Statistiche web

BMW K 1600 B: cruiser grossa e pesante, ma maneggevole

Comfort elevato e dotazione di lusso per la bagger bavarese che, più del look caratteristico e dell'indole da grande Tourer, conquista con il motore. Vi raccontiamo come va e vi sveliamo pregi e difetti
1/21 Il nostro test della BMW K 1600 B
Negli USA sono il must del momento. In Europa stanno lentamente prendendo piede, ma la loro diffusione in Italia è ancora limitata e il segmento è quasi interamente monopolizzato dalla Harley-Davidson Street Glide (quasi 400 esemplari venduti, tra Special e CVO, nei primi otto mesi nell’anno). Stiamo parlando delle bagger, le cruiser da viaggio che coniugano stile e comfort affidandosi ad ampie carene e borse rigide integrate. Vi raccontiamo come va la K 1600 B; cliccate qui per le foto.

IDENTIKIT
CILINDRATA 1.649 cc
POTENZA MASSIMA *127,92 CV
ACCELERAZIONE 0-400 m *11,525 s
VELOCITÀ MASSIMA *201,7 km/h
PESO A VUOTO *335,1 kg
PREZZO INDICATIVO c.i.m. 23.450 euro
PREZZO MOTO IN PROVA 28.850 euro
*Dati rilevati dal Centro Prove
1/26 BMW K 1600 B: la bagger 6 cilindri della Casa di Monaco

Gigante impacciato?

La K 1600 B non trasmette l’immediata familiarità della sua diretta concorrente Honda, ma rimane sorprendentemente agile, in movimento. Imponente e pesante, può mettere un po’ in imbarazzo solo nelle manovre da fermo. Ma in queste viene in aiuto, se necessario, la retromarcia, che fa parte del pacchetto Touring (che include anche i sistema audio, 1.950 euro). Infilate due marce, invece, si lascia condurre con facilità. Il baricentro è basso, il bilanciamento ottimo. Si accompagna nella discesa in piega senza sforzo e in ogni frangente rimane neutra. Stabilissima in percorrenza e alle alte velocità, trasmette tanta sicurezza. E ha un plus che manca alle concorrenti, ovvero una buona luce a terra in curva; esagerando si arriva a grattugiare sull’asfalto i piolini delle pedane, ma il margine in piega è ampio. Su fondo stradale non perfetto, le sospensioni (Dynamic ESA, con modalità Cruise o Road) lavorano egregiamente, che si viaggi soli o a pieno carico, e solo sulle irregolarità più pronunciate (dossi e buche profonde) l’escursione ridotta si traduce in qualche scossone trasmesso fino alla schiena e alle braccia del pilota. Inappuntabile la frenata, molto potente (i kg da fermare sono 335 senza benzina) e ottimamente dosabile, sia alla leva, sia al pedale.
La sensazione di pieno controllo è data anche dalla posizione di guida, con la sella bassa e ampia, perfettamente imbottita: un trono che invita a viaggiare. Il manubrio è alla giusta distanza e anche le pedane – molto centrali, per essere una bagger – non stancano. Optional ci sono anche dei flatboard avanzati (optional, 200 euro), che si appoggiano sulle protezioni motore (optional, 200 euro), ma non le abbiamo trovate particolarmente utili. Aiutano a cambiare posizione alle gambe quando si trascorrono molte ore in sella, ma così si carica più la schiena – come avviene su una cruiser – e poi sono proprio attaccate ai cilindri esterni: il calore avvertito può risultare fastidioso, specie in estate e se non si indossano calzature adeguate. La protezione dall’aria è quasi totale. Rispetto alla K 1600 GT, la bagger monta un parabrezza più basso che, anche nella sua massima estensione (la regolazione dell’altezza è elettrica), espone il casco a qualche turbolenza (chi scrive supera di poco i 180 cm di statura), ma il resto del corpo è completamente riparato dalla generosa carenatura. Ampia, ma priva di un vano portaoggetti (optional, 200 euro), sempre utile su una Touring.

Elasticità incredibile, però il cambio...

Ci sono moto che richiedono una guida aggressiva, nervosa, concentrata. Moto che fanno schizzare alle stelle il battito cardiaco, azzerano la salivazione. La K 1600 B invece ti mette in pace col mondo. Guidi, rilassato o con vivacità, sempre con animo sereno. Pennelli traiettorie pulite ad andatura di passeggio, con la consapevolezza che - se vuoi - puoi sgretolare in 400 metri partendo da fermo la baldanza di certe naked medie, tenendo testa pure a qualche maxi crossover. E quando lo fai, capisci quale sia il vero punto forte di questa moto: il motore. La potenza del sei cilindri in linea è abbondante e gestibilissima, grazie ad un’erogazione fluida e progressiva, oltre ad essere assistita da un efficace sistema di controllo della trazione. Zero vibrazioni. E consumi per nulla esagerati: a 130 km/h si brucia un litro di benzina ogni 18 km. La coppia è abbondante sin da subito e l’allungo, quasi da sportiva, ne estende il range di utilizzo ben oltre i limiti delle concorrenti: possiamo guidare la K 1600 B con piacere e con un buon ritmo senza mai superare i 4.000 giri/min indicati (che anche in autostrada significano qualcosa di più della velocità consentita), ma non siamo nemmeno a metà del regime disponibile. E poi ha un’elasticità strepitosa.
Ci è capitato di “sbagliare” l’ingresso in una curva stretta, arrivando in sesta e decelerando fino a 40 km/h: la lancetta del contagiri è scesa appena sotto l’indice dei 1.000, ma è bastato ruotare la manopola del gas per uscire senza un sussulto né un’incertezza, con una grinta incredibile. In pratica le basterebbero due marce: la terza per partenze, guida lenta nel traffico, tornanti, e la sesta per tutto il resto. Invece li usiamo tutti, i rapporti disponibili, ben spaziati e – sul nostro esemplare – abbinati al cambio elettroassistito Pro (optional, fa parte del pacchetto Comfort, 1.550 euro). In salita come in scalata, le cambiate avvengono rapide senza nemmeno chiudere il gas. Rispetto ai primi modelli della K 1600, che accusavano innesti duri e rumorosi, si è fatto un bel passo avanti, ma rimane una certa resistenza al pedale. E, ad essere pignoli poi, è un po’ difficoltosa la ricerca del folle. Ma sono dettagli che nulla tolgono al piacere di guida. Anche il sound ci delizia. Tirare le marce significa premere i tasti di uno strumento musicale accordato come una macchina da corsa, auto o moto che sia. Se invece si tiene la lancetta del contagiri entro la metà del range disponibile, quasi non si sente mentre si viaggia. Così, ad andature tranquille (fino a 100 km/h circa) si può godere dell'eccellente resa dell'impianto audio (che fa parte del pacchetto Touring). Non è una moto chiassosa, la K 1600 B, e dare colpetti di gas per annunciarsi agli automobilisti distratti non è sufficiente. Per farci largo tra le auto incolonnate ci affidiamo ad un colpo di abbaglianti (i fari adattivi, parte del pacchetto Safety, illuminano a giorno anche la notte più buia). Oppure basta un colpo di clacson per ribadire che sta arrivando un peso massimo: l'avvisatore acustico è degno di un camion. Ma, anche scivolando silenziosi sul lungolago, non si passa certo inosservati.

PREGI
  • Erogazione motore
  • Comfort elevato
  • Finiture curate
DIFETTI
  • Peso in manovra
  • Protezione plexiglas
  • Prezzo optional
© RIPRODUZIONE RISERVATA