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09 June 2014

Special BSA A50 by Hazan: essenziale di gran classe

Estetica pulita e compatta, base tecnica storica, un sacco di dettagli splendidamente realizzati che emergono al secondo sguardo. Questa special americana è ricercata senza essere pacchiana o ridondante

Special bsa a50 by hazan: essenziale di gran classe

Ho già parlato in passato (cliccate qui) di Hazan Motorworks, protagonista anche di un nostro sondaggio insieme ad altre moto special. Per chi non lo conoscesse ancora, Max Hazan, Newyorkese di Brooklyn, è uno dei più promettenti preparatori dell’ultima generazione. Già attivo nella sua città natale da diversi anni, ha però saputo affermare uno stile proprio e inconfondibile (guardate la nostra gallery) che lo ha portato ad emergere tra i tuner di alto livello. Fa parte di quella schiera di costruttori che, pur non partecipando ai concorsi internazionali di alto livello (come l’AMD World Championship, ad esempio), ha saputo però armonizzare un’impronta riconosciuta e acclamata in tutto il mondo. Hazan non è ancora un marchio d’elite come Falcon Motorcycles, né Max si può definire un personaggio del calibro di Shinya Kimura. Ma le moto che escono dalla sua officina sono egualmente raffinate e preziose, apparentemente scarne, ma curatissime (qui il sito ufficiale). Ha proprio lo stile che piace a me e sul quale anche recentemente ho espresso pareri decisi.

 

MATERICA BELLEZZA

Prendete la sua Royal Enfield. Non è la sua opera prima, ma Max l’ho conosciuto attraverso lei. Ogni componente -motore a parte, un RE 500- è fatto a mano: ogni dettaglio è realizzato apposta per questo progetto. A partire dal telaio in acciaio fuso in stampo, passando per la forcella girder e il forcellone in traliccio di tubi, fino alle leve, le pedane e il manubrio. E la sella? Tutta in legno. Guardacaso Max, prima di fare moto, costruiva barche… Ogni elemento di questa special conserva la propria materica bellezza di nudo metallo, senza nemmeno un grammo di vernice.

 

DALLA EAST COAST ALLA WEST COAST CON UNA NUOVA SPECIAL

Lo stesso stile si riconosce nell’ultima preparazione, realizzata per celebrare l’apertura di una nuova officina a Los Angeles. La moto nasce intorno ad un motore glorioso, il bicilindrico parallelo della BSA A50: 500 cc, meno di 30 CV e tanta coppia. Ma soprattutto un’estetica pulita e compatta. Ad eccezione del propulsore, come al solito, tutto il resto è costruito da zero. Il telaio, in esili tubi di acciaio (forse persino troppo sottili per reggere la pur non esorbitante potenza del BSA); il serbatoio a goccia di dimensioni mignon saldato direttamente al trave superiore, le ruote con pneumatici rigati e un solo freno a tamburo sul posteriore.

 

TRIONFO DI DETTAGLI

Tutti elementi essenziali, ma splendidamente realizzati, che si uniscono in armonica fusione ad elementi che su una moto non ci aspetteremmo mai, come la fiaschetta di vetro utilizzata come serbatoio dell’olio, o il bicchierino che ora serve da fanalino posteriore. Bella, bella. I pezzi che preferisco sono lo scarico, che sembra adagiato morbidamente sul carter motore, e il manubrio ricurvo, integrato nella piastra superiore di sterzo. Anche qui, come nei lavori precedenti, niente verniciatura, ma solo nudo metallo.

È quello che reputo un ottimo lavoro: essenziale, mica scarno; semplice, ma non povero; ricercato, senza essere pacchiano o ridondante. La nostra gallery lo mostra chiaramente.

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