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17 November 2016

BMW a Eicma: “Con il boxer raffreddato ad aria non abbiamo finito”

Daremo il massimo a chi va in pista”- “Al momento non pensiamo a una moto di 125 cc, ma arrivano scooter più piccoli dei C650” - “Nel 2017 venderemo molto di più” – “Le moto molto speciali che mostriamo a Villa D’Este vengono poi prodotte”. La nostra Intervista a Stephan Schaller, Ad BMW Motorrad

l'elica vortica a più non posso

Il Salone di Milano 2016 si è chiuso con numeri record e, tra gli stand delle Case, quello BMW si è distinto per la quantità di moto esposte e per parecchie novità (anche per bellezze di… tipo diverso). La Casa di Monaco ha portato tutti i modelli già presentati al Salone di Colonia (R ninet Pure e Racer, S 1000R/RR/XR, K 1600 GT: cliccate qui), ma anche Eicma ha visto il debutto di nuove moto: cliccate qui per la HP4 Racer, la nuova R 1200 GS, la R nineT Urban G/S, la G 310 GS…  
Insomma, due saloni in cui BMW ha posto le basi per una corsa in grande stile al traguardo delle 200.000 moto vendute entro il 2020. Ma cosa sta preparando la Casa per il futuro? Quali sono le sue strategie tecniche e commerciali? Cosa devono aspettarsi gli appassionati? Come è impostata la filosofia aziendale? Come si evolveranno i prodotti? Lo abbiamo chiesto a Stephan Schaller, ad BMW Motorrad.

“Abbiamo idee chiare su moto che si possono collocare tra G 310 e F 800”

Siamo stati sorpresi dalla supersportiva HP4 Race che avete mostrato qui a Eicma (qui i dettagli, ndr). Ci può dare qualche informazione in più?
No, non posso aggiungere altro rispetto a quanto detto e che riguarda il fatto che sia la BMW più esclusiva che abbiamo mai costruito, a cominciare dal telaio in fibra di carbonio. Più avanti, la prossima primavera, ne saprete di più. Quello che dico è che vogliamo dare il massimo a chi va in pista.
 
Anno 2020 e 200.000 moto vendute. Siete in linea con l’obiettivo che avete annunciato lo scorso anno? Attualmente crescete solo di un + 2-3%. Nei primi dieci mesi del 2016 avete prodotto 127.018 moto, che corrisponde a un +2.3% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno.
Nel 2015 abbiamo dato un notevole slancio alle vendite perché abbiamo fatto quasi l’11% in più rispetto al 2014. Per il 2017 abbiamo dieci nuovi modelli da vendere e pensiamo di dare una grande accelerazione ai nostri numeri. State sicuri che avremo altre nuove moto da proporre prima del 2020.
 
Dove pensate di poter avere una maggiore crescita? I Paesi che spingevano di più come il Brasile e quelli del Far East stanno rallentando, se non mostrando segni di pesante crisi…
In Brasile abbiamo appena aperto una nostra fabbrica. E sono molto ottimista proprio sul Brasile perché credo che la discesa delle vendite sia finita e il prossimo anno avremo una ripresa, che diventerà più concreta nel 2018. Mi aspetto ottimi risultati dalla Cina, numeri che aiuteranno il nostro obiettivo del 2020. Al momento i mercati del Far East o la stessa India non sono ancora del tutto pronti per comprare le nostre moto, perché hanno un prezzo non accessibile a tutti. Sta crescendo la nostra clientela, ma solo pochi clienti possono permettersi le nostre moto. Arriverà anche l’India ma ci vorrà tempo.
 
E a proposito di India, quante G 310 verranno costruite quando la fabbrica della TVS sarà a pieno regime? È ancora un argomento in discussione, e dipende dalle vendite che avremo per questo modello.
 
La categoria delle moto heritage, quelle che s’ispirano al passato, sta interessando sempre di più. Continuerete a cavalcare queste retrobike?
Abbiamo 5 moto in questa categoria e penso che siano sufficienti a coprire le varie esigenze dei nostri clienti. Ma vi posso dire che con il motore boxer raffreddato ad aria non abbiamo ancora finito.
 
A proposito di heritage, al Concorso di Eleganza di Villa d’Este a Cernobbio avete mostrato un omaggio a una icona del passato come la boxer R5 (lo potete vedere qui, ndr). Anche questo prototipo custom servirà da base per allargare la schiera delle vostre moto “classiche”?
Posso solo dire che in passato le moto molto speciali che sono state mostrate a questa manifestazione sono state poi prodotte. Qui a Eicma avete la Bagger sei cilindri, due anni fa sfilava sul lungolago
 
Nella sua opinione quale sarà il mercato di maggiore crescita?
Noi abbiamo molte idee e ogni giorno siamo in discussione su cosa arriverà. Abbiamo delle idee chiare per esempio su moto che si possono collocare tra una G 310 e una F 800, ma al momento ci concentriamo su quello che state vedendo qui a Milano.
 
E circa gli scooter?
Posso confermare che stiamo lavorando su uno scooter più piccolo rispetto al C 650, uno di media cilindrata.
 
BMW ha praticamente costruito ogni categoria di moto, pure una 125 con motore boxer rimasta allo stato di prototipo. Che ne dite di proporre di nuovo questa cilindrata? Oggi c’è un deciso ritorno di interesse intorno a queste piccole moto.
Non possiamo proporre un boxer così piccolo, economicamente inaccettabile. Circa il fatto di avventurarsi tra le 125, ci si può anche pensare, ma al momento il nostro target minimo di cilindrata resta la monocilindrica G 310.
 
Pensate a una possibile cooperazione con altri Marchi come accade nell’automobile?
La moto ha altri volumi rispetto alle auto e la competizione tra i produttori, specie quelli europei, è fortissima. Non abbiamo intenzione di cooperare con altri Marchi. Quello che oggi abbiamo in atto è un accordo con Honda e Yamaha sul tema della sicurezza, sulla interconnessione dei veicoli l’un con l’altro. 
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