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di Giorgio Sala
25 January 2016

Guy Martin non correrà al Tourist Trophy 2016: McGuinnes e Hutchinson se lo aspettavano

La notizia del forfait di Guy Martin per l’edizione 2016 del Tourist Trophy dell'Isola di Man ha scosso molto i fan del "road racing", soprattutto sapendo che Martin ha preferito iscriversi ad una gara ciclistica estrema in nord America. Ma i “colleghi” Ian Hutchinson e John McGuinness non sono sorpresi, così come il “boss supremo” del TT, Paul Phillips

“La mia testa ha bisogno di altro”

Era da alcuni mesi che circolavano voci riguardanti la possibile assenza di Guy Martin al prossimo Tourist Trophy, e solo settimana scorsa il pilota di Tyco BMW si è fatto avanti dando conferma a queste ipotesi. Per il 34enne pilota del Lincolnshire niente TT, quindi, mentre prenderà parte ad un evento ciclistico che si tiene a ridosso del periodo in cui si corre sull'Isola di Man: si chiama Tour Divide, è una gara di mountain bike che si tiene annualmente negli USA ed è lunga 2.745 miglia (oltre 4.400 km).
L’addio alle gare motociclistiche è solo momentaneo: come lo stesso Martin ha dichiarato sulla sua pagina di Facebook: “Corro il Tourist Trophy da 11 anni, tutto quello che ho fatto da quando avevo 18 anni è stato correre in moto e la mia testa ora ha bisogno di qualcos’altro. Ogni anno è sempre uguale: testare, gareggiare, e ricominciare da capo”. Aggiunge inoltre che questa decisione gli è venuta in mente quando era in ospedale in seguito all’incidente dell’Ulster Gran Prix. Quindi, la sua decisione di prendere parte al Tour Divide è dovuta a due ragioni: la prima è per una voglia dello stesso Martin di spingersi al limite come nel TT, mentre la seconda è dettata dalla concomitanza dei due eventi e Guy Martin ha dichiarato che “la situazione mi ha spinto a scegliere una delle due cose”. Ma dopo? Ritornerà alle corse? “Non ho ancora finito con le moto”, dice Guy confermando la sua presenza per un evento estivo e uno primaverile, e poi ha aggiunge: “Dopo il Tour Divide probabilmente non vorrò più vedere una bici in vita mia, o forse non vorrò più tornare nel Road Racing. Non lo so. So soltanto che Anstey e McGuinness hanno più anni di me e corrono ancora nel TT, quindi forse ci sarò l’anno prossimo. O Forse troverò qualcos’altro da fare. Ho altri interessi oltre alle moto e penso che sia giusto averli”.
Il team principal del Team Tyco BMW, Phillip Neill, ha assicurato che Guy Martin avrà le moto e il supporto del team in qualsiasi momento egli decida di tornare. Sicuramente l'assenza di Martin nella corsa dell’Isola di Man comporterà la rinuncia anche alla Northwest 200. 

Hutchinson, McGuinness e il boss del Tourist Trophy dicono la loro

Se da una parte i fan del road racing hanno accolto la notizia come quella dell'abbandono da parte di un grande protagonista, dall’altra i piloti e il capo “supremo” del TT se ne fanno una ragione, diciamo...
Il primo a commentare è Ian Hutchinson, l’11 volte campione del TT (di cui la famosa “5 su 5” nel 2010), che ha sorpreso tutti dicendo: “Un po’ me l’aspettavo visto che il suo lavoro in televisione va alla grande. Guy Martin un grande pilota del TT e anche molto veloce, ma non penso che questa corsa lo ecciti come lo sono io. Ho notato che negli ultimi anni non era molto interessato o affamato; quando non hai la fame di vittoria allora è tempo di fermarsi”.
 
Anche John McGuinness, il pilota di Morecambe che conta 23 vittore al Tourist Trophy non conosce vie di mezzo: “Piuttosto che pedalare per oltre 4.400 chilometri preferisco infilarmi delle vespe vive nel c**o. Non capisco come qualcuno preferisca una corsa in bici rispetto al TT. C’è da dire anche che il TT è un gioco vecchio e pericoloso e Guy non è obbligato a farlo. Non mi sono sorpreso della notizia per via delle voci che giravano sulla faccenda. È doveroso che si diverta a suo piacimento e, nel farlo, si guadagni qualche soldo. È un peccato perché Guy è un grande nome, ma lo spettacolo deve continuare”.
Riguardo ad un eventuale ritiro dei Martin, nessuno dei due la pensa che la decisione sia definitiva. “Mike Hailwood - dice McGuinness - è tornato e ha vinto, così come ha fatto Steve Hislop; come vedete altra gente l’ha fatto prima e tutto è possibile se vuoi ottenere qualcosa con la dovuta determinazione”. Hutchinson è stato più circospetto: “Io ho provato a tutti che sono tornato e ho vinto, ma Guy non ha vinto prima di fermarsi. Non si sa cosa potrà accadere, a cosa potrai ritornare a fare, ma cose molto più strane sono successe”.

Il capo “supremo” del TT Paul Phillips è della stessa opinione: “Si è un peccato, ma non è la fine del mondo. Ho sempre voluto che i piloti tornassero e Guy è indubbiamente popolare, il che è stato di grande aiuto per il TT. Ma in passato abbiamo avuto anche Mike Hailwood e joey Dunlop che erano molto popolari, così come John McGuinnes tutt’ora, ma quando John si ritirerà il TT andrà avanti, e andrà avanti con o senza Guy Martin”. 
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