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Ciao, professor Augusto, ci mancherai

Un infarto ci ha portato via Augusto Farneti, morto a 69 anni dopo una vita dedicata all’insegnamento e alle moto. Considerato il massimo storico italiano di motociclismo, è stato preziosissimo collaboratore e fonte per le riviste della nostra Casa editrice

Ciao, professor augusto, ci mancherai

Augusto Farneti, morto il 20 maggio per un infarto a 69 anni, era una figura straordinaria del mondo della moto. Carlo Perelli, direttore responsabile di Motociclismo d’Epoca e decano italiano dei giornalisti di moto (e pure in Europa non ce ne sono molti con il suo stato di servizio…) dice di lui che era “un personaggio così eccezionale da superare perfino il… prototipo del superappassionato perfetto”.

 

VERO ROMAGNOLO

Nato a Predappio (FC) nel 1945, Farneti si era appassionato alla meccanica fin da bambino, diventandone un conoscitore raffinato e facendone la propria vita, prima conseguendo il titolo di perito industriale e poi, dopo la laurea in lettere, diventando professore di materie meccaniche all’Istituto Professionale ITIS “Da Vinci” di Rimini, città in cui era andato a vivere dagli anni ’60 e dove aveva esercitato l’attività di insegnante per 44 anni.

 

UN VULCANO DI IDEE

Da vero romagnolo, la passione per la meccanica aveva dato origine ad un amore sviscerato per i motori, in particolare le moto d’epoca. A partire dalla fine degli anni ’70, Farneti si era fatto conoscere come una delle massime personalità del settore, soprattutto come presidente dello Sport Moto Club “Il Velocifero” di Rimini e instancabile organizzatore di eventi. Ad esempio il Gran Premio Moto d’Epoca di Misano, il Paso Day di Rimini, l’Old Time Show alla Fiera di Forlì, o la miriade di visite a musei e Case in Italia e all’estero, spesso con il coinvolgimento dei suoi studenti, come quella volta in cui la gita scolastica si fece in Giappone… Un perfetto “instillatore di passione” per i suoi ragazzi. Farneti aveva la straordinaria capacità di recuperare moto e personaggi teoricamente impossibili, come quando riuscì a portare dal Giappone a Rimini, per il Paso Day, le mitiche Honda GP 125 5 cilindri e 250 6 cilindri originali, accompagnate ovviamente da piloti giapponesi che le avevano guidate all’epoca (anni ‘60).

 

FARNETI, LA GUZZI E IL “SUO” 8 CILINDRI

Grandissimo e instancabile collezionista, Farneti era innamorato delle Moto Guzzi e proprietario di una delle pochissime 8 Cilindri originali esistenti al Mondo, il cui motore aveva perfino portato a scuola per far fare… esercizio ai suoi ragazzi. A dire la verità Farneti possedeva i pezzi originali per “fare” la moto, parti recuperate in 20 anni di peregrinazioni con grande dispendio di energie e fondi, perché, per Farneti, tutto doveva essere rimesso insieme solo ed esclusivamente con pezzi autentici. E quindi, come il nostro Perelli ricorda che Farneti gli disse una volta, nella ricerca “ho consumato almeno dieci automobili!”. Ultimamente aveva trovato i gruppi bobina, ma ora tutto si ferma… (qui il suono dello straordinario motore).

 

GRAZIE, AUGUSTO

Oltre alla mitica Guzzi, Farneti possedeva una Gilera 4 cilindri da corsa, un paio di Garelli anni ’20 e molte altre rarità. Ma più che altro possedeva una cultura tecnica e motociclistica smisurata, tanto che noi di Motociclismo (e Motociclismo d’Epoca) ne abbiamo… approfittato un sacco di volte. Il “professore” era infatti un preziosissimo collaboratore delle nostre redazioni, una vera enciclopedia, una miniera di informazioni e materiale vario, compresi pezzi rarissimi che recuperava chissà dove e che ci metteva a disposizione, ad esempio per le foto (memorabile quella volta che la redazione di Motociclismo d’Epoca gli chiese aiuto per delle immagini di pezzi Moto Guzzi e lui si presentò con una cassetta di ricambi autentici ancora nella confezione originale).

 

PASSIONE INCONDIZIONATA

Ma Farneti era così: generoso con tutti, non negava mai una risposta nemmeno ai moltissimi appassionati che lo aggredivano letteralmente agli eventi, subissandolo di domande a cui solo lui poteva rispondere. Ora il professor Augusto non c’è più e ci mancherà. Mancherà a noi come appassionati, giornalisti, motociclisti. Nella gallery, un piccolo condensato per immagini di una passione incontenibile, con tante foto che raccontano il legame del Professore con Motociclismo.

 

 

I funerali si terranno oggi nella chiesa di Predappio alle 15. Alla moglie Fernanda e ai figli Tiberio e Fulvio vanno le condoglianze di Motociclismo, Motociclismo d’Epoca e Edisport.

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