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Borse da moto: dimmi quale hai, ti dirò che viaggiatore sei

Morbide, rigide, in tessuto, in plastica, in alluminio, cilindriche, a bisaccia, ecc. Il panorama delle borse da moto si sta complicando e la scelta dell’una o dell’altra scuola svela lo spirito con cui affrontiamo i viaggi e, forse, anche la vita

Borse da moto: dimmi quale hai, ti dirò che viaggiatore sei

di Paola Verani

 

Ti piace “nascondere” tutto il tuo bagaglio nelle valigie, in modo che la moto continui ad avere un aspetto “pulito” ed elegante o, al contrario, disporre abbigliamento e accessori non sempre “dedicate” lasciando dei pezzi “a vista” e tentando dei crossover azzardati con zaini da trekking, tende da alpinismo, contenitori nautici…? Fra questi due estremi, naturalmente, c’è un’infinita varietà di stili: ci sono quelli che “nascondono” in maniera ordinata, altri che stipano senza razionalità, ci sono i veri naif che non hanno voglia di organizzarsi troppo e si arrangiano con quello che hanno e i naif “studiati”, integralisti su alcune tipologie e marche di accessori. C’è spazio per tutti, ma non si può dire che non esistano delle regole dello “stivare bene”. Ecco alcuni consigli e una rassegna di prodotti che esemplificano i vari modi di pensare il… bagagliaio da moto.

Cliccate qui per una gallery (in ordine alfabetico), nelle didascalie delle foto ci sono i prezzi.

 

LE 3 REGOLE DELLA VALIGIA PERFETTA

L’esperienza, infatti, insegna, prima di tutto a rimanere leggeri e limitare al minimo indispensabile il bagaglio da portarsi dietro e a non farsi prendere dalla foga di portarsi la casa dietro (sindrome della “lumaca”). Servirà come “lezione” anche nella vita: imparare a puntare all’essenziale insegna a essere più agili, più efficaci in ogni gesto. Secondo: mettere  le cose nelle valigie in ordine di importanza: in profondità quelle meno utili, in “superficie” l’antipioggia, le macchine fotografiche, il portafogli, eventuali mappe. Non dimenticatevi che esistono produttori di portapacchi su misura, che vi permetteranno di organizzare il bagaglio a vostra immagine e somiglianza. Terzo: cercare di impermeabilizzare tutto, non solo se vi accingete a fare un lungo viaggio: il meteo è “democratico” e se la prende non solo con i “macinachilometri” ma anche con i viaggiatori della domenica.

 

BORSE STAGNE

Per quest’ultimo punto ci viene in aiuto la nuova generazione di borse di derivazione nautica che stanno riscuotendo molto successo non solo perché sono stagne ma anche perché propongono tante litraggi (anche enormi) e vengono proposte  in tanti colori che sdrammatizzano il look “total black” che contraddistingue noi italiani ). Sono diventate un accessorio distintivo dei grandi viaggiatori grazie anche ai mototuristi tedeschi che le usano da anni. Fino a ieri avevano per lo più  forma cilindrica ma si sta diversificando la produzione e vengono ora proposte anche le valigie laterali. Tutte le più importanti Case di borse (GIVI, Kappa, Tucano Urbano, BMW) ne hanno in catalogo dei modelli, poi ci sono le aziende specializzate come l’italiana Amphibious che produce per il settore nautico e all’EICMA ha presentato il set di borse dedicate alle due ruote. Motoinfinito, conosciuta per l’abbigliamento tristrato, ha in catalogo anche cilindri in tessuto spalmato, c’è poi la tedesca Ortlieb, storico marchio legato al mondo bici, distribuito da Ride & Bike Outdoor e l’americana Wolfman che nasce con prodotti dedicati alla moto, distribuita da Faster 96

 

BORSE IN ALLUMINIO

Altro status symbol che identifica il globe-trotter sono le borse in alluminio. Con la moda, in Italia, delle maxienduro sono diventate quasi degli oggetti diffusi, sicuramente apprezzati da chi ama i grandi raid e l’avventura. Richiedono dei telaietti dedicati e ci sono sia nella versione “laterale” che “top case”. Poiché sarebbe troppo impegnativo metterle e toglierle quando si va a dormire durante un viaggio, sono equipaggiate con delle borse interne in tessuto facilmente estraibili. Sui coperchi spesso hanno degli agganci dove è possibile fissare altro bagaglio.

Le più famose sono le Zega, distribuite da Touratech, poi c’è la tedesca Hepco & Becker (www.motoaccessorionline.it), le italiane GIVI e Kappa, la spagnola Shad (www.mandelli.net).

 

BORSE RIGIDE

Se esiste un modo “all’italiana” di stivare bagaglio questo è rappresentato proprio da questa tipologia di borse, che salvano il contenuto da pieghe e pioggia, e che richiedono telaietti appositi in tubi di acciaio o piastre in alluminio a cui vengono agganciate tramite un sistema di incastro a scatto dotato di serratura. Il kit completo prevede il bauletto posteriore (top case) che funge anche da schienale per l’eventuale passeggero. Come nel caso delle borse in alluminio anche le borse in plastica possono essere dotate di  agganci per fissare altro bagaglio sopra. Hanno mediamente una capacità compresa fra i 20 e i 40 litri.

Le producono GIVI, Kappa, A-pro, Shad, Hepco & Becker.

 

BORSE MORBIDE

Hanno spesso forma a bisaccia e trama in Cordura o Nylon o poliestere, costano meno delle rigide, sono più facili da caricare, meno ingombranti, più leggere e, in teoria, si possono montare anche senza telaietti, anche se, specie in presenza di terminale alto, un supporto è consigliabile. I difetti principali sono rappresentati dal fatto che sono facilmente apribili (da malintenzionati), anche se alcune sono predisposte per il montaggio di lucchetti. Sono tutte dotate di cuffie antipioggia eccetto le citate stagne che, bisogna dirlo, sono meno robuste di quelle in Cordura. C’è anche la via di mezzo delle borse “semirigide” con parete interna (a contatto con la moto) in plastica e fissabili a incastro come le rigide. Hanno capacità diverse e, di solito, sono estensibili. Cliccate qui per un video in cui Mario Ciaccia spiega come si montano sui vari tipi di moto.

Le producono GIVI, Kappa, Bagster, IXS, Shad, A-pro.

 

BORSE DA SERBATOIO

Nel kit classico di valigie da viaggio ci sono sicuramente le borse da applicare con magneti o cinghie al serbatoio. Fra tutte sono quelle che seguono di più i gusti e le mode dei viaggiatori.
Ci sono quelle, aerodinamiche, che si adattano alle moto sportive, quelle, “pop-up” che si espandono in verticale, studiate per i mototuristi di lungo corso; quelle pensate per ospitare l’attrezzatura fotografica o il navigatore. Sono quasi sempre  in cordura o nylon e dotate di cuffia antipioggia e tasca porta mappa e, spesso, sono  trasformabili in zaino. Nascono per rendere subito accessibili alcuni oggetti indispensabili e, nelle uscite in moto in giornata, possono bastare a contenere tutto il necessario. GIVI ha brevettato il sistema di fissaggio,Tanklock, che permette l’aggancio e sgancio tra il fondo della borsa e la flangia da avvitare al tappo carburante. 

Le producono GIVI, Kappa, Bagster, Wolfman, IXS, Shad, A-pro, Tucano Urbano.

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