Dakar 2013: trionfo di Despres e KTM

Pronostico rispettato. Cyril Despres, francese, classe ’74, conquista la quinta Dakar in carriera dopo quelle del 2005, 2007, 2010 e 2012. Non è però una vittoria scontata. L’assenza del suo rivale n°1 Marc Coma, con la quale ad anni alterni si spartisce la vittoria sin dal 2005, non rende la sua corsa una passeggiata ma, anzi, richiede una nuova strategia che non prevede più di battere il compagno di marca. Despres quindi cerca d’inquadrare i suoi nuovi avversari lasciando a loro la gloria delle vittorie di tappa ma non concedendo mai troppi minuti. Poi quando il gioco si fa duro ecco la zampata del fuoriclasse nella tappa più lunga, unica vittoria in questa edizione, e una volta conquistata la leadership, non la cede più.

Despres commenta così la sua quinta vittoria: “Abbiamo lavorato tutto l’anno per raggiungere questo risultato, tutti nel team vanno ricordati. È stato un lavoro di squadra, ci sono state giornate difficili, con Ruben (Faria) abbiamo preparato tutte le tappe al road book la sera, è anche grazie a lui se oggi ho vinto. Sembrava quasi impossibile vincere una Dakar, figuratevi cinque!”.

VITTORIE DI TAPPA: 4 A 4
Francisco Lopez e Joan Barreda sono i più vittoriosi con quattro tappe ciascuno, ma la loro velocità non basta; qualche errore di troppo nella navigazione per il cileno e noie meccaniche all’Husqvarna dello spagnolo impediscono ai due di contrastare il francese. Alla fine il secondo posto nella generale va al portoghese Ruben Faria, compagno di squadra di Despres, al suo miglior risultato di sempre alla Dakar. Al terzo posto Lopez (KTM): il cileno prova fino alla fine a tenere sotto pressione Despres ma deve cedere la piazza d’onore alla vigilia dell’ultima tappa a causa dei 15’ di penalità per la sostituzione del motore. Dunque tre KTM sul podio, la marca austriaca è imbattuta dal 2001.

ULTIMA TAPPA
La vittoria nell’ultima tappa va a Faria, che precede di 8” Joan Barreda (Husqvarna) e Helder Rodrigues (Honda) di 24”. Despres non prende nessun rischio e chiude al 14° posto. Qualche problema di navigazione ancora per Lopez che tarda di ben 14 minuti all’arrivo di Santiago; “Chaleco” conserva comunque il terzo posto e può festeggiare sul podio nel suo Cile.

I NOSTRI
Alessandro Botturi è bravissimo fino a tre tappe dal termine, quando un errore gli costa una penalità di un’ora vanificando quanto costruito in precedenza. Poi la beffa della rottura del motore nella penultima tappa che lo costringe al ritiro.

“ Due giornate da cancellare – ha dichiarato il bresciano -. Prima la penalizzazione, poi il motore della mia moto che si ferma. Mi spiace perché è sempre importante arrivare alla fine di una gara come questa, anche se non avevo più nulla da dire in classifica generale. Ho comunque dimostrato di avere fatto un passo in avanti rispetto la passata edizione e di poter lottare con i primi. Se ne parlerà l’anno prossimo”.

Il miglior italiano alla fine della gara è Zanotti, piazzatosi in 49esima posizione con la sua TM. Una gara regolare, la sua, compromessa da problemi di alimentazione alla sua moto, che lo hanno costretto per tutta la Dakar a tenere ritmi bassissimi ad ogni tappa.

Dakar 2013 - classifica stage 14

Dakar 2013: classifica finale