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North West 200 2016: le vittorie e la tragedia

Si è disputata l'edizione 77 della North West 200, una delle più mitiche corse stradali. Michael Dunlop ha vinto nella massima categoria, Alastair Seeley è diventato il pilota più vittorioso di sempre, ma la classica nordirlandese verrà purtroppo ricordata ancora una volta anche per i brutti incidenti: nella  Supertwin ha perso la vita il giovane Malachi Mitchell-Thomas (paura anche per Farquhar)

supertwin stregata: addio, malachi...

È un lungo weekend di gara tipicamente da road race, quello della 77esima edizione della classica nordirlandese North West 200. Tanta passione, velocità pura, adrenalina a mille, record ed emozioni a non finire (qui le foto). Purtroppo anche quelle di cui avremmo fatto volentieri a meno... In Gara 1 della categoria Supertwin, disputatasi giovedì 12, c'è il brutto incidente di Ryan Farquhar, che perde il controllo della sua Kawasaki, sbattendo contro una cancellata e venendo successivamente investito da Daniel Cooper. Ryan rimedia fratture al bacino e al torace, oltre a numerose ferite (trasportato in elicottero all'ospedale Royal Victoria di Belfast, Farquhar è operato d’urgenza e ora è stabile e fuori pericolo ed è stato dimesso). Per Cooper solo lievi ferite.
Lo stesso punto del tracciato, quello di Black Hill, nella cittadina di Portrush, nella gara del sabato vede un altro incidente, quello di cui rimane vittima Malachi Mitchell-Thomas. Il giovane pilota inglese, considerato da tutti il nuovo astro nascente delle road race e spesso paragonato a Guy Martin, perde il controllo della sua Kawasaki al terzo giro di Gara 2, senza il coinvolgimento di altri piloti; per lui i soccorsi non possono fare nulla, il pilotaperde la vita... Malachi Mitchell-Thomas era in lotta per la conquista del podio, dopo aver chiuso il secondo giro in seconda posizione. In seguito alll’incidente fatale la corsa è dichiarata conclusa con la vittoria di Ivan Lintin, in quel momento al primo posto. In Italia Malachi era noto per essere stato un pilota dell’SHR Team, protagonista del Mondiale Supermoto e degli Internazionali d'Italia Supermoto, ma è soprattutto nelle road race che si era fatto notare: nel 2015 aveva vinto la classe Senior al Manx Grand Prix, mentre quest''anno aveva cominciato alla grande la stagione vincendo tre gare alla Mid Antrim 150 (la Open SBK e due volte la SS). Il promettente ventenne di Chorley (Lancashire) è il 17° pilota a perdere la vita nella classica nordirlandese: erano due anni che la triste statistica non veniva fortunatamente aggiornata, dalla morte di Simon Andrews nel 2014.

Tornando alla gara, Ivan Lintin, vincitore anche della gara Supertwin del giovedì sera, riesce ad approfittare delle importanti assenze degli infortunati Daniel Cooper e Ryan Farquhar, che lo hanno preceduto in qualifica, ma merita le vittorie mostrando valore e velocità: al termine del primo passaggio Lintin aveva fatto registrare il nuovo record sul giro della categoria. 

SUPERBIKE: la quinta di Michael Dunlop

Allo scattare del via il più veloce nella categoria Superbike è Rutter su BMW, tallonato da Seeley (nell’edizione 2015 aveva vinto, eguagliando il record di Robert Dunlop) che poco dopo guadagna la testa del gruppo prima di commettere un errore che gli costa un ritardo considerevole. Al termine del primo passaggio è però Ian Hutchinson, anche lui su BMW, a far segnare il tempo più veloce; alle sue spalle la Honda di Bruce Anstey, capace di stabilire il nuovo record di velocità con il tachimetro che tocca i 337,6 km/h. Al terzo passaggio la gara però passa nelle mani di Michael Dunlop che, in sella alla S 1000 RR, lascia alle sue spalle un Hutchinson in difficoltà a causa di un problema meccanico. Dunlop però dà il meglio di sé al quarto giro quando, guadagnando ben 5” sul pilota alle sue spalle, fa registrare un tempo record di 4’22”095. La vittoria finale va a lui (è il suo quinto successo alla NW200), seguito da Ian Hutchinson e Rutter: i tre piloti sono in quest’ordine sul podio virtuale prima dello stop da parte della commissione di gara che decide di esporre la bandiera rossa in seguito l’incidente di Anstey a Church Corner.

Bello uscire con la SBK e dimostrare che possiamo ancora vincere. È stato difficile, ma ho fatto il giro veloce da solo, senza traino o scie”, ha dichiarato Dunlop

Come tutte le classi, anche per la SBK sarebbe prevista una seconda gara, ma dopo la morte di Malachi Mitchell-Thomas la North West 200 2016 ha chiuso i battenti, con l'annullamento di tutte le corse ancora in programma.

SUPERSPORT: con 17 vittorie, Seeley diventa il recordman assoluto della North west 200

La statistica della classica nordirlandese subisce uno scossone, con le gare della Supersport. Alastair Seeley vince entrambe le gare e sale al primo posto della classifica dei piloti più vittoriosi di tutti i tempi alla North West 200. L'anno scorso aveva eguagliato il record di 15 vittorie di robert Dunlop, quest'anno lo ha superato alla grande.

Da ragazzi tutti hanno un sogno e questo per me è un sogno divenuto realtà - dice Dunlop dopo la vittoria in Gara 1 - è incredibile essere nominati nella stessa frase in cui si nominano i Dunlop… Non sono arrivato qui pensando di avere il record già in tasca, così ho studiato e osservato gli altri piloti, e anche in gara ho comunque analizzato e studiato le posizioni in pista e guardato le moto degli altri: ho cercato di capire dove fossi forte e dove debole; e lo stesso per i rivali. Ci vuole molto per vincere qui, ma credo che serva anche molta fortuna e credo di avere avuto la mia giusta parte”. 

Parlando delle gare, la prima è molto avvincente e combattuta fino all'ultimo giro (in totale ne sono previsti 6). All'inizio è subito Seeley a prendere la testa, ma viene poi passato da Hutchinson, in bella lotta con Jessopp, Michael Dunlop, Harrison, Johnston e Hillier. Proprio Jessopp passa in testa ma, alla fine quinto giro Seeley torna davanti, prende il largo e si invola verso la storica vittoria. 
"Sapevo che se avessi potuto prendere vantaggio, sarebbe stato nell'ultimo giro - dice Seeley. A Magherabouy mi sono girato a guardare e ho capito che non mi avrebbero preso la scia, grazie al distacco accumulato. Ma me la sono dovuta sudare, questa vittoria!".

Come nella SBK, anche nella seconda gara della Supersport Michael Rutter su BMW parte davvero forte, ma la sua leadership dura poco, dato che al termine del primo giro in testa alla gara c’è la Triumph di Lee Johnston che, poco dopo, fa segnare il tempo più veloce in 4’34”886 e si porta al comando. La seconda parte della gara vede però uno stravolgimento delle posizioni di testa e un Seeley scatenato, capace di girare in 4’34” e portarsi alla vittoria con ben 6 secondi e mezzo di vantaggio su Jessopp, secondo al traguardo su Triumph. Lee Johnston chiude al terzo posto ma una penalizzazione per il taglio di una chicane gli costa 10 secondi e l’obbligo di abdicare dal terzo gradino del podio in favore di Peter Hickman su Kawasaki.
Seeley vince per la 17esima volta alla North West 200. Ed entra nel mito!

SUPERSTOCK: “Hutchy” vince in volata

La gara della categoria Superstock vede al termine del primo giro l’esposizione della bandiera rossa; alla ripartenza è Seeley a prendere il comando ma ben presto i piloti di testa rimescolano le carte a suon di sorpassi. Hutchinson, Michael Dunlop, Seeley, Hickman e Rutter si danno battaglia per la conquista della prima posizione e alla fine del penultimo giro in prima posizione c’è Michael Dunlop su Bmw. Ian Hutchinson, deciso a guadagnare la testa del gruppo in un momento dove quattro piloti sono racchiusi in una manciata di metri, riprende il comando ma alla Magherabuoy chicane Seeley lo supera. La gara si decide nei momenti conclusivi quando Seeley, commettendo un errore in staccata, permette ad “Hutchy” di riportarsi in testa e di vincere la gara con un vantaggio di soli 0”615 su Hickman e 0”767 su Seeley.

È stato il mio giorno più bello di sempre alla North West 200 – ha detto “Hutchy”, per nulla sorpreso del risultato -. È andata come mi aspettavo, dal momento che le cose vanno molto meglio da quando sto con Tyco. Non abbiamo avuto veri problemi, è stata la North west migliore e più facile che abbia mai corso”.


Come per la SBK, Gara 2 della Stock è stata annullata in seguito all'incidente fatale di Malachi Mitchell-Thomas.

NW200 2016, classifica Superbike

NW200 2016, classifica Superstock

NW200 2016, classifica Supersport 1

NW200 2016, classifica Supersport 2

NW200 2016, classifica Supertwin 1

NW200 2016, classifica Supertwin 2

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