Era dal 2007, anno del centenario del Tourist Trophy, che una 500 cc da Gran Premio non correva sull’isola di Man; si trattava della Paton 2T, un modello del 2001, in gara grazie a un permesso speciale nella categoria Senior TT. Quest’anno accadrà di nuovo, ma stavolta sarà la MMX 500, la moto prodotta in serie limitata di 99 esemplari dalla Suter Racing Technology, a sfidare le 1000 cc 4 tempi al celebre Mountain Course nelle classi Senior TT e Superbike (il TT2016 andrà in scena dal 28 maggio al10 giugno). In sella non si sa ancora chi ci sarà (anche se il nordirlandese Lee Johnston ha scritto un tweet che ha tratto in inganno molti, noi compresi), anche se Suter sta conducendo trattative per trovare un paio di piloti, che saranno "pescati" nel bacino di quanti vantano vittorie al TT. Certamente, chiunque guiderà cercherà di battere il record per una 500 2T, appartenente a Joey Dunlop che lo stabilì nel 1983. In quell’anno, Dunlop, firmò il primato sul giro con la sua Honda 3 cilindri, tagliando il traguardo in 19’05”.
La creatura di Eskil Suter è una 576 cc con un rapporto peso-potenza fenomenale: 195 CV a 13.000 giri/min per 127 kg. La Suter MMX 500 (
di cui trovate qui tutte le informazioni, il prezzo, la scheda tecnica, le foto e i video) si rifà ai prototipi che correvano nella Classe Regina del Motomondiale e vanta prestazioni che si avvicinano a quelle delle concorrenti 4 tempi (per curiosità: il record sul giro per una Superbike è di 17'06"682, stabilito nel 2014 da Anstey con la Honda CBR1000RR, mentre quello riferito al Senior TT è di 17'03"567, fatto registrare nel 2015 da McGuinness, sempre sulla Honda). In compenso la MMX 500 consuma di più e dovrà quindi imbarcare quantità maggiori di carburante. Il punto interrogativo riguarda l’efficacia di una scelta decisamente particolare rispetto agli altri partecipanti alla competizione; Suter ha ripreso l’idea della “golden era” delle 500 2 tempi, dando nuova vita alle gloriose 500 GP, seppur con l'aggiunta delle migliorie tecniche moderne.
Il pilota trarrà certamente benefici dalla maneggevolezza del mezzo rispetto a quella delle altre moto, ma al contempo dovrà affrontare le problematiche riguardanti le tarature della sua 2 tempi. In particolare l’iniezione darà qualche preoccupazione ai tecnici svizzeri, dato che l’altitudine lungo il circuito varia è molto variabile. Il tracciato si snoda infatti dal mare fino alla cima del monte Snaefell dove la taratura varierà e, per ottenere risultati ottimali, i tecnici dovranno cercare di non sbilanciarsi troppo rischiando grippaggi o altre rotture. Ma non dimentichiamo che tutte le 2T che hanno corso al TT erano alimentate a carburatore, certamente più difficile da tarare di una centralina elettronica programmabile tramite software. Quel che nessuno discute, invece, è la portata mediatica di questo evento: una 500 2T al Tourist Trophy dell'Isola di Man è una notiziona, in questi tempi di iper attenzione alle problematiche sull'inquinamento e di totale esclusione delle moto a miscela dalle maggiori competizioni su asfalto.