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Ducati Panigale V4: nuove foto e video col sound del motore

Della nuova Ducati superbike 4 cilindri, la Panigale V4, compaiono nuove immagini della versione "S" e c’è un video col suono reale del motore in pista (o quasi...). Conosciamo ancor meglio una delle moto più attese dell’anno

Percorso di avvicinamento al 5 novembre

Nel giorno in cui Ducati ha svelato al mondo il motore Desmosedici Stradale, il propulsore della futura Panigale V4, ecco che il web sforna nuove foto della moto, che permettono di capire meglio la tecnica della nuova maxi sportiva di Bologna. Le vedete nella gallery. Ma c’è di più: alla presentazione del motore, un video ha fatto sentire il sound del motore, la voce “definitiva e autentica” del propulsore, registrata durante una simulazione al banco di un giro al Mugello. Che dire… Buon divertimento e appuntamento al 5 novembre per la presentazione ufficiale della Ducati Panigale V4.
1/13 La Desmosedici RR, replica stradale della moto da GP, capace di 200 CV e prodotta in soli 1500 esemplari tra il 2007 e il 2008

Che lato “B”!

La Ducati panigale V4 S in versione definitiva. Si notino l'originale gruppo ottico posteriore e il posizionamento centrale del monoammortizzatore
Delle nuove foto, molto interessante è quella in cui la moto è inquadrata da dietro. Salta subito all’occhio il nuovo gruppo ottico a led, incastonato letteralmente nel codone. Di quest’ultimo, si può apprezzare la leggerezza stilistica, esemplificata di grossi “buchi” laterali. I quattro fori che si vedono sulla copertura nera dovrebbero essere quelli per il porta targa, che verosimilmente ospiterà anche gli indicatori di direzione. Fatta la tara all’effetto “grandangolo” dato dall’inquadratura ravvicinata, si nota la snellezza generale della moto, favorita dal posizionamento centrale del monoammortizzatore elettronico Öhlins (la Panigale V2, lo sapete, ce l’ha laterale sulla sinistra).

C'è dentro pure un pizzico di 916

La Ducati panigale V4 S in versione definitiva. La cilindrata è 1.103 cc, poi arriverà la vversione R da gara, con motore di poco meno di 1.000 cc (come da regolamento SBK)
Le viste laterali sono un po’ confusionarie, ma permettono di percepire comunque la linea della moto. Di fatto è una Panigale, ma con una presenza più importante nella parte centrale/anteriore. E non poteva essere diversamente, dati gli ingombri del pur compatto motore. La Panigale V4 delle foto è in versione S, come si legge sulla carena, quindi quella di 1.103 cc, cui seguirà la corsaiola R, con motore di “meno di 1.000 cc”, come da regolamento SBK. Il lato destro lo avevamo già visto, mentre la vista da sinistra ci consente di notare l’asimmetricità dell’abbinamento tra telaietto e gruppo termico posteriore, a cui il “sub frame” è parzialmente imbullonato (due degli attacchi sono fatti direttamente sui travi del telaio in alluminio). Se a destra il motore pare abbracciato, a sinistra sembra che il telaietto… ci vada dentro. Ovviamente è un’illusione ottica, dovuta alla copertura laterale della bancata posteriore, già più ingombrante a sinistra per via del particolare sistema di distribuzione adottato per il motore Desmosedici Stradale (la catena che comanda la distribuzione dei cilindri anteriori è a destra, quella dei cilindri posteriori è appunto a sinistro). La copertura servirà verosimilmente anche a proteggere la gamba del pilota dal calore, medesima funzione che a destra ha la cover dei collettori di scarico.
Notare infine il forcellone monobraccio, che richiama vagamente la mitica 916: al contrario di quello della mitica bicilindrica, quui l'elemento è piatto sotto e gibboso sopra, ma l'idea c'è.

Appuntamento a Eicma

Ducati Panigale V4: un esemplare allo stadio di prototipo sorpreso durante i collaudi su strada
Riguardo alla carrozzeria, si nota ancor meglio l’andamento della struttura che collega il cupolino, la carena e il serbatoio: è molto lineare e filante, sicuramente ci sarà stato un sopraffino lavoro in galleria del vento, sfruttando l’esperienza fatta in MotoGP. Meno piacevoli alla vista sono le due coperture laterali dei fianchi del motore, che sono posizionati su un livello diverso rispetto alla carena e hanno, a prima vista, un che di provvisorio e plasticoso. Da destra, si possono apprezzare i gruppi ottici anteriori nascosti nelle grosse prese d’aria frontali, mentre da entrambi i lati occhieggia dal cupolino il bel supporto in magnesio per la strumentazione, i fari, ecc.

Una considerazione, per concludere: continuiamo a pensare che i cerchi non siano definitivi. Oppure mettiamola così: speriamo che non lo siano, dato che questi a tre razze sono già visti e secondo noi non valorizzano appieno la novità importante introdotta nella propria gamma da Ducati con la Panigale V4. In genere la Casa bolognese ci ha abituati a sottolineare anche con modifiche estetiche alla ciclistica la novità di un modello, come cerchi inediti, piedini della forcella dedicati, nuovi dischi... Non ci resta che attendere Eicma…
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