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Tripudio al Mugello: Rossi in Pole! 2° Viñales, 3° Iannone

Il pilota di Tavullia non delude i suoi fan e, negli ultimi attimi della Q2, ottiene la 63esima pole position in carriera, precedendo la Suzuki di Vinales (che però era davanti alla M1 n° 46, nel giro buono) e la Ducati di Iannone. Seconda fila tutta spagnola, con Marquez, Lorenzo, e A.Espargaro. 9° Petrucci, 11° Pirro, Dovizioso in difficoltà partirà dalla 13esima casella

Q1: passano Redding e Aleix Espargaro, Dovi out

La sessione di qualifiche non vedrà la partecipazione di Tito Rabat, che nelle FP3 è caduto alla Biondetti e ha riportato una frattura alla clavicola sinistra. Nelle FP3 ed FP4, Iannone ha dettato il passo, proprio come in FP2.
 
In Q1 se la giocheranno questi piloti: Dovizioso, Bradl, Barbera, Bautista, Crutchlow, Aleix Espargaro, Pol Espargaro, Miller, Redding, Laverty e Baz. Quando il semaforo della pit lane diventa verde, entrano in pista tutti e immediatamente. Aleix Espargaro maniene la stessa gomma posteriore usata nella FP4, Dovizioso monta una hard, mentre tutti gli altri montano una nuova gomma soft.
 
Al primo giro veloce, Pol Espargaro detta il passo (1’47”159) seguito da Redding (+0”649). Aleix è 3° con 1,377 secondi di ritardo dal fratello. Dovizioso è attualmente penultimo, a 2,374 secondi da Polyccio. Aleix e Scott si migliorano, ma mantengono la loro posizione: ora hanno un ritardo (rispettivamente) di 201 milleismi e 707 millesimi da Pol Espargaro.
 
A 7 minuti dalla fine, i pilotj rientrano ai box: Pol Espargaro e Scott Redding occupano le posizioni utili ad accedere in Q2, mentre è evidente che Dovizioso ha problemi: è ultimo, e non ha migliorato la sua prestazione (1’49”533). La sosta dura solo 2 minuti, il primo ad uscire è Laverty quando 5 minuti separano i piloti dalla bandiera a scacchi.

Aleix Espargaro, con la gomma nuova, segna un 1’47”040 che gli vale il 2° posto, mentre Redding stacca il giro veloce: 1’46”886. Pol Espargaro cade quando manca poco più di un minuto, poco dopo arriva anche la caduta di Crutchlow alla curva Correntaio. Nel frattempo Dovizioso si migliora e ottiene il 4° posto.
 
Con la bandiera a scacchi che sancisce la fine della Q1, Dovizioso si migliora ma non abbastanza: è 3° (1’47”089), a 49 millesimi dal 2° posto detenuto da Aleix Espargaro. Scott Redding è il più veloce di tutti: il suo giro è più veloce di quello fatto segnare da Iannone nelle prove libere! Saranno l’inglese e il pilota Suzuki ad accedere alla Q2. Il motivo della prestazione sottotono di Dovizioso sono alcuni problemi riscontrati con le mescole dure, 

Q2: guizzo di Rossi all'ultimo, 4 case costruttrici nelle prime 4 posizioni

La sessione di qualifiche utile a definire le prime 4 file della gara inizia con un super tempo di Iannone (1’46”727) francobollato da Marquez (+0”032) e, più distaccato, da Lorenzo (+0”389). 4° Petrucci, 5° A. Espargaro, solo 10° Rossi. Iannone torna ai box dopo appena un giro veloce, così come Lorenzo, Aleix Espargaro, Redding (7°) e Pirro (12°). Iannone e Lorenzo cambiano gomma al posteriore e montano una soft, rientrano quando mancano 8 minuti. Nel frattempo Viñales stacca un 1’46”750 (che sfrutta la scia di Rossi), a 23 millesimi da Iannone e di appena 9 millesimi più veloce di Marquez, che rientra ai box. Rossi si migliora e ottiene l’ottavo tempo. A 7 minuti dalla fine rientrano tutti i piloti che non hanno ancora effettuato un cambio gomme, a differenza di Rossi che rientra quando, ormai, tutti sono già tutti in pista. Una scelta di tempo che si rivelerà perfetta

A 5 minuti dalla bandiera a scacchi, Iannone si migliora ulteriormente: 1’46”607, nel frattempo Lorenzo rientra ai box per la seconda volta. Si segnala che Pirro è 12°, e segna tempi di 5 secondi e mezzo più lenti da Iannone: che abbia avuto problemi alle gomme proprio come il Dovi in Q1? La colpa non è della moto, dato che la Desmo16 di Michele ha la miglior velocità massima del lotto (oltre 346 km/h in questo momento, anche se a fine sessione Petrucci e Iannone faranno meglio, rispettivamente con 349,4 e 347,3 km/h).

Ad 1 minuto dalla fine Petrucci e Redding segnano il 5° e 6° tempo di sessione, ma è Rossi ad essere spaziale, seppur anche grazie alla "collaborazione" del suo futuro compagno di squadra (che, dal canto suo, deve dire un paio di grazie a Rossi per qualche giro buono sia in QP che nelle libere): è sua la pole, grazie al tempo di 1’46”504 registrato quando mancano solo 30 secondi alla fine! A dire la verità Marquez ci prova, a soffiare la pole a Valentino, il suo ultimo tentativo è da "caschi rossi" per una buona metà. Ma poi il giro perfetto svanisce quando Aleix Espargaro si... mette di mezzo. Anche Maverick fa un ultimo giro a dir poco stratosferico, peccato che la pole sfumi proprio in quell'ultimo settore dove Rossi è stato velocissimo. La differenza? Nel giro veloce di Rossi, Viñales è davanti; nel giro veloce di Viñales, davanti alla Suzuki non c'è nessuno. I due piloti si comportano già come se avessero obbiettivi comuni, e d'altronde Valentino ha tirato più di una volta Maverick, che evidentemente ha restituito il favore. Certamente, però, lo spagnolo non si fa mancare il tentativo di strappare il primato a Rossi. Ok, non ci riesce, ma se ci fosse riuscito? Cosa avrebbero detto tutti quelli che già hanno gridato allo scandaloso... gioco di squadra? Dite che Maverick ha calcolato di perdere apposta i 94 millesimi che sul traguardo lo hanno separato da Rossi? Piuttosto fantasiosa come interpretazione...

Comunque, con la bandiera a scacchi che sventola sul rettilineo, resta Rossi il più veloce di tutti e ottiene la pole position numero 63, eguagliando Jorge Lorenzo. Inoltre, ritrova la prima casella in griglia al Mugello, che non vedeva dal lontano 2008. Alle sue spalle c’è il suo futuro compagno di squadra, Maverick Viñales, che porta ancora una volta Suzuki in prima fila e che una mano a Rossi l'ha data, offrendogli la scia nel giro della pole. 3° un efficace, ma un po' deluso, Andrea Iannone. Seconda fila spagnola, con Marquez, Lorenzo e Aleix Espargaro. 7° Dani Pedrosa, 8° Bradley Smith, 9° un ancora convalescente Danilo Petrucci, 10° Scott Redding, 11° il collaudatore Ducati Michele Pirro, 12° Yonny Hernandez.

Per rendere ancora più "vivace"questo GP d'Italia, Casey Stoner commenta così la pole del Dottore: "Ben fatto, Valentino Rossi, una scia al momento giusto aiuta sempre". 

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MOTOGP 2016, MUGELLO: GRIGLIA DI PARTENZA

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