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“Moto Guzzi: altro che scrambler, serve un’enduro”

Un lettore si chiede perché a Mandello non realizzino la bellissima special Dordona, provata su Motociclismo di agosto 2015 da Nicolò Codognola. Per ora è arrivata la Stornello, non ancora un’enduro specialistica, ma la strada è quella giusta

aquila coi tasselli

Una Guzzi da fuoristrada “vero”, una moto con cui andare per mulattiere senza sentirsi in soggezione nei confronti di chi sta in sella ad una moderna enduro. Tra le tante richieste che i guzzisti fanno alla Casa di Mandello c’è anche questa. Ma la off road col marchio dell’Aquila si fa attendere e le varie scrambler su base V7 sono di fatto solo delle stradali personalizzate nel look. Ecco che allora ci pensano i preparatori a spronare “concretamente” la Moto Guzzi. Lo ha fatto anche Romeo Milesi, con la sua Motorobica Dordona, una moto che ha colpito al cuore i nostri lettori. Come l’amico Piergiovanni, che ci ha scritto un’appassionata mail.

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1/15 Si chiama Dordona perché è stata costruita per fare asfalti e sterrati come quelli che conducono al passo Dordona, sulel Orobie tra Bergamo e Sondrio. Ha un motore Moto Guzzi V50 pieno di modifiche, avantreno KTM e telaio e forcellone artigianali. Bella come una scrambler degli anni Settanta, efficace come una tutto terreno contemporanea, la Motorobica Dordona è una moto davvero unica. L’ha realizzata Romeo Milesi, di Bergamo (romeo.milesi65@alice.it).

“Voglio la Dordona!”

Caro Direttore, ho letto sul numero di agosto 2015 l’articolo di Nicolò Codognola relativo alla creatura di Romeo Milesi, la Motorobica Dordona: che bella! Mi ha fatto fare un tuffo nel passato, in quegli anni 70 e 80, quando ancora erano di moda le moto da regolarità come Puch, SWM e KTM; poi una enduro con il bicilindrico Guzzi... che libidine! Ma il Sig. Milesi ha mai pensato di proporre questo modello alla Casa di Mandello? L’articolo la definisce moto totale per il vostro collega Mario Ciaccia, ma penso che sarebbero in molti a pensarla esattamente come lui. Se in futuro si profilassero eventuali sviluppi, teneteci informati. E grazie ancora per avermi fatto sognare a occhi aperti!
Piergiovanni Dutto - Chieri (TO)

Piacerebbe anche a noi

Risponde Nicolò Codognola.
Caro Piergiovanni, la moto di Romeo Milesi (romeo.milesi65@alice.it) è davvero ben realizzata (guardate la gallery) e in talmente tanti ci hanno scritto nella speranza che Moto Guzzi potesse raccogliere lo spunto per realizzare una scrambler, agile, leggera e con una ciclistica da enduro specialistica, che forse a Mandello hanno sentito, realizzando la Stornello (che comunque è poco più che un bel kit estetico). Con il nuovo V2 900 cc appena presentato a Eicma e una ciclistica specifica, si potrebbe realizzare una vera scrambler come la Motorobica Dordona e, in parallelo, anche una versione con carena stile Dakar, una moderna NTX, per intenderci. E sicuramente sarebbero molti a desiderarla. Il problema, credo, risiede nelle complesse dinamiche burocratiche di un'azienda articolata come Piaggio e nei costi di produzione: la moto, così come la special di Milesi, avrebbe probabilmente un prezzo di poco inferiore se non pari a quello di concorrenti agguerrite e più performanti (BMW F 800 GSHonda Africa Twin). Basta vedere il recente passato: Aprilia aveva i progetti della Tuareg 750 praticamente pronti, ma questa moto non si è mai vista, nemmeno come prototipo ai Saloni. Però il motore c’è, la Stornello anche, chissà che non arrivi anche un’enduro vera! Intanto ecco un estratto del mio test, per quanti se lo fossero perso.

In sella come su una vera enduro e il motore è una sorpresa

Si chiama Dordona perché è stata costruita per fare asfalti e sterrati come quelli che conducono al passo Dordona, sulel Orobie tra Bergamo e Sondrio. Ha un motore Moto Guzzi V50 pieno di modifiche, avantreno KTM e telaio e forcellone artigianali. Bella come una scrambler degli anni Settanta, efficace come una tutto terreno contemporanea, la Motorobica Dordona è una moto davvero unica. L’ha realizzata Romeo Milesi, di Bergamo.
La seduta è abbastanza alta, ma anche rastremata, per toccare terra senza problemi. Bella stretta tra le gambe, proprio come una enduro vera, offre un grande controllo. E poi è leggera: 150 kg senza benzina. Il motore è una sorpresa. La quarantina di CV del bicilindrico Guzzi dovrebbe esserci tutta, così “a polso”, ma è l’erogazione che conquista: fluida e scattante anche ai regimi più bassi. Cambio e frizione non sono dolci come le moto di ultima generazione, ma sono piccole pecche che le si perdonano volentieri. 
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