Statistiche web
17 June 2017

“Soffro il caldo, ma non rinuncio alla sicurezza”

Caldo in moto, come difendersi? Dal nostro ormai tradizionale sondaggio estivo risulta che la maggior parte dei motociclisti nostrani non rinuncia alla sicurezza nemmeno nelle giornate più afose. In aumento coloro che scelgono sempre l’abbigliamento tecnico, c'è chi però ammette che…

Facessero tutti come i partecipanti al sondaggio...

Durante la comparativa cruiser in Puglia, le temperature sono state spesso sopra ai 35°C, ma il Test Team di Motociclismo non ha mai rinunciato all’abbigliamento protettivo
Con il caldo che ha letteralmente invaso la nostra penisola, si iniziano a vedere in giro motociclisti e scooteristi abbigliati in modo a dir poco inadeguato: bermuda, canottiere, infradito… È vero che con il caldo viene voglia di svestirsi, ma pensate all’esito drammatico che potrebbe avere anche una pur semplice scivolata: svestiti in quel modo, anche solo sfiorare l’asfalto provocherebbe numerose lesioni. Per questo vi consigliamo di non fare mai a meno degli indumenti protettivi, la sicurezza viene prima di tutto!

Così, con l’arrivo del caldo, abbiamo voluto riproporvi il sondaggio a tema abbigliamento estivo e, per fortuna, abbiamo avuto la conferma che alla sicurezza non rinunciate (anche se, purtroppo, ciò che vediamo sulle nostre strade è ben diverso).

“La giacca mi fa soffrire il caldo”

Analizzando gli oltre 2.350 voti ricevuti notiamo con piacere che sono sempre di più i motociclisti estremamente attenti alla sicurezza (62% lo scorso anno, 65% quest’anno), che non rinunciano ai capi protettivi nemmeno quando la temperatura supera i 30°C. Rimane ancora però un motociclista su tre che ammette che il fatto di proteggersi o meno dipende dal luogo in cui si trova… Come se al mare non possa succedere nulla! In calo (dal 5,5% al 4,4%) coloro che si dicono pronti a rinunciare agli indumenti protettivi a favore di un po’ di frescura.

Come già emerso lo scorso anno, la giacca rimane l’indumento più “fastidioso” in estate (38,3%), seguita dal casco integrale (20,2%), dai pantaloni (19,2%) e dal paraschiena (14,9%). Chiudono la classifica gli stivali, votati solo dal 7,4% dei lettori.
Il Test Team di Motociclismo non rinuncia mai all’abbigliamento protettivo, nemmeno nelle giornate più calde

“Al casco integrale non rinuncio”

Per combattere il caldo senza rinunciare alla sicurezza, il tessuto traforato stravince sulle altre soluzioni estive, sia per quanto riguarda i capi per la parte superiore del corpo, sia per quelli per la parte inferiore. La giacca traforata riceve infatti ben l’87,9% delle vostre preferenze, stracciando l'underwear tecnico estivo (9%) e la giacca senza maniche il (3,1%); i pantaloni e gli stivaletti traforati sono da parte loro votati dal 74,1% dei partecipanti. Per quanto riguarda la protezione degli arti inferiori, c’è però chi ammette che in estate preferisce utilizzare qualcosa di più leggero, anche se non protettivo, come jeans e scarpe da ginnastica (23,1%). Per fortuna, solo il 2,8% sceglie infradito e bermuda.

Salendo alla testa del pilota, il casco integrale, nonostante si trovi in seconda posizione tra “gli indumenti più odiati”, risulta il preferito per i lunghi viaggi anche se le temperature si avvicinano a quelle sahariane (63,4%). Se confrontiamo i risultati con quelli dello scorso anno, notiamo anche che diminuiscono sensibilmente coloro che in estate preferiscono indossare un modulare o un demi jet (34,4% nel 2016 e 32,9% nel 2017) o un jet (4,3% vs 3,7%), a favore di un più sicuro integrale.
Il casco integrale risulta il preferito per i lunghi viaggi, anche se le temperature si avvicinano a quelle sahariane

“Voglio una moto più fresca”

La maggior parte dei motociclisti italiani non sopporta di essere investito dall’aria rovente sprigionata dal motore
Tutti d’accordo, o quasi, anche su quale sia l’aspetto più fastidioso della vostra moto quando picchia il sole: il 57,3% ha risposto infatti che non sopporta di essere investito dall’aria rovente sprigionata dal motore. Tre su dieci non vogliono ustionarsi il sedere salendo in sella, mentre il restante 11,4% odia toccare con gli arti inferiori parti di moto roventi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA