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DRE Enduro: abbiamo partecipato alla scuola di fuoristrada Ducati

Il corso di guida off-road Ducati si tiene in sella alla Multistrada 1200 Enduro. Siamo stati invitati dalla Casa di Borgo Panigale a partecipare al primo appuntamento col DRE Enduro, diretto dal dakariano Beppe Gualini: una giornata (e mezzo) per imparare i segreti del fuoristrada. Ecco come è andata

IL DRE RADDOPPIA

Tutti gli appassionati di moto stradali conoscono il DRE (Ducati Riding Experience), la serie di corsi di guida in pista. Oggi arriva il DRE Enduro, esperienza analoga dedicata a chi vuole imparare le tecniche di guida in fuoristrada a bordo della Multistrada 1200 Enduro (qui il nostro test su asfalto, quello in off road qui).

DRE ENDURO: DOVE

La scuola di off-road Ducati ha sede presso lo splendido Castello di Nipozzano (siamo a circa 30 km da Firenze, verso il Passo della Consuma), tenuta dei marchesi Frescobaldi. Tutto intorno si sviluppano le strade sterrate dove si mette in pratica quanto appreso durante la lezione teorica. Potete trovare qui la gallery con le immagini.

DRE ENDURO: QUANDO

Il corso si svolge su una giornata e mezza: per intenderci, si inizia la mattina del venerdì e si termina a pranzo del sabato, oppure si parte col pranzo di sabato e si conclude nel pomeriggio della domenica (qui il calendario completo). Non solo moto, quindi: tra teoria e pratica, infatti, c’è spazio per gustare le ottime pietanze toscane (pranzo e cena si tengono proprio al Castello). Insomma, partecipando al DRE Enduro vi sembrerà di essere tornati a scuola, ma sistemata la moto sul cavalletto – ve lo assicuriamo – vi sentirete coccolati come in vacanza. 

DRE ENDURO: COME

Il corso si articola, naturalmente, su di una parte teorica ed una pratica. Nella lezione di teoria (della durata di 1 ora circa) Beppe Gualini “snocciola”, una dopo l’altra, una serie di slide molto semplici: brevi trafiletti corredati da diverse immagini che contribuiscono a rendere tutto più chiaro. Immancabile poi il bastone di legno (atto a simulare il manubrio della moto) nelle sapienti mani di Beppe: occhio quindi a non farlo arrabbiare! Terminata la teoria è il momento di salire in sella alle Multistrada Enduro. Come vi anticipavamo la maggior parte delle esercitazioni si svolgono sulle stradine sterrate che circondano la tenuta: si parte con uno slalom tra i birilli passando per le frenate di emergenza (solo freno posteriore, poi entrambi), poi salite e discese (occhio alla distribuzione dei pesi tra anteriore e posteriore nelle prime, alla posizione sulle pedane, all’uso del freno motore e dei freni nelle seconde). Le nozioni apprese servono per affrontare poi il sentiero nel bosco, come nella più classica delle uscite fra enduristi. È prevista anche una parte della pratica nel “campo scuola”, un prato allestito con tutta una serie di ostacoli artificiali come la tòle ondulée (quelle che nel motocross sono conosciute come “whoops”, un rapido susseguirsi di dossi), la bilancia (fondamentale la gestione del peso sulla moto tra salita e discesa) l’asse di equilibrio, il binario, i gradini, la vasca di sabbia ed il fettucciato. Il meteo avverso, purtroppo, non ci ha permesso di saggiare là le nostre doti: erba bagnata e fango sono troppo per dei “ragazzetti” al primo giorno di scuola…

DRE ENDURO: PERCHÉ (VALE LA PENA FARLO)

Perché si impara (e si migliora). Basterebbe questo. Se andate ad un corso è perché intendete accrescere le vostre conoscenze in quel campo, volete imparare o migliorare le vostre “skills”. Questo è possibile, al DRE Enduro, grazie alla professionalità di Gualini e del suo staff (Andrea Rossi e Nicola Di Piero), preparato e sempre disponibile a spiegarvi col sorriso– tra un urlo e l’altro di Beppe – cosa sia giusto e cosa sbagliato. Che il corso sia di “livello” si capisce anche da altri particolari: vuoi per lo stretching pre e post guida ad opera dell’operatore di Technogym, vuoi per l’ambulanza sempre presente durante le esercitazioni, vuoi perché sono inserite tra una pratica e l’altra delle brevi pause per rifocillarsi… insomma, tutto è curato nei minimi dettagli.
Noi, un po’ come il resto del gruppo, siamo arrivati al Castello di Nipozzano (FI) quasi completamente digiuni di fuoristrada e, nonostante ci sia ancora tanto bisogno di pratica (non basteranno 10 ore in sella per farvi diventare dei Beppe Gualini), abbiamo finalmente chiaro, almeno a livello teorico, come si guida in off-road. Dalle prime manovre in sella alle ultime siamo cambiati molto (anche a detta degli istruttori) e questo lo abbiamo potuto verificare anche sugli altri corsisti. Mettete in conto qualche caduta (non è obbligatoria, ma ci può stare): guidare in fuoristrada una moto delle dimensioni della Multistrada Enduro richiede un po’ di maestria, il terreno potrebbe non essere vostro amico (a noi lo ha insegnato il fango in mezzo al bosco) e gli istruttori vi chiederanno – sempre nella massima sicurezza possibile – di spingervi a gestire situazioni che richiedono sangue freddo. Ma non preoccupatevi: mettete l’ansia da parte, tranne la dose minima, comprensibile, di chi torna “a scuola”, e godetevi l’esperienza. Sarà bellissima.
 
Troverete due approfondimenti a proposito del DRE Enduro sul numero di luglio di Motociclismo e su quello di agosto di FUORIstrada.
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