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25 June 2015

Nuove special Yamaha XJR1300 café racer e SR400 flat track

Ecco gli ultimi due esemplari in ordine di tempo della serie YardBuilt Special Yamaha. La maxi è ispirata ad una Fiat special di inizio ‘900 (proprio così!), la monocilindrica strizza l’occhio alle gare americane. Sono state presdentate a Wheels and Waves: ecco come sono

Nuove special yamaha xjr1300 café racer e sr400 flat track

Di Wheels and Waves abbiamo già raccontato qualcosa e tanto altro si potrebbe dire del raduno più cool che esista (cliccate qui per i nostri ultimi articoli in merito, compreso quello sulla special Yamaha D-Side by Deus Milano). Su Motociclismo di luglio trovate un ampio servizio; ora vi mostriamo due special della gamma Yard Built che abbiamo trovato a Biarritz, allo stand Yamaha, che ci ha ospitato per i quattro giorni dell’evento e ci ha prestato una XJR1300 per il viaggio di 1.400 km da Milano.

 

Una fiat da corsa del 1917 ispira la xjr1300 cafè racer

La prima delle due moto è proprio la grossa 4 cilindri: dopo la Skullmonkee (realizzata da Wrenchmonkees) e la Dissident, opera di itroCkS!bikes, ecco la prima creatura di Numbnut Motorcycles La crew olandese ha realizzato una café racer viscerale, ma usabile anche su strada. Cliccate qui per le foto e guardate il video, ppoi passiamo allla descrizione.

 

 

Il progetto - commenta Shun Miyazawa, Product Manager di Yamaha Motor Europe -  è stato portato a termine con un uso intelligente di parti custom e di componenti aggiuntivi, per poter condividere Botafogo Type-N Special con i nostri clienti, che possono chiedere alcuni o tutti i componenti disponibili”. Ispirata da un’esemplare unico del 1917, la Fiat “Botafogo Special” da competizione (qui la foto), “Botafogo N-Type Special” entra a pieno titolo nella famiglia Yard Built. La moto è una custom impressionante, costruita senza saldare o tagliare il telaio originale, ma usando un mix di parti realizzate ad hoc e componenti after market. Il capo progetto Roderick Seibert ha lavorato con Gannet Design per assicurare alla moto suggestioni visive che rappresentassero un tributo all’auto da corsa del 1917, come i cerchi a raggi ovesize e satinati in nero Boranni M-Ray, ma anche gli pneumatici Pirelli Phantom Sport, che suggeriscono il mood dell’epoca. Molti e raffinati i dettagli: dal tappo carburante in alluminio ai fianchetti a griglia, per finire con il cupolino con griglia di protezione del faro che nasconde un tecnologico proiettore a LED. Sono componenti aftermarket il contagiri Stack ST200, i comandi Bike Sport Developments in stile MotoGP e le manopole Biltwell. Numerosi gli altri dettagli realizzati invece dalla stessa Numbut che completano la moto, come le pedane, le leve di freno e frizione, i paragambe, la sella in alcantara di Ellen Meyer, le cover laterali e quella della sella. Opera dell’artista Mark van Wijk la verniciatura, moderna e vintage al tempo stesso. Dal punto di vista ciclistico, l’aspetto da vera racer è esaltato dalla forcella a steli rovesciati di una Yamaha YZF-R1, che porta in dote anche le pinze radiali e il parafango (modificato). Al retrotreno invece ci sono i due ammortizzatori Öhlins di serie, ma invertiti tra di loro, in modo che il piggy back rimanga inclinato verso l’interno: mera scelta estetica. Molto racing anche i condotti trasparenti Tygon 2375 per il serbatoio dei freni anteriore e posteriore e dai tubi neri Goodrige in treccia metallica. A livello di motore troviamo i cornetti Steel Dragon Performance e il radiatore RF Biketech, mentre la ruvida e rabbiosa colonna sonora di accompagnamento è offerta da un 4 in 2 di MVS Race Engineering.

 

La yamaha sr400 e lo zen del flat track

E da 4 cilindri passiamo a uno, con la più piccola e “vecchia” della gamma Sport Classic Yamaha, la SR400: è la CS_05 Zen, ultima creazione in ordine di tempo dei preparatori portoghesi di it roCkS!bikes, Alexandre Santos e Osvaldo Coutinho, che hanno dedicato il loro talento alla completa trasformazione della SR400 usando la loro “firma” stilistica: il design monoscocca (cliccate qui per le foto). Ispirata alle prime moto da flat track, è il frutto di un lavoro impressionante che, nonostante stravolga l’estetica della monocilindrica, non ne intacca la guidabilità e il carattere. Contrariamente alla realizzazione di Numbnut, questa special non è “ricondizionabile” né realizzabile solo con parti aftermarket: flessibile e saldatore sono stati usati pesantemente… tanto per cominciare, il doppio ammortizzatore posteriore è stato sostituito da un mono montato in posizione centrale e molto inclinata, lungo ben 240 mm, ma con soli 36 mm di escursione. Il forcellone tubolare in acciaio è stato disegnato da zero e il telaio è stato profondamente modificato per adattarlo alla monoscocca. La sella è stata costruita con cura da un artigiano portoghese con pelle di prima qualità, con impunture rinforzate che fanno pensare a un’opera di alta sartoria. Le gomme Bridgestone 100/100-18” montate su entrambe le ruote accentuano la doppia personalità di questa special, a metà strada tra l’off-road e la strada. Il monocilindrico di SR400 non è stato toccato: c’è solo una presa d’aria maggiorata e un nuovo scarico, costruito appositamente in acciaio e alluminio. La verniciatura bicolore, rossa su un lato e gialla dall’altro, intende esprimere le diverse identità di questa Yamaha e di it roCkS!bikes, i due partner di questo complesso progetto.

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