Prima impressione: che bella la Romania! Bucarest è una bellissima città, ariosa, viva e maestosa. E anche allontanandosi si scopre un Paese che, a quella che per forza di cose è solo e soltanto una prima occhiata, è ordinato, curato più di quanto ci aspettassimo, pittoresco. Altra scoperta interessante, i romeni. Hanno un'innata quanto spiccata ironia di cui non sospettavamo. Scherzano, con gusto, su tutto e su loro stessi per prima cosa. Riguardo le moto, la curiosità più grande (ma qui parlo per me) era quella di salire sulla Tracer, accelerare, e capire se fosse stata l'aria rarefatta delle Dolomiti a farla apparire
meno briosa di quanto non fosse in realtà. E... Sì! A "quota zero" ha in realtà un bel motorazzo, davvero soddisfacente. Archiviata questa curiosità ci siamo concentrati su "inquadrare" le moto, ovvero farci un'idea di massima delle loro caratteristiche. Il tragitto del primo giorno di prova si è diviso tra città - la mattina abbiamo girato parecchio per Bucarest -, autostrada e una bella statale, per circa 250 km. Vale la pena anche citare il meteo: caldo mostruoso fino alle 15, poi pioggia torrenziale, poi freddo. Dal sudare come fontane ad accendere le manopole riscaldate. Ad ogni modo: la V-Strom ci ha colpito per la comodità; la BMW per la cura e per come ti fa sentire "a casa" appena in sella; la Versys per posizione di guida e comfort; la NC750X per la praticità data da DCT e vano portacasco (che abbiamo riempito di bottigliette d'acqua pronte all'uso); la Tracer, infine, per il suo carattere divertente. Si preannuncia una comparativa super interessante.