La prima parte della nostra prova si svolge su asfalto, è un lungo trasferimento che da Faro ci porta a Foia, il punto più alto dell’Algarve (902 mt s.l.m.), durante il quale abbiamo modo di assaporare le ottime doti su strada della BMW R 1200 GS; ma non siamo qui per questo… Dopo una breve sosta il cima al monte è il momento di buttarci tra la polvere, in direzione di Sagres, il punto più a Sud del Portogallo, a picco sull’oceano Atlantico. La BMW R 1200 GS del nostro test è equipaggiata con protezioni per il motore, cerchi a raggi e pneumatici
Continental TKC 70, un tassellato non estremo, buono sia per l’asfalto che per lo sterrato. Il percorso della giornata è molto vario, passiamo da discese tra i boschi di quercia da sughero a strade bianche a picco sul mare, lunghi rettilinei sabbiosi e salite rocciose, insomma.. un bel mix di terreni che ci permette di provare l’endurona tedesca in tutte le condizioni. Di serie sulla R 1200 GS troviamo due mappe motore pensate per il fuoristrada: “Enduro” ed “Enduro Pro”, la prima fornisce una risposta del motore più gentile e un intervento più prudente del traction control mentre la seconda prevede una risposta più diretta del motore, la disattivazione dell’ABS sulla ruota posteriore e il controllo di trazione lascia più libertà al polso destro del pilota. Nello sterrato,
Telelever e Paralever fanno “galleggiare” la R 1200 GS sopra alle sconnessioni e ai sassi, che sembrano scomparire sotto alle ruote della moto. Sulle piste battute la moto è confortevole sia nella guida in piedi che da seduto; ma quando si trovano buche improvvise e più profonde la sospensione anteriore fatica ad assorbire il colpo e lo tramette in parte alle braccia del pilota. Sui lunghi rettilei sabbiosi, che ci accompagnano verso l’oceano, è un piacere stare in piedi sulle pedane mentre le sospensioni copiano alla perfezione il fondo irregolare e il motore ci regala delle grandi derapate in uscita di curva. Nonostante il suo aspetto imponente, la GS gode di un raggio di sterzata ridotto, ciò è molto utile e apprezzabile soprattutto quando bisogna fare inversione su qualche sentiero stretto. Un punto debole dell’endurona bavarese sono le curve più lente in off road, qui il peso e la stazza della moto si fanno sentire e per guidarla bisogna lavorare molto con le gambe. Ottima sugli sterratoni, le veloci strade bianche e i lunghi rettilinei sabbiosi, un po’ più impegnativa quando la strada si fa stretta e le curve arrivano in rapida successione una dietro l’altra. C’è da considerare che la BMW R 1200 GS non nasce puramente per il fuoristrada, potremmo definirla più una maxienduro da viaggio, ma possiamo affermare che all’occorrenza è in grado di adattarsi a qualsiasi tipo di percorso e sa difendersi bene anche quando l’asfalto finisce.