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13 November 2015

MV Agusta F3: restyling by Mirco Sapio

Ecco una reinterpretazione (virtuale) della MV Agusta F3: sarà così la sportiva varesina del futuro? Ce lo propone un giovane designer di Napoli che con questo progetto ha ricevuto l’attenzione della Casa di Schiranna

Il gusto della sfida

A volte ritornano. Ad ingolosirci con una nuova proposta è infatti Mirco Sapio, appassionato motociclista e designer di Napoli che già in altre occasioni ha avuto modo di distinguersi e di presentare le proprie creazioni attraverso le nostre pagine web (qui una KTM 1290 Super Duke R e la concept Ghezzi - Brian Curva). Dopo i progetti ideati su base KTM e Moto Guzzi, stavolta è il turno della MV Agusta. Mirco vuole sfidare se stesso, superare i propri limiti concettuali e tecnici (modellazione 3D) e per farlo ha bisogno di qualcosa veramente difficile. Così guarda alle moto dal design più ricercato, quelle di Schiranna appunto, interpretando con uno stile nuovo la MV Agusta F3 disegnata da Adrian Morton. Della tre cilindri varesina, già da Mirco ritenuta perfetta nel suo insieme, sono volutamente mantenuti invariati i canoni estetici tipici di MV (qui la gallery).
1/15 MV Agusta F3 by Mirco Sapio

Stile e funzione

Così il giovane partenopeo si concentra solo su alcuni punti di intervento. A cominciare dal gruppo ottico anteriore. I rendering di Mirco propongono la possibilità di asportare il faro omologato per strada e sostituirlo con un cover per pista con connettori a chiusura stagna. La tecnologia utilizzata è ovviamente la full LED, così come è la tendenza del momento, e il nuovo gruppo ottico, così pensato, funge anche da cornice convogliatore centrale dell’airbox. In tema di design e prestazioni, le prese d’aria frontali sono composte da due canali in fibra di carbonio avvolti dalla carena laterale e dal cupolino. In questo modo Mirco cerca di nascondere alla vista i condotti per far convivere tecnica e stile, lasciando visibili solo le parti in carbonio. Il “vestito” della sportiva MV è rinnovato lavorando sulle carene laterali, la cui linea è semplificata in tutta la zona che accompagna l’uscita dell’aria calda dal radiatore.

Codino “plug & play”

Dall’anteriore al posteriore: altra zona interessata dal restyling è quella dello scarico. Anche qui Mirco cerca di integrare il più possibile la tecnica all’estetica rendendo la parte bassa della carena un tutt’uno con il sistema di scarico, agevolando così il raffreddamento dello stesso con una serie di prese d’aria. La sezione del silenziatore passa da cilindrica a triangolare: 3 lati, 3 scarichi, 3 cilindri, 3 prese d’aria airbox. Quasi un mantra che sottolinea la natura della moto. Così però si perde un po’ la curva disegnata dal triplice silenziatore originale, che sembra disegnare perfettamente la linea della ruota. Altra integrazione è tra la base del codone e il telaio in alluminio pressofuso. Infine la coda segue lo stesso principio del faro anteriore, completamente e facilmente asportabile in un unico blocco insieme a sella passeggero e porta targa e stop a LED, secondo il principio “plug & play”, che unisce estetica e facilità di modifica anche nel box di casa.
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