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27 October 2012

Marco Melandri: condanna a 1 anno e 7 mesi per problemi fiscali

Proprio come successo a Valentino Rossi nel 2008, anche Marco Melandri ha avuto problemi per aver, secondo i giudici, trasferito la propria residenza in Inghilterra per pagare meno tasse

Marco melandri: condanna a 1 anno e 7 mesi per problemi fiscali

L’ACCUSA (PM Isabella Cavallari)
Marco Melandri, come scrive corriereromagna.it, ha trasferito nel 2001 la propria residenza a Derby (Inghilterra) solo al fine di pagare meno tasse all’erario italiano. I reati contestati si riferiscono al 2003 (prescritto), al 2004 e al 2005, quando l’attività principale del 30enne pilota di Ravenna sarebbe invece rimasta in Italia. Inoltre lo status di Melandri in Inghilterra era di residente ma non domiciliato, condizione che permette a un cittadino straniero di corrispondere al fisco inglese solo le tasse riferite ai redditi prodotti nel Regno Unito. Melandri ha però continuato a fare la spola tra Derby e l’Italia, ha gestito attività immobiliari in Italia, è stato amministratore della società immobiliare M1, di cui sua sorella deteneva il 20%; ha effettuato spedizioni di denaro al padre e alla sorella tramite bonifici dall’Austria; è stato proprietario di auto di lusso, oggetto di vari passaggi di proprietà tra famigliari… Insomma, Melandri, secondo l’accusa, non viveva stabilmente a Derby e ha evaso 3 milioni e mezzo di euro. Richiesti 1 anno e 9 mesi. Melandri si è accordato con l’Agenzia delle entrate per sanare la pendenza a livello finanziario, ma il reato ha anche valenza penale, ecco il motivo per cui il pilota è stato processato ieri al Tribunale di Ravenna.

LA DIFESA (Avv. Stefano Vezzadini)
Marco Melandri vive a Derby realmente, ci sono testimoni. Melandri ha affittato e poi comprato casa, si è perfino iscritto in palestra e frequenta amici in Inghilterra. Richiesta l’assoluzione

LA CONDANNA
Il giudice Corrado Schiaretti  ha stabilito che la difesa non tiene, quindi condanna Marco Melandri a 1 anno e 7 mesi (pena sospesa).

IL PRECEDENTE
Nel 2008 Valentino Rossi ha dovuto accordarsi con l’erario versando 35 milioni di euro a seguito di una contestazione simile a quella di cui è stato fatto oggetto Melandri. Nel 2000, infatti, Rossi aveva trasferito la residenza in Gran Bretagna, secondo l’Agenzia delle Entrate solo allo scopo di pagare meno tasse. Un accertamento del 2007 aveva fatto emergere un imponibile non dichiarato risultò di 60 milioni di euro, con 25 milioni di evasione. Valentino, come detto, si accordò per un versamento di 35 milioni, dato che anche per lui l’accusa era di evasione fiscale con trasferimento fittizio di residenza.

 

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