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Marc Marquez si rompe un dito facendo dirt track. Ci sarà a Jerez?

Mentre si allenava a suon di derapate, il Cabroncito è caduto procurandosi la frattura scomposta del mignolo sinistro. Operato con successo, ha iniziato la riabilitazione, per non perdere la prossima gara della MotoGP, in Spagna. La sua partecipazione “non è esclusa”, quindi nemmeno certa…

Marc marquez si rompe un dito facendo dirt track. ci sarà a jerez?

Per Marc Marquez, fare Dirt Track (ma anche trial) è al tempo stesso un divertimento e un allenamento. E gli viene pure bene, visti i risultati ottenuti in gare importanti quali il Superprestigio (qui i risultati del 2013 e quelli, ancor migliori, del 2014) o la sicurezza mostrata al Ranch di Rossi senza mai averlo visto prima. Solo che ogni tanto va per terra. A differenza di quanto gli capiti in MotoGP, dove non si fa mai nulla, le cadute negli ovali gli lasciano sempre il segno. L’anno scorso si era rotto il perone (stop per un mese e addio test invernali MotoGP) mentre quest’anno è la volta del mignolo della mano sinistra.

 

Marc marquez operato con successo per una frattura al mignolo sinistro

Mentre si allenava facendo Dirt Track sabato 25 aprile, Marquez è infatti caduto procurandosi la frattura scomposta della falange prossimale del mignolo sinistro. Il pilota è già stato operato (inserimento di una placca in titanio) e ha iniziato la riabilitazione in vista della gara della MotoGP che si corre il 3 maggio a Jerez: la sua partecipazione “non è esclusa”. Di seguito il comunicato ufficiale Honda, poi qualche considerazione.

 

Il pilota Repsol Honda è stato operato per ridurre una frattura al mignolo della mano sinistra, subita mentre si allenava facendo Dirt Track. La sua partecipazione al GP di Spagna non è esclusa.

 

Il Campione del Mondo in carica della MotoGP, Marc Marquez, è stato operato con successo dal dottor Xavier Mir, primario del reparto “Patologia della mano e delle espremità superiori” dell’Ospedale Universitario Quiron Dexeus di Barcellona.

 

“Marquez si è presentato al pronto soccorso - ha dichiarato Mir - dopo una caduta durante una sessione di allenamento. Il paziente presentava una deformità al mignolo della mano sinistra e un esame radiologico ha evidenziato una frattura scomposta alla falange prossimale. Di conseguenza, abbiamo deciso di intervenire - come avremmo fato per qualsiasi altro paziente – riducendo la fissando al dito una placca in titanio. Questo ci permetterà di iniziare la riabilitazione funzionale in 24 ore, dando al pilota una possibilità di correre a Jerez”.

 

Presenza del "cabroncito" a jerez “non esclusa”. quindi nemmeno certa

Ricapitoliamo. Marc ha un dito rotto, fortunatamente uno dei meno importanti per la guida della moto (anche se lui tende ad impugnare la con tutte le dita, mentre altri in curva “tirano” il manubrio afferrando solo la parte finale della manopola, quindi senza usare il mignolo). Il tipo di frattura che ha subito Marquez normalmente si aggiusta in 4-6 settimane. Mettiamo pure che un pilota professionista ce la faccia nella metà del tempo, nel migliore dei casi è sempre una settimana in più di quante ce ne siano prima della prossima gara, che si corre il 3 maggio a Jerez. Ecco perché la partecipazione del Cabroncito “non è esclusa” ma certamente nemmeno garantita. Cosa, questa, di cui Rossi e il Dovi potrebbero, se non gioire (non si gioisce mai per l’infortunio di un collega, farsi male è una cosa seria), certamente approfittare.

 

Honda ufficiale in pista solo coi collaudatori?

Si mette male per la Honda, dato che nemmeno Pedrosa è poi così certo di esserci a Jerez, dopo l’intervento al braccio. Si prospetta quindi uno scenario di una squadra ufficiale Honda in pista solo con collaudatori (Aoyama per Pedrosa, Kousuke Akiyoshi per Marquez), ma chissà se Stoner avrà ancora voglia di presentare la propria candidatura e, in quel caso, se a Tokyo cambieranno risposta, dopo aver gentilmente rifiutato di “usare” Stoner in Argentina per carenza di tempo per preparare la gara e conseguente rischio di risultati non soddisfacenti. In questo caso la situazione sarebbe comunque difficile. Intanto la trasferta europea sarebbe certamente più pesante per il pilota che una in Sudamerica (in entrambi i casi un volo interminabile dall'Australia, ma quello per la Spagna durerebbe minimo 20 ore, 5 in più che quello per l’Argentina), in più i tempi sono anche in questo caso strettissimi quindi, per coerenza, Honda dovrebbe restare sulle posizioni “non possibiliste” espresse prima del GP di Termas de Rio Hondo. Volendo avventurarsi un po’ in ipotesi invero parecchio fantasiose, perché non immaginare un Crutchlow - molto bravo in Argentina, dove è andato a podio con la RC213V di Cecchinello - "una tantum" sulla Honda ufficiale? Fanta MotoGP, lo ripetiamo. Certo, se Jonathan Rea fosse ancora un pilota Honda, la soluzione sarebbe semplice, dato che il Mondiale SBK domenica 3 maggio è fermo e il nordirlandese ha già guidato la Honda ufficiale in MotoGP. Ma Rea è passato a Kawasaki. Con grande soddisfazione.

 

Allenamenti pericolosi

Quello capitato il 25 aprile a Marc Marquez è solo l’ultimo di una serie di infortuni in cui sono negli anni incappati i piloti del Motomondiale mentre si allenavano facendo fuoristrada. Del perone dello stesso Marquez abbiamo detto, ma quest’anno abbiamo dovuto registrare anche la lussazione alla spalla di Hernandez, che ha saltato i test di Sepang. Andando più indietro, nel 2013 Barbera si era presentato al GP di Jerez con il volto pesantemente segnato da ematomi e abrasioni. Disse che era caduto facendo trial, anche se poi si scoprì che in quel periodo le liti tra Hector e la sua ragazza finivano spesso a botte, tanto che entrambi sono stati processati e condannati… L’anno precedente erano stati Dovizioso e Barbera stesso a farsi male facendo cross, mentre nel 2010 Bautista, che allora correva con la Suzuki, si era fratturato una clavicola.

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