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27 August 2015

Suzuki celebra i 30 anni della GSX-R con un video (parte 1)

La Casa di Hamamatsu ha realizzato un filmato per rendere onore ai tre decenni di vita della propria supersportiva. Nella clip possiamo scoprire come è nata la moto e la filosofia che sta dietro al suo sviluppo. La storia della GSX-R

Suzuki celebra i 30 anni della gsx-r con un video (parte 1)

Era il 1985 quando venne lanciata sul mercato la Suzuki GSX-R, degna erede della GSX 1100 S Katana, uno dei modelli più famosi e controversi costruiti dalla Casa di Hamamatsu a cavallo fra gli anni Settanta e Ottanta. Per celebrare questa ricorrenza Suzuki ha realizzato una serie limitata della GSX-R (con una colorazione che va a riprendere quella della prima serie del 1985) e un filmato grazie al quale permette a tutti gli appassionati del Marchio di scoprire come è nata e come si è sviluppata la moto, grazie anche alla collaborazione degli ingegneri che hanno lavorato al progetto. In fondo all’articolo trovate la prima parte del filmato, ma prima di cliccare play ripercorriamo insieme la storia della GSX-R, grazie anche alle foto presenti nella gallery.
 

Una storia lunga 30 anni

La prima GSX-R750 (presentata al Salone di Colonia nell’autunno del 1984) arriva sul mercato solo nella primavera del 1985. Si tratta di una supersportiva con telaio in alluminio con tubi a sezione quadrata, equipaggiata con motore quattro cilindri da 750 cc raffreddato ad aria ed olio (sistema SACS), in grado di erogare 106  CV a 10.500 giri al minuto, con un peso a secco di 179 kg. L’anno successivo fa il suo debutto la sorella maggiore GSX-R1100, moto improntata al “turismo veloce” che viene prodotta in quattro serie fino al 1997; nel corso della sua storia la “maxi” GSX-R subisce delle modifiche sia nelle linee che nella meccanica: il motore passa dai 1.052 cc e 130 CV della prima versione per arrivare ai 1.074 cc e 150 CV dell’ultima serie. Negli anni successivi fanno il loro ingresso in famiglia le cilindrate inferiori, più precisamente la 250 cc (prodotta dal 1987 a 1990) e la 400 cc (prodotta fino al ‘99). Nel 1992 la 750 viene equipaggiata con il raffreddamento a liquido e debutta la GSX-R 600 (moto con la quale Fabrizio Pirovano vince il Mondiale Supersport nel 1998). Nel 1996 la GSX-R750 cambia completamente: la moto viene equipaggiata con il sistema SRAD (Suzuki Ram Air Direct) e con un nuovo telaio a doppia trave in alluminio. Nel 2001 tornano le maxicilindrate con l’arrivo della GSX-R1000, moto che, nella versione K5, vince il mondiale Superbike con l'australiano Troy Corser e il titoli costruttori della stessa categoria grazie al Team Alstare. Oggi la gamma supersportiva Suzuki si presenta nella versioni GSX-R600, GSX-R750 e GSX-R1000, ma per il 2016 sono attese… grandi novità!
 
 
Non perdetevi inoltre il video della Suzuki GSX-R che si costruisce da sola e quello che "racconta" una special realizzata sulla base della GS-R 1100, ripresa in azione a Monza.
 

Alcuni numeri del successo sportivo della gsx-r

Ecco alcuni dati che hanno accompagnato la Suzuki e la GSX-R in questi 30 anni di storia:
  • Nel 2005 la Casa vince il Titolo Mondiale Superbike con l'australiano Troy Corser in sella ad una GSX-R1000.
  • Il Suzuki Endurance Racing Team (SERT) è il Team con più vittorie in assoluto nel campionato FIM Endurance World Championship con un totale di 14 vittorie tra il 1983 e il 2014 (13 con la GSX-R, 1 con la GS1000)
  • Suzuki è la Casa più vittoriosa nel Campionato Costruttori nell’AMA Superbike. Con Matt Mladin, Wes Cooley, Jamie James e Ben Spies la Casa ha collezionato un totale di 13 Titoli.
  • Nove Titoli Superbike Australiani tra il 1987 e il 2013, con Tony Armstrong (1987), Peter Goddard (1996), Shawn Giles (2000, 2001, 2002), Craig Coxhell (2003), Josh Waters (2009, 2012) e Wayne Maxwell (2013).
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