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30 June 2012

Bordone Ferrari MI 1: la moto da rally italiana

Se ne parlava da mesi, ma ora finalmente la nuova moto da rally by Bordone Ferrari ha un volto. Presentata direttamente dall’architetto Renato Bordone, ha il motore TM e il telaio a traliccio

Bordone ferrari mi 1: la moto da rally italiana

L’architetto Renato Ferrari l’ha definita un atto d’amore, più che un agglomerato di ferro, è la nuova moto da rally completamente italiana e si chiama MI 1, che si legge MI ONE. Il nome non è messo lì a caso, perché racchiude molte informazioni. MI sta per Milano, dove ha sede la Bordone-Ferrari, e One evidenzia il primo modello dell’Azienda. Ma non è tutto. Anagrammando il nome viene fuori Meoni, l’indimenticato campione rimasto nel cuore degli appassionati e soprattutto dei vertici di Bordone-Ferrari, che ne hanno ricordato il valore più volte, dedicandogli persino questa moto.

Renato Ferrari: “Il nostro sogno era realizzare una moto da Rally che fosse competitiva ma anche bella. Abbiamo puntato sulla collaborazione di autentici fuoriclasse: un designer di fama internazionale, tecnici altamente specializzati, telaisti di decennale esperienza, meccanici che hanno vissuto tutta la loro vita nel mondo delle corse. Era una condizione tassativa per sviluppare una moto nata non da una teoria, ma dall’esperienza maturata per decenni in questa disciplina”.

 

COM’È FATTA
Bellissima da vedere, con una livrea azzurra spezzata da un lungo tricolore che definisce immediatamente il patriottismo di chi l’ha costruita, con una linea unica disegnata da Rodolfo Frascoli. La scelta del motore TM 450 era già trapelata, mentre c’era grande riservatezza sul telaio. La scelta è caduta su una struttura perimetrale a traliccio in tubi d’acciaio, realizzato dal telaista spagnolo Fernando Prates. L’alimentazione è a carburatore, come KTM, con il filtro aria piazzato sotto la sella in modo longitudinale e lo scarico è Akrapovic in titanio. Le sospensioni sono Donere, sia la forcella sia il monoammortizzatore, che lavora su un leveraggio realizzato da Bordone Ferrari. Le piastre di sterzo sono Geco, i mozzi Talon e forcellone TM. Tre serbatoi, due anteriori e uno posteriore per un totale di 32 litri di capacità, ripartiti in 22 anteriori e 10 posteriore.

 

LE PRIME IMPRESSIONI
Abbiamo subito scambiato 4 chiacchiere con Alessandro Botturi, che ha curato parte dello sviluppo della moto ed è fra i pochi fortunati che l’hanno testata.
Abbiamo fatto un lungo lavoro e anche se non è del tutto finito, siamo già vicini alla concorrenza. La moto è molto maneggevole e ha un motore molto potente con punte massime al pari di KTM. Le somiglia come ciclistica, ma è più maneggevole perché nei rally di oggi con la cilindrata a 450 abbiamo puntato più sulla facilità di guida”.

www.bordoneferrari.com

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