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05 November 2017

Ducati Panigale V4, la prima Rossa di serie a 4 cilindri

È spinta dal nuovo 4 cilindri a V di 90° "Desmosedici Stradale" di 1.103 cc, che sfrutta le tecnologie sviluppate in MotoGP. Look aggressivo, nuovo telaio “front frame” con il motore come elemento stressato ed elettronica avanzata. Oltre alla “base”, disponibili le più esclusive versioni “S” e “Speciale”
1/33 La Panigale V4 è la prima moto prodotta in serie dalla Casa bolognese ad essere equipaggiata con un motore 4 cilindri, strettamente derivato dal Desmosedici della MotoGP.​ In foto la versione "S"

Dalla MotoGP al vostro box

Dopo tanta attesa è arrivata: a pochi giorni da Eicma 2017 Ducati toglie ufficialmente i veli alla nuova Panigale V4, la prima moto sportiva prodotta in serie dalla Casa bolognese ad essere equipaggiata con un motore 4 cilindri, strettamente derivato dal Desmosedici della MotoGP. Una moto che, con una cilindrata di 1.103 cc, 214 CV di potenza e un rapporto potenza/peso di 1,1 CV/kg, vuole diventare il nuovo punto di riferimento nel segmento delle supersportive di serie. La Panigale V4, che sostituisce la 1299 Panigale, è stata sviluppata in stretta collaborazione con Ducati Corse, sfruttando il know-how e la tecnologia del mondo racing per arrivare il più possibile in assoluto vicino ad una MotoGP. Il motore Desmosedici Stradale è un V4 di 90° a distribuzione Desmodromica, come il Desmosedici GP, dal quale riprende anche il valore di alesaggio di 81 mm (il massimo consentito dal regolamento tecnico della MotoGP). A questo è stata associata una corsa più lunga (che porta ad una cilindrata totale di 1.103 cc) per aumentare la coppia ai bassi e medi regimi e ridurre il regime di rotazione massima in modo da rendere più gestibile l’erogazione. Il nuovo motore Ducati ha una potenza di 214 CV, a 13.000 giri/minuto, e una coppia di 123,56 Nm a 10.000 giri/minuto. Nonostante le sue elevate prestazioni, il motore Desmosedici Stradale permette lunghi intervalli di manutenzione, che prevedono il controllo del gioco delle valvole ogni 24.000 km (i tagliandi ogni 12.000 km/1 anno). Il motore della Panigale V4 è l’unico del segmento delle sportive ad avere la configurazione a V di 90° e a impiegare tecnologie come l’albero motore contro rotante e l’ordine di accensione “twin pulse”. La già elevata potenza del motore Desmosedici Stradale in configurazione di serie cresce ulteriormente, raggiungendo i 226 CV, montando lo scarico racing completamente in titanio, realizzato da Akrapovič su specifiche Ducati Corse. Cercando di contenere il più possibile l’inevitabile incremento di peso rispetto alla 1299 Panigale, dovuto al maggiore frazionamento, per la V4 Ducati ha sviluppato un nuovo telaio in alluminio denominato “Front Frame”, che sfrutta il motore come elemento stressato della ciclistica.Il pacchetto elettronico sfrutta al massimo le potenzialità offerte dalla piattaforma inerziale a sei assi di Bosch; su questa moto sono stati introdotti controlli inediti quali la derapata controllata in frenata, l’ABS Cornering che agisce sul solo freno anteriore con un setup appositamente studiato per la guida in pista e il Quickshift Up & Down con strategia che tiene conto dell’angolo di piega. Tutti questi controlli, sono integrati nei tre Riding Mode (Race, Sport e Street) e modificabili tramite il nuovo cruscotto TFT.

La Panigale V4 “base” è affiancata dalla Panigale V4 S, equipaggiata con sospensioni Öhlins con sistema Smart EC 2.0 e componentistica di alto livello come le ruote forgiate in alluminio e la batteria agli ioni di litio, e dall’esclusiva Panigale V4 Speciale realizzata in serie limitata, numerata, e caratterizzata da una livrea dedicata, scarico in titanio e componenti in alluminio lavorati dal pieno. Un’attenta progettazione e l’uso di materiali leggeri ha permesso di contenere il peso kerb (ovvero in ordine di marcia con il 90% del carburante) per le versioni “S” e Speciale di 195 kg. Questo peso, unito alla potenza di 214 CV, dona alla V4 S con un rapporto potenza/peso di 1,1 CV/kg.

La nuova Ducati Panigale V4 sarà disponibile per la fine dell'anno-inizio 2018 ad un prezzo di 22.840 euro c.i.m.*, che diventano 28.140 euro c.i.m.* per la versione "S" e 40.240 euro c.i.m.* per la versione "Speciale".

: i prezzi presenti in questo articolo si intendono con la formula "chiavi in mano" (c.i.m.), in cui il prezzo finale si ottiene aggiungendo al prezzo di listino "franco concessionario" le spese per la messa in strada, che Motociclismo quantifica in 250 euro

V4 di 90°

L’ampio spazio disponibile tra la V dei cilindri ha permesso di collocare la pompa dell’acqua e di avere un airbox di grande volume (12,8 litri) per fare respirare meglio il Desmosedici Stradale. Questo propulsore nasce per essere montato ruotato all’indietro di 42°, per ottimizzare la distribuzione dei pesi, utilizzare radiatori più estesi e avanzare quanto più possibile il pivot del forcellone. Il motore è stato inoltre progettato per essere elemento strutturale del telaio. Nella parte anteriore del semicarter superiore e nella testa della bancata posteriore sono stati ricavati gli attacchi al telaio principale. Inoltre, il basamento funge anche da fissaggio della sospensione posteriore e del forcellone.

Con un peso di 64,9 Kg il Desmosedici Stradale è solo 2,2 Kg più pesante del bicilindrico Superquadro da 1.285 cc. I carter motore sono in alluminio, realizzati in fusione per gravità e accoppiati con taglio orizzontale. Il semicarter superiore integra le quattro canne dei cilindri in alluminio con riporto al nikasil che assicura protezione dall’usura e basso attrito. Nelle canne dei cilindri scorrono pistoni da 81 mm di diametro, con due segmenti, a basso attrito, più raschiaolio. Sono stampati in alluminio e sfruttano la tecnologia “box in box” che consente di contenere l’altezza del mantello e lo spessore sotto il cielo a tutto vantaggio della riduzione degli attriti e dei carichi inerziali, mantenendo la necessaria resistenza e rigidezza. Il rapporto di compressione è di 14:1. I pistoni sono accoppiati a bielle forgiate in acciaio con un interasse di 101,8 mm.

L’albero motore impiega bronzine di banco, ruota su tre supporti, ed è realizzato in acciaio nitrurato con perni di biella a doppia rettifica sfalsati di 70°. Questa caratteristica della geometria dell’albero, combinata con il layout a V del motore consente di realizzare un ordine di accensione particolare, il cosiddetto “Twin Pulse”. Per limitare il peso tutti i coperchi del motore sono realizzati in magnesio mediante la tecnologia della pressofusione. Di questo materiale sono realizzati i coperchi delle teste, la coppa dell’olio, il coperchio dell’alternatore e quello della frizione, realizzato in due pezzi.
1/25 Per massimizzare le doti di coppia ai medi regimi e per ottenere coppia e potenza a regimi più contenuti, il motore ha una cilindrata superiore a quello utilizzato in MotoGP, per la precisione 1.103 cc. La Casa dichiara una potenza di oltre 155 kW (210 CV) a 13.000 giri/minuto, e una coppia massima di oltre 120 Nm (12,2 kgm) da 8.750 a 12.250 giri/minuto, nel rispetto della Normativa Euro 4. Lubrificazione a carter semi secco

I vantaggi dell’albero motore controrotante

L'albero motore del Desmosedici Stradale è controrotante
I motoristi Ducati hanno mutuato dalla MotoGP la soluzione dell’albero motore controrotante, che permette dei vantaggi correlati a due aspetti della fisica: l’effetto giroscopico e l’inerzia. Avere l’albero controrotante permette di compensare parte dell’effetto giroscopico prodotto dalle ruote durante la guida, e questo si traduce in una maggiore maneggevolezza ed una moto più agile nei cambi di direzione. Il secondo vantaggio è legato all’inerzia (ovvero la tendenza di un oggetto ad opporsi ad un cambio di stato) sia del veicolo che degli organi rotanti del motore. In accelerazione, la coppia motrice trasmessa a terra spinge il veicolo che reagisce generando una tendenza ad impennare. L’albero motore controrotante genera una coppia, dovuta all’inerzia, di segno opposto, che quindi tende a far abbassare l’avantreno riducendo così il fenomeno dell’impennata con riflessi vantaggiosi sull’accelerazione. Similmente, in frenata o decelerazioni molto rapide, la moto subisce una reazione che tende al ribaltamento (rear lift-up in inglese), ma anche l’albero motore subisce una decelerazione (scende di giri) e ciò produce una coppia d’inerzia del verso opposto a quella che tende a far ribaltare la moto. Quindi, sia in accelerazione che in frenata, l’adozione dell’albero controrotante porta ad effetti positivi. Chiaramente questo layout richiede una ruota dentata aggiuntiva, la cosiddetta ruota oziosa*, necessaria a trasferire il moto dell’albero motore al cambio, e poi fino alle ruote in modo da restituire la corretta rotazione per il senso di marcia.

* La presenza della ruota oziosa, determina un aggiuntivo organo di trasmissione nel sistema che collega l’albero motore alla ruota. Questo va considerato nella determinazione della potenza all’albero motore se questa viene derivata dal valore misurato alla ruota. Sia in sede di omologazione che nelle misure con i banchi accelerativi è necessario quindi considerare un rendimento o comunque un coefficiente aggiuntivo che per normativa è fissato a 0,98.

Ordine di accensione “Twin Pulse” e cornetti di aspirazione ad altezza variabile

Il motore Desmosedici Stradale respira grazie a quattro corpi farfallati ovali con diametro di 52 mm, collegati a cornetti di aspirazione ad altezza variabile
La disposizione sfalsata di 70° dei perni di manovella combinata con il layout a V di 90° del motore, genera un ordine degli scoppi che in Ducati è stato denominato “Twin Pulse”, perché è come se il motore riproducesse la sequenza di scoppi di un bicilindrico. La peculiarità sta nell’accensione ravvicinata rispettivamente dei due cilindri del lato sinistro e poi di quelli del lato destro della moto. Nel diagramma di distribuzione, le accensioni sono quindi collocate a 0°, 90°, 290° e 380°. In pratica, immaginando un ciclo con partenza da 0°, “scoppia” il primo cilindro della bancata anteriore, lato alternatore, seguito, dopo soli 90° di rotazione, dal cilindro della bancata posteriore sullo stesso lato. Segue poi un intervallo, durante il quale il motore non genera coppia motrice fino a quando non avvengono gli scoppi ravvicinati di 90° tra loro nei due cilindri sul lato frizione.

Il motore Desmosedici Stradale respira grazie a quattro corpi farfallati ovali con diametro di 52 mm, collegati a cornetti di aspirazione ad altezza variabile, per la prima volta montati su un motore Ducati. Al variare del regime di rotazione e della coppia richiesta dal pilota, i cornetti di aspirazione assumono una configurazione che allunga o accorcia il condotto permettendo di ottimizzare l’influenza in termini fluidodinamici delle onde di pressione che corrono lungo il condotto stesso.

Il sistema è controllato dalla centralina motore ed è costituito da due stadi: una trombetta fissa disposta sul corpo farfallato ed una mobile che scorre lungo delle guide in acciaio ed è movimentata da un motorino elettrico. Quando questa si abbassa, si dispone a contatto con la trombetta corta determinando così un allungamento geometrico del condotto. Quando si alza, la fluidodinamica vede solo la trombetta fissa sottostante e quindi la configurazione del motore risulta caratterizzata da un condotto molto corto.
Ogni corpo farfallato è dotato di due iniettori: uno sotto farfalla specifico per le condizioni di utilizzo a basso carico ed uno sopra che viene attivato quando al motore si richiede di esprimere le maggiori performance. I corpi farfallati di ogni bancata sono mossi da un motorino elettrico dedicato che grazie al sistema full Ride by Wire permette strategie di controllo elettroniche complesse e permette di modulare il carattere del motore in relazione al riding mode scelto dal pilota.

Sistema Desmodromico di ultima generazione

Distribuzione Desmo, ovviamente.
Il Desmodromico del Desmosedici Stradale, utilizza componenti completamente ridisegnati e miniaturizzati per realizzare teste molto compatte, raggiungendo un livello di sofisticatezza, compattezza e leggerezza mai visti prima su una moto Ducati. A mantenere compatte le teste del motore hanno contribuito anche le nuove candele, dalle dimensioni più contenute rispetto allo standard in produzione. I quattro alberi a camme del motore Desmosedici Stradale muovono le sedici valvole in acciaio con misure di 34 mm di diametro per quelle di aspirazione e di 27,5 mm di diametro per quelle di scarico, valori decisamente ragguardevoli in relazione all’alesaggio da 81 mm adottato. Le sedi valvole sono realizzate in acciaio sinterizzato. Gli alberi a camme sono comandati da due catene di distribuzione del tipo “silent”. Sulla distribuzione anteriore la catena trascina l’albero a camme di aspirazione, il quale a sua volta trasmette il moto a quello di scarico mediante una coppia di ruote dentate (distribuzione mista catena-ingranaggi). Sulla distribuzione posteriore la catena trascina invece l’albero di scarico il quale passa il moto a quello di aspirazione. Questa scelta è quella che minimizza gli assorbimenti della distribuzione, a tutto vantaggio di prestazione e affidabilità. La catena che comanda la distribuzione dei cilindri anteriori è posizionata sul lato destro del motore e prende il moto dall’albero motore attraverso un ingranaggio ricavato sul pignone della trasmissione primaria. Quella che comanda i cilindri posteriori è disposta sul lato sinistro del motore e prende il moto da un ingranaggio monolitico ricavato sull’albero motore. Ciascuna testata è dotata di sensore “anti-battito” che consentono di ottimizzare la gestione degli anticipi accensione scongiurando fenomeni di detonazione.

Lubrificazione a carter semi secco

Come sui motori da MotoGP, il Desmosedici Stradale utilizza una lubrificazione a carter semi-secco con stadi di mandata e di recupero per assicurare in ogni momento la corretta lubrificazione di tutti gli organi. La pompa dell’olio, movimentata da una catena, è costituita da quattro stadi, uno di mandata a lobi e tre di recupero, di queste, una, a ingranaggi, aspira l’olio delle teste tramite due condotti, mentre le altre due pompe sono a lobi, e assicurano un'efficace recupero dell’olio di lubrificazione in qualsiasi condizione di utilizzo del motore, mantenendo la zona del carter motore sottostante i pistoni (camera di manovella) in condizioni controllate di depressione costante, riducendo le perdite per ventilazione, ossia l’assorbimento di potenza determinato dalla resistenza aerodinamica offerta dall’aria e dallo sbattimento dell’olio presente nel vano dell’imbiellaggio.

Il serbatoio dell’olio, che funge anche da alloggiamento del filtro, si trova in una coppa dell’olio in Magnesio montata sotto al carter motore e collegata al vano del cambio, ma separata dalla camera di manovella. Per il raffreddamento dell’olio, è utilizzato un radiatore dedicato, fissato inferiormente a quello dell’acqua. La pompa dell’acqua, collocata nella V dei cilindri è movimentata da un albero trascinato da una cascata di ruote dentate. La sua collocazione è pensata per ridurre al massimo la dimensione del circuito, migliorandone l’efficienza ed ottimizzando il peso del motore.

Il cambio a sei rapporti è stato studiato appositamente per il motore Desmosedici Stradale ed è dotato di sensore marcia rotativo per lavorare in maniera ottimale assieme al Ducati Quick Shift (DQS) up & down. Il sensore impiegato valuta con estrema precisione la posizione del tamburo cambio e di conseguenza delle forchette che movimentano gli ingranaggi durante il cambio marcia. La frizione, in bagno d’olio, con comando idraulico, ha 11 dischi guarniti e prevede un sistema ad asservimento progressivo che permette di incrementare il carico sui dischi senza penalizzare lo sforzo alla leva richiesto al pilota per il disimpegno della frizione. In condizioni di guida sportiva lo stesso meccanismo riduce la pressione sui dischi della frizione, consentendole di lavorare nella modalità anti-saltellamento.
Il cambio è a sei rapporti

Telaio “Front-Frame”

Per mantenere contenuto il peso della nuova V4 è stato sviluppato un telaio “Front-Frame” che sfrutta il motore Desmosedici Stradale con funzione portante. Rispetto al Monoscocca, il “Front-Frame” permette di disaccoppiare la rigidezza torsionale e laterale, in modo da ottenere la corretta cedevolezza rispetto alle sollecitazioni trasmesse al telaio per assorbire meglio le asperità stradali in percorrenza di curva e garantire la necessaria stabilità. Il telaio “Front-Frame” prevede una compatta struttura frontale, del peso di soli 4 Kg, fissata direttamente al semi-carter superiore della bancata anteriore ed alla testa della bancata posteriore del V4 il cui basamento funge anche da fissaggio della sospensione posteriore e da punto di fulcro del forcellone mono-braccio. Lo “chassis” è completato dal telaietto anteriore realizzato in magnesio e da quello reggisella in alluminio fuso in conchiglia, fissato superiormente al “Front-Frame” e inferiormente avvitato alla testa della bancata posteriore. La sospensione posteriore sfrutta un leveraggio fissato al motore Desmosedici Stradale tramite un forgiato di alluminio. Il leveraggio reagisce ai movimenti impressi da un forcellone monobraccio fuso in alluminio con capriata alta, dalla lunghezza di 600 mm. L'inclinazione del cannotto di sterzo è di 24,5°, mentre l’avancorsa è di 100 mm.
Per la V4 Ducati ha sviluppato un nuovo telaio denominato “Front Frame”, che sfrutta il motore come elemento stressato della ciclistica

Look affilato e aggressivo

La carena della nuova Panigale V4 è attillata e lascia a vista il nuovo telaio “Front Frame”, che diventa parte integrante del look della moto. Il frontale è dominato dalle due ampie prese d’aria di alimentazione del motore delimitate, nella parte superiore, dal proiettore, composto da due moduli a LED con luce diurna (Daytime Running Light). La carena è di tipo a “doppio layer”: con una parte principale, esterna, di ridotta estensione longitudinale, e una in secondo piano, con funzione di estrattore dell’aria dal radiatore. Il telaietto reggisella è realizzato da due semi-gusci in alluminio fusi in conchiglia i quali, partendo dalla bancata posteriore del motore, abbracciano la parte sotto sella del serbatoio. Il codino della versione monoposto è in un unico pezzo, per sottolineare il carattere “pronto-pista” della moto. Il suo disegno ad ala si ispira ad uno spoiler aerodinamico ed integra il fanale full-LED diviso in due parti, secondo la tradizione delle sportive Ducati.
La Panigale V4 è la prima moto prodotta in serie dalla Casa bolognese ad essere equipaggiata con un motore 4 cilindri, strettamente derivato dal Desmosedici della MotoGP.

Sospensioni, freni e pneumatici

La Panigale V4 è equipaggiata con una forcella Showa Big Piston Fork (BPF) da 43 mm di diametro completamente regolabile nel freno idraulico in compressione ed estensione e nel precarico molla. I foderi forcella alloggiano steli cromati su cui sono fissate pinze freno radiali Brembo. Il pacchetto anteriore è completato dall’ammortizzatore di sterzo Sachs. Al posteriore c’è un ammortizzatore Sachs completamente regolabile fissato da un lato al motore Desmosedici Stradale tramite un forgiato di alluminio.

La Panigale V4 S e la Panigale V4 Speciale sono invece equipaggiate con una forcella Öhlins NIX-30, ammortizzatore posteriore Öhlins TTX36 e ammortizzatore di sterzo sempre Öhlins con sistema di controllo event-based. Su queste versioni le sospensioni e l’ammortizzatore di sterzo sono controllati dal sistema di controllo di seconda generazione, Öhlins Smart EC 2.0, caratterizzato tra le altre cose dalla nuova interfaccia di regolazione OBTi (Objective Based Tuning Interface).

La Panigale V4 monta le nuove pinze monoblocco Brembo Stylema, l’evoluzione delle M50. Le nuove Stylema, lavorate da un singolo blocco in lega, presentano sul corpo e nelle boccole di fissaggio, delle zone di alleggerimento che, rispetto alle M50, le rendono visivamente più compatte e consentono una riduzione di peso di 70 g per ogni pinza, senza perdita di rigidezza. Altri interventi evolutivi sono stati fatti sul fronte della ventilazione interna per una superiore costanza di rendimento. Le doppie pinze Brembo hanno ciascuna quattro pistoncini da 30 mm di diametro che lavorano su dischi da 330 mm di diametro, al posteriore troviamo un disco singolo di 245 mm con pinza a 2 pistoncini. L’impianto frenante è coadiuvato dal sistema ABS Cornering EVO, che sfrutta la centralina 9.1MP della Bosch.

Mentre la Panigale V4 monta cerchi fusi in alluminio dal disegno a 5 razze, la Panigale V4 S e Speciale sono dotate di cerchi a 3 razze forgiati in lega di alluminio. Per tutte, le gomme di primo equipaggiamento sono le Pirelli Diablo Supercorsa SP nelle misure 120/70 ZR17 anteriore e nella 200/60 ZR 17 posteriore.
La Panigale V4 è la prima moto prodotta in serie dalla Casa bolognese ad essere equipaggiata con un motore 4 cilindri, strettamente derivato dal Desmosedici della MotoGP.

Controlli elettronici di ultima generazione

Il pacchetto elettronico della nuova V4 è basato sull’impiego di una piattaforma inerziale a 6 assi (6D IMU – Inertial Measurement Unit) in grado di rilevare istantaneamente angolo di rollio, di imbardata e di beccheggio della moto nello spazio. Il pacchetto elettronico della Panigale V4 comprende:
  • ABS Cornering Bosch EVO
  • Ducati Traction Control EVO (DTC EVO)
  • Ducati Slide Control (DSC)
  • Ducati Wheelie Control EVO (DWC EVO)
  • Ducati Power Launch (DPL)
  • Ducati Quick Shift up/down EVO (DQS EVO)
  • Engine Brake Control EVO (EBC EVO)
  • Ducati Electronic Suspension EVO (DES EVO)
I parametri di funzionamento di ciascun controllo sono associati di default ai tre Riding Mode (Race, Sport e Street), di cui la Panigale V4 è dotata, ma al pilota è data la possibilità di personalizzare i propri stili di guida e di ripristinare i parametri impostati da Ducati. È possibile la modifica rapida del livello di una tra le funzioni di controllo DTC, DWC, DSC o EBC tramite i tasti di accesso diretto posti sul commutatore sinistro.

Strumentazione TFT di seconda generazione

Ducati è stata la prima casa motociclistica ad avere impiegato, sulla 1199 Panigale del 2012, una strumentazione con display completamente TFT (Thin Film Transistor) a colori. Sei anni dopo, con la Panigale V4, Ducati fissa un nuovo standard con il nuovo strumento full-TFT da 5” a colori ad elevata risoluzione e luminosità (186.59 PPI - 800xRGBx480). L’elemento dominante del cruscotto è il contagiri circolare virtuale, posto sul lato destro. Sono disponibili due diversi lay-out richiamabili dal pilota: la visualizzazione “Track”, che mette in primo piano l’indicazione del tempo sul giro e in cui la scala del contagiri ha nettamente più visibili i regimi motore relativi al range di utilizzo su pista; quella “Road”, che sostituisce al tempo sul giro le indicazioni relative al Ducati Multimedia System (DMS) e dà più visibilità ai regimi motore maggiormente utilizzati su strada. Per immediatezza di lettura, l’indicazione della velocità massima (digitale), del Riding Mode selezionato e della marcia inserita non muta posizionamento al cambiare del lay-out selezionato.

Il dashboard della Panigale V4, oltre ad avere il classico menù con chilometri totali percorsi, Trip 1, Trip 2, consumo, consumo medio, Trip Fuel, Trip Time, Velocità media, temperatura dell’aria, Lap On/Off (solo in modalità “Track”), Player On/Off (solo in modalità “Road”), ha anche un altro Menù in basso a destra che può assumere due funzioni: visualizzazione/indicazione dei parametri legati al Riding Mode impostato o cambio rapido dei parametri DTC, DWC, EBC e DSC. Infine la Panigale V4 ha la funzione di “auto off” degli indicatori di direzione: le frecce si spengono autonomamente dopo aver percorso la curva oppure, se premute involontariamente, dopo alcune centinaia di metri di rettilineo in percorrenza prolungata (variabile tra 200-2000 metri a seconda della velocità del veicolo al momento dell’azionamento del pulsante indicatore).

Dispositivi elettronici per ogni esigenza

Il Ducati Lap Timer GPS permette di rilevare e memorizzare in modo automatico i tempi sul giro e di visualizzarli direttamente sul cruscotto della moto ad ogni passaggio sulla linea del traguardo. Per ogni giro, per un totale di 15 giri consecutivi, vengono memorizzati, il tempo, gli RPM max e la velocità massima. Il DLT GPS è di serie sulla Panigale V4 Speciale e disponibile come accessorio plug-and-play di Ducati Performance per la Panigale V4 e Panigale V4 S.

Il Ducati Data Analyser + GPS (DDA + GPS), consente di valutare le prestazioni di moto e pilota, presentando graficamente specifici canali di dati. Il DDA + GPS, oltre a visualizzare e registrare automaticamente i tempi sul giro ogni qualvolta la Panigale V4 taglia la linea del traguardo in un circuito, consente di memorizzare numerosi canali di dati tra cui apertura del gas, velocità del mezzo, regime del motore, marcia selezionata, temperatura del motore, distanza percorsa, giri motore, indice DTC. DDA + GPS è disponibile come accessorio plug-and-play di Ducati Performance, mentre è compreso nella dotazione di serie della Speciale .

Attraverso il Ducati Multimedia System (DMS) infine è possibile accettare le chiamate in entrata, selezionare e ascoltare un brano musicale e ricevere notifiche SMS con l'ausilio della tecnologia Bluetooth. Sul display TFT vengono inoltre visualizzati la traccia del brano in ascolto, l'icona che indica la ricezione di nuovi SMS o il nome del chiamante. L'audio della chiamata e la musica vengono trasmessi agli auricolari del casco pilota. Il DMS è disponibile per tutta la gamma Panigale V4 come accessorio.

La gamma Ducati Panigale V4

Panigale V4
Colore
  • Ducati Red con telaio grigio e cerchi neri
Principali dotazioni di serie:
  • Nuovo motore Desmosedici Stradale, 1.103 cc
  • Nuovo telaio “Front frame”
  • Forcella Showa Big Piston Fork (BPF) da 43 mm, completamente regolabile
  • Mono-ammortizzatore Sachs, completamente regolabile
  • Ammortizzatore di sterzo Sachs
  • Pacchetto elettronico di ultima generazione con Inertial Measurement Unit a 6 assi (6D IMU): ABS Cornering Bosch EVO; Ducati Traction Control EVO (DTC EVO); Ducati Slide Control (DSC); Ducati Wheelie Control EVO (DWC EVO); Ducati Power Launch (DPL); Ducati Quick Shift up/down EVO (DQS EVO); Engine Brake Control EVO (EBC EVO)
  • Pulsanti per cambio rapido dei livelli
  • Riding Mode (Race, Sport, Street)
  • Serbatoio in alluminio da 16 litri
  • Cruscotto full-TFT da 5”
  • Proiettore full-LED con DRL
  • Configurazione bi-posto a corredo
  • Impianto frenante con nuove pinze monoblocco Brembo Stylema
  • Nuovi pneumatici Pirelli Diablo Supercorsa SP con posteriore 200/60
  • Predisposizione per Ducati Data Analyser+ GPS (DDA+ GPS) e Ducati Multimedia System (DMS)
Panigale V4 S
Colore
  • Ducati Red con telaio grigio e cerchi neri
Dotazioni di serie come la Panigale V4 ad eccezione di:
  • Sospensioni ed ammortizzatore di sterzo con sistema Öhlins Smart EC 2.0
  • Forcella Öhlins NIX-30
  • Ammortizzatore Öhlins TTX 36
  • Ammortizzatore di sterzo Öhlins
  • Cerchi forgiati in alluminio
  • Batteria agli ioni di litio
  • Telaietto anteriore in Magnesio

Panigale V4 Speciale
Colore
  • Livrea Speciale con telaio grigio e cerchi neri
Dotazioni di serie come la Panigale V4 S ad eccezione di:
  • Parafango anteriore e posteriore in fibra di carbonio
  • Testa di sterzo lavorata dal pieno con numerazione identificativa
  • Sella in Alcantara
  • Manopole dedicate
  • Kit pedane regolabili
  • Paratacchi in fibra di carbonio
  • Leve freno e frizione snodate
  • Paraleva freno anteriore
  • Tappo benzina racing
  • Copri forcellone in fibra di carbonio e titanio
  • A corredo:
  • Impianto di scarico racing Ducati Performance by Akrapovič in titanio
  • Parabrezza racing
  • Kit rimozione portatarga
  • Tappi sostitutivi degli specchi in alluminio lavorati dal pieno
  • Telo coprimoto
  • Ducati Data Analyser+ GPS (DDA+ GPS)

Scheda tecnica Ducati Panigale V4 2018

PANIGALE V4 PANIGALE V4 S PANIGALE V4 SPECIALE
MOTORE
MOTORE Desmosedici Stradale V4 a 90°, albero motore controrotante, distribuzione Desmodromica 4 valvole per cilindro, raffreddamento a liquido Desmosedici Stradale V4 a 90°, albero motore controrotante, distribuzione Desmodromica 4 valvole per cilindro, raffreddamento a liquido Desmosedici Stradale V4 a 90°, albero motore controrotante, distribuzione Desmodromica 4 valvole per cilindro, raffreddamento a liquido
CILINDRATA 1,103 cc 1,103 cc 1,103 cc
ALESAGGIO PER CORSA 81 x 53.5 mm 81 x 53.5 mm 81 x 53.5 mm
COMPRESSIONE 14.0:1 14.0:1 14.0:1
POTENZA 157.5 kW (214 hp) @ 13,000 rpm 157.5 kW (214 hp) @ 13,000 rpm 157.5 kW (214 hp) @ 13,000 rpm
COPPIA 124.0 Nm (12,6 kgm) @ 10,000 rpm 124.0 Nm (12,6 kgm) @ 10,000 rpm 124.0 Nm (12,6 kgm) @ 10,000 rpm
ALIMENTAZIONE Iniezione elettronica. Due iniettori per cilindro. Corpi farfallati ellittici con comando full Ride-by-Wire. Sistema di aspirazione con condotti a lunghezza variabile. Iniezione elettronica. Due iniettori per cilindro. Corpi farfallati ellittici con comando full Ride-by-Wire. Sistema di aspirazione con condotti a lunghezza variabile. Iniezione elettronica. Due iniettori per cilindro. Corpi farfallati ellittici con comando full Ride-by-Wire. Sistema di aspirazione con condotti a lunghezza variabile.
SCARICO Lay-out 4-2-1-2. Due sonde lambda e due catalizzatori Lay-out 4-2-1-2. Due sonde lambda e due catalizzatori Lay-out 4-2-1-2. Due sonde lambda e due catalizzatori
TRASMISSIONE
CAMBIO 6 marce con Ducati Quick Shift (DQS) up/down EVO 6 marce con Ducati Quick Shift (DQS) up/down EVO 6 marce con Ducati Quick Shift (DQS) up/down EVO
TRASMISSIONE PRIMARIA Ingranaggi a denti dritti; rapporto 1,80:1 Ingranaggi a denti dritti; rapporto 1,80:1 Ingranaggi a denti dritti; rapporto 1,80:1
RAPPORTI 1=38/14 2=36/17 3=33/19 4=32/21 5=30/22 6=30/24 1=38/14 2=36/17 3=33/19 4=32/21 5=30/22 6=30/24 1=38/14 2=36/17 3=33/19 4=32/21 5=30/22 6=30/24
TRASMISSIONE SECONDARIA Catena; pignone Z=16; corona Z=41 Catena; pignone Z=16; corona Z=41 Catena; pignone Z=16; corona Z=41
FRIZIONE Multidisco in bagno d'olio con comando idraulico, sistema di asservimento ed antisaltellamento Multidisco in bagno d'olio con comando idraulico, sistema di asservimento ed antisaltellamento Multidisco in bagno d'olio con comando idraulico, sistema di asservimento ed antisaltellamento
VEICOLO
TELAIO "Front Frame" in lega di alluminio "Front Frame" in lega di alluminio "Front Frame" in lega di alluminio
SOSPENSIONE ANTERIORE Forcella Showa BPF a steli rovesciati in acciaio cromato da 43 mm, completamente regolabile Forcella Öhlins NIX30 a steli rovesciati da 43 mm con trattamento TiN degli steli, completamente regolabile. Freno idraulico in estensione e compressione gestito elettronicamente con modalità event-based a controllo Öhlins Smart EC 2.0 Forcella Öhlins NIX30 a steli rovesciati da 43 mm con trattamento TiN degli steli, completamente regolabile. Freno idraulico in estensione e compressione gestito elettronicamente con modalità event-based a controllo Öhlins Smart EC 2.0
RUOTA ANTERIORE In lega leggera a 5 razze 3.50" x 17" Forgiata in lega di alluminio a 3 razze 3.50" x 17" Forgiata in lega di alluminio a 3 razze 3.50" x 17"
PNEUMATICO ANTERIORE Pirelli Diablo Supercorsa SP 120/70 ZR17 Pirelli Diablo Supercorsa SP 120/70 ZR17 Pirelli Diablo Supercorsa SP 120/70 ZR17
SOSPENSIONE POSTERIORE Ammortizzatore Sachs completamente regolabile. Forcellone monobraccio in alluminio Ammortizzatore Ohlins TTX36 completamente regolabile. Freno idraulico in estensione e compressione gestito elettronicamente con modalità event- based a controllo Öhlins Smart EC 2.0. Forcellone monobraccio in alluminio Ammortizzatore Ohlins TTX36 completamente regolabile. Freno idraulico in estensione e compressione gestito elettronicamente con modalità event- based a controllo Öhlins Smart EC 2.0. Forcellone monobraccio in alluminio
RUOTA POSTERIORE In lega leggera a 5 razze 6.00” x 17” Forgiata in lega di alluminio a 3 razze 6.00" x 17" Forgiata in lega di alluminio a 3 razze 6.00" x 17"
PNEUMATICO POSTERIORE Pirelli Diablo Supercorsa SP 200/60 ZR17 Pirelli Diablo Supercorsa SP 200/60 ZR17 Pirelli Diablo Supercorsa SP 200/60 ZR17
ESCURSIONE RUOTA (ANT/POST) 120 mm - 130 mm 120 mm - 130 mm 120 mm - 130 mm
FRENO ANTERIORE 2 dischi semiflottanti da 330mm, pinze Brembo monoblocco Stylema® (M4.30) ad attacco radiale a 4 pistoncini. ABS Bosch Cornering EVO. 2 dischi semiflottanti da 330mm, pinze Brembo monoblocco Stylema® (M4.30) ad attacco radiale a 4 pistoncini. ABS Bosch Cornering EVO. 2 dischi semiflottanti da 330mm, pinze Brembo monoblocco Stylema® (M4.30) ad attacco radiale a 4 pistoncini. ABS Bosch Cornering EVO.
FRENO POSTERIORE Disco da 245 mm, pinza a 2 pistoncini con ABS Bosch Cornering EVO. Disco da 245 mm, pinza a 2 pistoncini con ABS Bosch Cornering EVO. Disco da 245 mm, pinza a 2 pistoncini con ABS Bosch Cornering EVO.
STRUMENTAZIONE (cruscotto) Cruscotto digitale di ultima generazione con display TFT a colori da 5" Cruscotto digitale di ultima generazione con display TFT a colori da 5" Cruscotto digitale di ultima generazione con display TFT a colori da 5"
DIMENSIONI E PESI
PESO A SECCO 175 kg 174 kg 174 kg
PESO IN ORDINE DI MARCIA 198 kg 195 kg 195 kg
ALTEZZA SELLA 830 mm 830 mm 830 mm
INTERASSE 1.469 mm 1.469 mm 1.469 mm
INCLINAZIONE CANNOTTO 24,5° 24,5° 24,5°
AVANCORSA 100 mm 100 mm 100 mm
CAPACITA' SERBATOIO CARBURANTE 16 l 16 l 16 l
NUMERO POSTI Biposto Biposto Monoposto
EQUIPAGGIAMENTO DI SICUREZZA
Riding Modes, Power Modes, Bosch Cornering ABS EVO, Ducati Traction Control (DTC) EVO, Ducati Wheelie Control (DWC) EVO, Ducati Slide Control (DSC), Engine Brake Control (EBC) EVO,
Auto-apprendimento del rapporto finale
Riding Modes, Power Modes, Bosch Cornering ABS EVO, Ducati Traction Control (DTC) EVO, Ducati Wheelie Control (DWC) EVO, Ducati Slide Control (DSC), Engine Brake Control (EBC) EVO,
Auto-apprendimento del rapporto finale
Riding Modes, Power Modes, Bosch Cornering ABS EVO, Ducati Traction Control (DTC) EVO, Ducati Wheelie Control (DWC) EVO, Ducati Slide Control (DSC), Engine Brake Control (EBC) EVO,
Auto-apprendimento del rapporto finale
EQUIPAGGIAMENTO DI SERIE
Ducati Power Launch (DPL), Ducati Quick Shift (DQS) up/down EVO, Proiettore full LED con Daytime Running Light (DRL), Ammortizzatore di sterzo Sachs, Selezione rapida dei controlli, Spegnimento automatico indicatori di direzione Ducati Power Launch (DPL), Ducati Quick Shift (DQS) up/down EVO, Proiettore full LED con Daytime Running Light (DRL), Ducati Electronic Suspension (DES) EVO con sospensioni e amortizzatore di sterzo Ohlins, Batteria al Litio, Selezione rapida dei controlli, Spegnimento automatico indicatori di direzione, Cerchi forgiati in alluminio Marchesini Ducati Power Launch (DPL), Ducati Quick Shift (DQS) up/down EVO, Proiettore full LED con Daytime Running Light (DRL), Ducati Electronic Suspension (DES) EVO con sospensioni e amortizzatore di sterzo Ohlins, Batteria al Litio, Selezione rapida dei controlli, Spegnimento automatico indicatori di direzione, Cerchi forgiati in alluminio Marchesini, Parafango anteriore e posteriore in fibra di carbonio, Testa di sterzo lavorata dal pieno con numerazione identificativa, Sella in Alcantara®, Manopole dedicate, Kit pedane regolabili, Paratacchi in fibra di carbonio, Leve freno e frizione snodate, Paraleva freno anteriore, Tappo benzina racing, Copri forcellone in fibra di carbonio e titanio
EQUIPAGGIAMENTO A CORREDO
Kit pedane e sella passeggero Kit pedane e sella passeggero Scarico racing completo in titanio Ducati Performance by Akrapovic, Plexiglass racing, Cover foro specchi in alluminio, Kit rimozione portatarga, Ducati Data Analyser+ (DDA+) con modulo GPS, Telo coprimoto
PREDISPOSIZIONE
Ducati Data Analyser+ (DDA+) con modulo GPS, Ducati Multimedia System (DMS), antifurto Ducati Data Analyser+ (DDA+) con modulo GPS, Ducati Multimedia System (DMS), antifurto Ducati Multimedia System (DMS), antifurto
GARANZIA
GARANZIA (Mesi) 24 mesi chilometraggio illimitato 24 mesi chilometraggio illimitato 24 mesi chilometraggio illimitato
MANUTENZIONE (Km/mesi) 12.000 km / 12 mesi 12.000 km / 12 mesi 12.000 km / 12 mesi
CONTROLLO GIOCO VALVOLE (Km) 24,000 km 24,000 km 24,000 km
CONSUMI ED EMISSIONI
STANDARD Euro 4 Euro 4 Euro 4
CONSUMI/EMISSIONI 6,9 l/100km - CO2 165 g/km 6,9 l/100km - CO2 165 g/km 6,9 l/100km - CO2 165 g/km
Ducati Panigale V4
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