Per sostenerci nella nostra battaglia i motociclisti sono arrivati – numerosissimi nonostante il giorno feriale - fin dal Veneto e dalla Puglia, con quelli provenienti da sud che hanno anche viaggiato sotto l’acqua, mentre sulla pista splendeva il sole. Gli oltre 500 motociclisti, passeggeri inclusi, sono stati accolti nella capiente sala stampa del Mugello (300 posti a sedere), talmente gremita che molti di loro hanno faticato a trovare posto e alcuni sono persino rimasti fuori. Oltre al viceministro, ad accoglierli c’erano il presidente della FMI, Paolo Sesti, il direttore generale di Confindustria-Ancma, Pier Francesco Caliari e il padrone di casa, l’amministratore delegato del Mugello, Paolo Poli.
Il viceministro Nencini, che da bravo mugellano vede di buon occhio le due ruote, ci ha esortati ad arrivare a 50.000 firme, il numero necessario per arrivare a una proposta di legge d’iniziativa popolare, e ci ha promesso che farà la sua parte. A fine giornata ai motociclisti è stata offerta un’amatriciana “solidale”: il 10% del costo della pasta e le donazioni fatte dai partecipanti andranno ai terremotati.
La nostra campagna continua, più firme raccogliamo maggiore sarà il peso e l’influenza che potremo avere sulla politica, quindi diffondete la nostra petizione tra familiari, amici e conoscenti (
questo è il link che porta alla pagina dove si firma). Prossima tappa al Salone della Moto di Milano, dall’8 al 13 novembre, dove si potrà firmare la petizione e ci aspettiamo un’ulteriore impennata di adesioni.