Statistiche web

TT 2015: i vincitori, le foto, le classifiche in attesa del gran finale

Siamo arrivati al 96° Tourist Trophy dell'Isola di Man, la road race più pazza e famosa al Mondo. Tra imprese eroiche e record, ecco i nomi dei trionfatori 2015 in SBK (bene i due italiani), SSP, STK e TTZero. Venerdì 12 giugno la conclusione, con le attesissime gare delle classi Senior e Lightweight

Dopo i primi test e le qualifiche, che hanno aperto l'edizione numero 96 del tourist trophy dell'isola di man, portando purtroppo anche la brutta notizia della scomparsa del pilota francese franck petricola, i piloti sono scesi in pista s

(qui i risultati)

È Bruce Anstey il pilota che è riuscito a conquistare la prima posizione nella gara d'apertura di questa edizione del TT. Il pilota neozelandese ottiene quindi la sua decima vittoria (la prima in SBK), battendo all'inizio del quinto giro un ottimo Ian Hutchinson, capace di inanellare 4 giri oltre le 130 miglia orarie. Sul terzo gradino del podio si posiziona invece James Hillier, staccato di 10,9 secondi, che approfitta della caduta (fortunatamente senza troppe conseguenze) di Michael Dunlop (BMW) all'ultimo giro. Fuori dai giochi invece Guy Martin, costretto a fermarsi alla curva Ballagarey, poco dopo l'inizio della gara. A completare la top six: John McGuinness, William Dunlop e Michael Rutter, gli ultimi in grado di completare l'intera gara, prima dell'esposizione della bandiera rossa per la caduta di Michael Dunlop. Infine parliamo dei nostri due italiani. Stefano Bonetti (Kawasaki Rock and Roll Racing) riesce a conquistare la 18esima piazza, grazie a una velocità media di 119,934 mph, e a un tempo di 1h34'22"634, mentre il rookie Marco Pagani (BMW Team TWC by RMS) chiude 37°, con un tempo totale di 1h37'33"959 e una velocità media di 116,014 mph. 

 

SUPERSPORT: TUTTO NELLE MANI DI "HUTCHY"

(qui i risultati di gara 1 e qui quelli di gara 2)

La gara d'apertura della categoria Supersport vede un unico, inarrrestabile protagonista, Ian Hutchinson (Yamaha), che conquista la sua prima vittoria al TT 2015, davanti all'australiano Bruce Anstey (Honda), staccato di circa 7 secondi, e a Gary Johnson (Yamaha). Dietro di lui si piazza a 12,7 secondi di distacco il nordirlandese Lee Johnston, mentre in quinta posizione troviamo Guy Martin (Triumph). A completare la top 10: Hillier, McGuinness, Cummins, Kneen e Rutter.

L'avanzata trionfale di Ian Hutchinson non si ferma, e dopo la conquista della prima piazza in gara 1 della Supersport, Hutchy fa capire le sue intenzioni anche nella seconda gara della stessa classe, vincendola di misura, e ottenendo così la sua 11esima vittoria al TT. Dietro di lui, ma staccati di oltre 14 secondi, si posizionano Bruce Anstey  e Guy Martin, che finalmente riesce a salire sul podio del TT 2015. In quarta posizione si piazza Hillier (Kawasaki), che agguanta il suo miglior risultato in Supersport. Da segnalare il ritiro di Michael Dunlop (Yamaha), la cui partecipazione alla seconda gara della SS era in dubbio a seguito del brutto incidente occorso durante la gara della Superbike. Verso il finale di gara l'isola di Mann si incendia grazie alla battaglia per la settima posizione tra John McGuinness, Conor Cummins e Dan Kneen (tutti su Honda), che regalano tanto spettacolo. Alla fine, Johnson e Johnston conquistano la quinta e sesta posizione, dietro a Hillier, mentre Cummins, McGuinness, Kneen e David Johnson chiudono la top ten.

Un plauso speciale a Hutchinson, che torna alla grande dopo un gravissimo infortunio alla gamba sinistra che ha rischiato di porre fine alla sua carriera. Costanza, coraggio, 30 interventi chirurgici, un po' di sana follia e tanta passione hanno permesso a Hutchy di rivivere i momenti magici delle gare, delle vittorie, dei podi e dell'affetto del pubblico (che non era mai venuto meno). Che il pilota abbia passato dei momenti terribili e difficilissimi lo dimostra il pianto liberatorio a cui si è abbandonato durante la conferenza stampa che ha seguito Gara 1 della Supersport.

 

SUPERSTOCK: IAN HUTCHINSON ANCORA DAVANTI A TUTTI 

(qui i risultati)

Oltre alle vittorie in Supersport, Ian Hutchinson (Kawasaki) riesce a far propria anche la Superstock, conquistando la prima posizione, nonché la sua decima vittoria al TT (la Superstock si è corsa tra le due gare della Supersport, quindi il totale dei trionfi è 11, come anticipato nel precedente paragrafo), e battendo di ben 32 secondi il record in gara detenuto fino ad ora da Michael Dunlop. In seconda posizione si piazza proprio Dunlop (BMW), seguito da Lee Johnston su BMW (3° e per la prima volta a podio) e James Hillier (4° su Kawasaki). Da segnalare la buona prestazione di Guy Martin fino a prima del pit stop, quando il suo team (Tyco BMW) commette un errore durante il rifornimento, facendo perdere tempo prezioso al pilota britannico, che chiude la gara in settima posizione. A dare spettacolo, un ultimo infuocato giro, che vede per protagonisti Johnston e Hillier per la conquista del terzo gradino del podio. I due si danno battaglia, ma alla fine a spuntarla è il pilota BMW, che per la prima volta riesce a superare la barriera delle 130 miglia orarie (130,851 mph) e a battere il suo avversario di soli 0,270 secondi. A completare la top ten: Hickman, John McGuinness, Bruce Anstey e Conor Cummins.

 

TT ZERO: TRA LE ELETTRICHE MUGEN SU TUTTI, VINCE MC GUINNESS

(qui i risultati)

Si arriva alla silenziosa ma tosta gara dedicata alle moto elettriche, il SES TT Zero. Una categoria che sta destando sempre maggiore interesse, soprattutto da parte di alcune Case motociclistiche, come Victory, ma anche di importanti Marchi "minori" come la giapponese Mugen, o storici come la belga Sarolea. Grande protagonista della gara il 22 volte campione del TT, John McGuinness (Mugen), che riesce a migliorare ulteriormente il suo record del circuito su moto elettrica (grazie a una velocità sul giro di 119,279 mph e un tempo sul giro di 18:58.743) e a conquistare la prima posizione (nonché la sua 22esima vittoria al TT), seguito dal suo compagno di squadra Bruce Anstey. In terza posizione si piazza Lee Johnson (Victory), grazie a una velocità di 111,620 mph e a un tempo di 20'16"881, e staccato di più di 20 secondi si posiziona il suo compagno di squadra, Guy Martin (entrato nel team per sostituire William Dunlop, infortunatosi durante le qualifiche). A chiudere la classifica: Robert Wilson con la Sarolea (con una velocità di 106,510 mph e un tempo di 21'15"256) e Michael Sweeney dell'Università di Nottingham (con una velocità di 73,156 mph e un tempo di 30'56"695).

© RIPRODUZIONE RISERVATA