Giornata da ricordare, certo, ma è stata davvero dura... Ok, siamo in giro in moto e andare in moto è sempre bello; vero, siamo in una regione splendida e capace di affascinare come poche altre; va bene, potrebbe anche andare peggio. Ma la giornata di ieri, vi assicuriamo, è stata faticosissima: nel Parco dei Nebrodi ci siamo trovati a dover risalire dei veri e propri fiumi di fango. Ma andiamo con ordine.
La nostra quarta giornata è iniziata a Cefalù con una sessione fotografica di fronte al Duomo e al seminario ma ci siamo presto rimessi in strada per raggiungere Castelbuono. Qui la sorpresa: Giovanni Lupo, un lettore che ha seguito il nostro itinerario sulla pagina Facebook di Motociclismo si è letteralmente fiondato sulla sua Honda Varadero per raggiungerci. È stato davvero un incontro piacevole perciò lo ringraziamo ancora.
Ma i momenti più difficili della nostra giornata li abbiamo vissuti al Parco dei Nebrodi dove abbiamo affrontato delle vie in fuoristrada… inaffrontabili! Il fango era veramente troppo e le nostre Bridgestone, per quanto efficaci su strada, non avevano speranze di avere la meglio su quella massa di fango scivoloso come ghiaccio. Peraltro, anche la temperatura contribuiva a creare un atmosfera poco accogliente: mentre a Milano si registravano 21 gradi, noi qui ne avevamo 8! Alla fine, siamo arrivati a Floresta a notte fonda.
Comunque, una giornata che ricorderemo! Oggi, l’itinerario prevede Randazzo, poi saliremo sull’Etna per raggiungere Taormina in tardo pomeriggio. Continuate a viaggiare con noi!
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- Prima giornata in Sicilia
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