stato allontanato dalla ruota e il tappo del serbatoio, in stile aeronautico, recupera i tratti del vecchio sistema a gancio; il motore ha i carter e le cartelle copricinghie in alluminio lavorato a macchina, con disegni ispirati a quelli delle vecchie bicilindriche. Di nuovo ci sono il forcellone pressofuso in alluminio accoppiato direttamente al monoammortizzatore e le ruote in lega. Molto piacevole, compatto e funzionale, il cruscottino, completamente digitale.

 

Scrambler Classic

È la versione nostalgica, quella che si avvicina maggiormente alla moto degli anni ‘70. È disponibile solo col serbatoio arancione, “orange sunshine”, con la riga nera sulla sommità (come sulla moto dell’epoca), abbinato al telaio nero e alla sella marrone con la parte superiore a rombi.  Ha i cerchi a raggi con il  canale in alluminio (in questo caso ci sono le camere d’aria) e i parafanghi in lamiera. È l’unica con il portatarga alto, accessorio che si può applicare anche alle altre versioni.

 

Scrambler Urban Enduro

Incarna lo stile outdoor ed è adatta al fuoristrada leggero. Le modifiche infatti sono solo estetiche: ci sono il parafango anteriore corto e alto, la grata parasassi sul fanale, il manubrio con il traversino di rinforzo, il paracoppa d’alluminio forato. Anche qui ci sono i cerchi a raggi con il canale in alluminio, ma le coperture sono le stesse delle altre versioni. Il colore è verde satinato (Wild Green), con il telaio nero e la sella marrone realizzata con tessuto tecnico e impreziosita dall’imbottitura dedicata a doghe.

 

Scrambler Full Throttle

La Scrambler sportiva è in stile flat track. Il look è grintoso, a iniziare dalla livrea giallo e nero satinato (sparisce l’alluminio delle placche sul serbatoio), abbinata al telaio nero e alla sella dedicata di ispirazione flat con inserti gialli. Poi ci sono lo scarico Termignoni slip-on a due terminali paralleli (omologato per circolare su strada), il manubrio più basso e di sezione variabile e cambiano i supporti degli indicatori di direzione. Il parafango anteriore (sempre nero) è più corto e aderente alla ruota, e sparisce quello posteriore. L’eliminazione di quest’ultimo è prevista sulle Scrambler, e può essere facilmente eseguita senza che sia necessario apportare ulteriori modifiche (come l’eliminazione di supporti o il mascheramento di alcuni spazi vuoti).

 

MOTO D’ACCESSO MA CON DETTAGLI PREGIATI

La Scrambler è una moto semplice, di accesso. Ma è stata disegnata con grande cura, fin nei dettagli. Come la chiave dell’avviamento, che riprende le forme del commutatore che nella moto originale era sul fanale; la placchette laterali, in alluminio smontabili per facilitare la personalizzazione; il cruscotto, elegante e compatto, ma con numerose informazioni e un’estetica ricercata.

 

DISPONIBILITÀ E PREZZO

La Scrambler Ducati arriva dai concessionari a fine gennaio 2015. Il prezzo è di 8.490 euro chiavi in mano. La prima ad essere commercializzata sarà la versione Icon, quella gialla. Difficilmente le altre versioni avranno lo stesso prezzo...

 

DATI TECNICI (versione Icon)

  • Motore: bicilindrico a V di 90°, 4T
  • Alesaggio per corsa: 88x66 mm
  • Cilindrata: 803 cc
  • Rapporto di compressione: 11:1
  • Distribuzione: monoalbero a camme in testa, 2 valvole per cilindro
  • Lubrificazione: a carter umido
  • Raffreddamento: ad aria
  • Potenza max: 75 CV (55 kW) a 8.250 giri
  • Coppia max: 6,9 kgm (68 Nm) a 5.570 giri
  • Alimentazione: iniezione elettronica monocorpo da 50 mm
  • Capacità serbatoio carburante: 13,5 litri
  • Accensione: elettronica digitale
  • Avviamento: elettrico
  • Cambio: A 6 marce
  • Frizione: APTC in bagno d’olio con comando meccanico
  • Telaio: traliccio di tubi in acciaio
  • Inclinazione cannotto di sterzo: 24°
  • Avancorsa: 112 mm
  • Sospensione Anteriore: forcella Kayaba USD da 41 mm, escursione ruota 150 mm
  • Sospensione posteriore: forcellone oscillante con ammortizzatore idraulico Kayaba regolabile nel precarico, escursione ruota 150 mm
  • Ruote: cerchi in lega d’alluminio, anteriore 3,00x18”, posteriore 5,50x17”
  • Pneumatico anteriore: 110/80-18”
  • Pneumatico posteriore: 180/55-17”.
  • Freno Anteriore: a disco da 330 mm con pinza radiale Brembo a 4 pistoncini
  • Freno posteriore: a disco da 240 mm
  • ABS: di serie
  • Lunghezza: 2.100
  • Larghezza: 845
  • Altezza: 1.150
  • Interasse: 1.445
  • Altezza sella: 790 (sella bassa optional 770)
  • Peso a secco: 170 kg (186 kg odm)
  • Prezzo: 8.490 euro 

 

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