Il tracciato di Phillip Island accoglie i piloti
umido proprio come nel Day 1, alimentando negli addetti ai lavori i timori di un’altra giornata di test di fatto sprecata. Iannone, Lorenzo, Tsuda e Dovizioso aprono le danze ad un’ora dall’apertura della pit lane, mentre il sole australiano aiuta l’asciugarsi della pista. Lo spagnolo Maverick Viñales è il primo pilota ad abbattere la barriera dell’1’31”, per poi essere subito superato prima da Rossi e da Marquez. A solo due ore dal via, l’incubo della pioggia ripiomba su Phillip Island, ma fortunatamente lo scroscio dura solo un'oretta. Dopo di che Maverick Viñales si ripete nell’impresa, abbattendo anche il muro dell’1’30”. A due ore dal termine della sessione, la caduta alla curva 4 di Dani Pedrosa (senza conseguenze) costringe i commissari ad esporre la bandiera rossa.
Al termine della giornata, è il giovane talento di casa Suzuki Maverick Viñales a portarsi a casa il giro più veloce del Day 2 (1’ 29”131), seguito dal duo spagnolo Marc Marquez (+0”161) e Jorge Lorenzo (+0”226). Quarta posizione per Valentino Rossi, che resta a 273 millesimi dalla vetta e a 47 dal compagno di squadra, precedendo il britannico Cal Crutchlow (+0”540). Seguono due Ducati: quella clienti di Hector Barbera (+0”723) e quella ufficiale di Andrea Iannone, che ha girato di soli 3 millesimi più lento dello spagnolo compagno di marca. Ottavo il Dani Pedrosa, che può riscattare in parte la brutta sessione di ieri (ultimo tempo per lui). A chiudere la top 10 i britannici Scott Redding (+0”810) e Bradley Smith (+0”861). Andrea Dovizioso, che ieri aveva deciso di non scendere in pista, è stato il pilota più produttivo con 88 giri all’attivo; 12° tempo per lui (1’30”142). Solo 14° il leader di ieri, Danilo Petrucci, ad 1 secondo e 25 millesimi dalla vetta. Tra i box Ducati, era presente Casey Stoner, il quale non è in sella in occasione di questi test, ma per i piloti di Borgo Panigale sarà sicuramente una fonte preziosa di consigli per capire al meglio il tracciato di Beach Road.