Inizia la parte finale della sessione e sono Guintoli e Hayden a movimentarla: il francese sale al 4° posto, mentre l’americano occupa l’ultimo posto della Top 10. Decisamente più importante è la prestazione di Sykes, però, che soffia il 1° posto al compagno di squadra fermando il cronometro a 1’55”527, 320 millesimi meglio di Rea. I due della Kawasaki ufficiale sono gli unici a girare sotto il “56”, anche se Guintoli (3°) non è poi così lontano. Siamo ovviamente molto distanti dai record della pista (miglior giro in gara 1'35”889 di Rea nel 2015; record assoluto 1'34”357 di Baz nel 2014), ma le verdone sono dei missili: Rea e Sykes si giocano la platonica leadership delle FP1 a suon di “settori rossi” nella tabella dei tempi. È Tom a confermarsi, rifilando oltre mezzo secondo al team mate (1'55”189 contro 1'55”743). A dire la verità, anche la R1 di Guintoli gira su tempi interessanti: con 1'55”882 diventa il terzo pilota sotto il “56”, ma resta terzo anche in classifica. Intanto si segnalano i progressi di Fores (6°) e Hayden (7°), ma anche la caduta di Davies (in precedenza a terra anche Abraham, Reiterberger, van der Mark, mentre Hayden aveva fatto un fuori pista ma senza cadere ).
Le FP1 si concludono con la seguente classifica: Sykes (che ha migliorato ancora, girando in 1'54"995), Rea, Guintoli, Lowes, Davies, Fores, Hayden, De Angelis, Savadori, Giugliano. Appuntamento alle FP2.