L’accoglienza per Gigi dall’Igna da parte del popolo rosso è stata molto calorosa, ma nonostante questo è opinione diffusa (o meglio maggioritaria: 51%) che la Ducati non tornerà a vincere almeno per i prossimi due o tre anni. Non manca un tiepido ottimismo restituito agli appassionati dalle capacità tecniche del nuovo Direttore Generale Ducati Corse e dalle risorse economiche di Audi. Questo spinge un partecipante su tre al nostro sondaggio a credere al ritorno alla vittoria sia in Superbike sia in MotoGP. Tra gli inguaribili ottimisti e una maggioranza di pessimisti non esistono le vie di mezzo. Solo il 14% degli intervenuti, infatti, crede in una resurrezione a metà: per alcuni la Ducati tornerà vincente solo in Superbike (12%), per altri solo in MotoGP (2%). E siccome la classe regina del Motomondiale rappresenta la massima espressione tecnica su due ruote, quest’ultimo dato non è proprio confortante. Ma come è possibile uscire dal guado?
GIGI FARÀ UNA RIVOLUZIONE. ANZI NO. DI CERTO IL MOTORE NON LO TOCCA
Nessuno conosce le reali intenzioni di Gigi e questo sondaggio non aiuta certo a chiarirsi le idee. Per alcuni farà una vera e propria rivoluzione tecnica (36%), per altri rispetterà la tradizione di Borgo Panigale perché crede nella bontà dei progetti (30%). Una minoranza comunque nutrita (27%) pone l’accento sulla ciclistica e sulla necessità di andare a operare solo lì. In questo ambito la grande scuola di Aprilia potrebbe essere d’aiuto alla Ducati. Per contro, il motore Ducati non si tocca: i maestri del Desmo sono nati e cresciuti a Borgo Panigale e Gigi dall’Igna ha intenzione di mettere mano anche lì solo per uno scarno 7% di votanti. Ma c’è davvero fiducia nell’uomo che va a sostituire nel cuore dei tifosi e nell’organigramma dell’azienda un genio assoluto come Filippo Preziosi?
DALL’IGNA COME PRESIOSI. O FORSE ANCHE MEGLIO
Sì, dall’Igna è il degno erede di Preziosi, o forse addirittura meglio. Tre persone su quattro la pensano così. C’è chi dice che siamo di fronte ai due geni italiani della moto (53%) e chi sostiene invece che Gigi è addirittura meglio di Filippo (22%). Sono davvero in pochi, nonostante l’antica rivalità Ducati-Aprilia, a credere che il tecnico cresciuto a Noale abbia una storia professionale troppo slegata dalle Rosse (18%) o una preparazione tecnica insufficiente per vincere un titolo MotoGP (5%). Per questo obbiettivo potrà essere d’aiuto l’arricchimento che sarà capace di portare il nuovo Direttore Generale a un ambiente che ha dei piccoli limiti avendo conosciuto quasi esclusivamente l’indirizzo tecnico di Domenicali-Preziosi (45%). Ben venga, dunque, tutto lo know-how sportivo Aprilia (32%) per fare il bene di Ducati e non certo per indebolire la storica rivale (4%).
