Statistiche web

Rossi: "Un pilota Honda che perde apposta con una Yamaha è capace di tutto. E mi fa paura"

Valentino dichiara tutta la propria delusione per un Mondiale pesantemente condizionato dal comportamento di Marquez che, secondo il Dottore, a un certo punto ha deciso che il 46 non avrebbe dovuto vincere. E' un Rossi senza freni e inviperito, quello che parla dopo la gara di Valencia

La voce della delusione

Certo, partendo dall’ultimo posto in griglia Valentino non ha che una timida speranza di poter acciuffare il titolo. Vista la velocità dimostrata dalle Honda in prova, l’unica soluzione per Rossi sarebbe portarsi il più avanti possibile e aspettare un attacco di Marquez e Pedrosa a Lorenzo, ancor più veloce degli hondisti. Insomma, praticamente impossibile. Invece l’impossibile quasi si verifica: Rossi supera 22 concorrenti e si porta proprio dove avrebbe voluto trovarsi. È 4° e davanti ha Pedrosa, Marquez e Lorenzo. Metà del lavoro è fatto. Ora tocca alle Honda braccare Lorenzo. E lo fanno. A dire la verità Marquez se ne sta buono buono dietro Jorge per tutta la gara, mentre Pedrosa parte in sordina ma poi si fa sotto alla grande. A tal punto da poter insidiare Marquez per il secondo posto. È in quel momento che a Marquez torna la grinta: resiste a Dani e intanto Jorge (che sembrava alla portata) si allontana verso il titolo, il quinto della sua carriera.
In quel momento Valentino è indietro circa 18 secondi (come Lorenzo ci tiene a sottolineare), forse nemmeno vede i rivali. Ma gli sviluppi della gara non sono certo segreti. E conoscerli non lo rende felice. Dirà che lo aveva previsto. La cosa curiosa è che Rossi è in linea con quanto risposto da voi lettori nel nostro sondaggio...
1/83 MotoGP Valencia 2015: Marc Marquez

“Hanno fatto il biscottone”

Scusate il ritardo, ho voluto vedere la gara fino alla fine prima di incontrare ai giornalisti. E non credevo ai miei occhi... Gli ultimi giri sono stati penosi.
 
Il titolo è andato: ti senti usurpato?
Penso che mi sarei meritato il decimo titolo, infatti finché le cose sono andate normalmente ero in testa al campionato. Poi è successo qualcosa che non è mai successo nel nostro sport, e oggi lo avete visto tutti.
 
Perché Marquez secondo te ha voluto favorire Lorenzo?
Marquez dopo Assen ha deciso che io non dovevo vincere il campionato, e da lì è cambiato tutto. La gara di Phillip Island ha segnato la mia sorte: lì ero più veloce di Jorge e avrei potuto mettere una seria ipoteca sul titolo. 
 
Come valuti la condotta di Marquez rispetto al nostro sport?
Imbarazzante. Ho denunciato la cosa il giovedì prima di Sepang ma non è servito a nulla. Forse la Direzione Gara avrebbe dovuto convocarci, ma è stato tutto talmente spudorato che secondo me non sarebbe cambiato nulla
 
Quando hai capito che il titolo era ormai lontano?
Quando ho saputo che sarei partito ultimo a Valencia. Avevo giusto un pelo di speranza che non facessero questa penoso teatrino fino alla fine, ma come ho detto ai vertici Dorna tre giorni fa, è andata esattamente come mi aspettavo. 
 
Secondo te perché Marquez l'ha fatto in modo così spudorato? Non gli conveniva, come ha detto lui, far finta di perdere terreno e chiudere a 5-6 secondi?
Perché ha goduto nel sapere che io l'avrei visto. Lui se ne sbatte i coglioni di tutto e di tutti, voleva solo che io vedessi. Era talmente lento gli ultimi giri che addirittura Pedrosa ha recuperato 2-3 secondi, da quanto andavano piano. 
 
Credi che ci si ancora qualcuno che non crede al biscottone, come lo chiami tu?
Oggi non c'è più nessun dubbio sui piani di Marquez. Un biscotto così lo fanno solo nel calcio, ma le squadre di serie C2. Sono sorpreso dalla Honda perché hanno dato via libera a un loro pilota per far vincere una Yamaha e per ostacolare un'altra Honda, quella di Dani.
 
Lorenzo ha vinto il suo quinto titolo: nonostante le tensioni tra di voi, stiamo parlando pur sempre di un grande campione: concordi?
Lorenzo è stato molto veloce soprattutto nella seconda parte del campionato. Mi sarebbe dispiaciuto perderlo con lui in pista, ma in questo modo ovviamente brucia di più. Nel nostro sport non ho mai visto una cosa del genere. A volte qualcosa è successo, ma almeno erano compagni di squadra. Questa è la vendetta personale di un ragazzo che mi fa veramente paura perché, dopo quello che ho visto, penso che questo sia capace di tutto.
 
E Lorenzo?
Non sapevo che questo era un campionato del mondo a squadre. Sono arrabbiato con Lorenzo perché dopo la Malesia ha perso una grande occasione per stare zitto. Ma a differenza di Marquez non sarebbe arrivato a queste bassezze in pista. Fuori dalla pista poteva essere molto più intelligente: o è particolarmente stupido o era tutto combinato
 
Cambia qualcosa dopo la gara di oggi per il tuo futuro?
Ho molta passione per quello che faccio, non cambio i progetti per il futuro. Cercare di essere veloci anche con le Michelin e un'elettronica diversa mi dà nuovi stimoli.
© RIPRODUZIONE RISERVATA