Chi fosse mancato all’appuntamento TV della prima puntata del format televisivo di SKY TV, che lancia la competizione tra squadre di customizzatori,
può vedere qui una raccolta fotografica delle realizzazioni delle due squadre che si sono sfidate per prime.
Erpico e Hunter, le prime “creature” viste sotto ai riflettori, sono state osservabili fino al 30 marzo al Motoplex Milano City Lounge. A debuttare in questa esposizione di pezzi unici, Erpico e Hunter, le Moto Guzzi nate nella gara tra i preparatori Officine08 e Imbarcadero 14.
Tema della prima sfida era la "moto per l’esploratore", e i due preparatori hanno dato sfogo a tutto il loro ingegno e creatività per trasformare le Moto Guzzi V7 II a disposizione.
Erpico, il cui nome si richiama ad un vocabolo in vernacolo Versiliese, erpice, che significa letteralmente “frangizolle”, è stata preparata da Officine08 in 255 ore di lavoro, e tra gli aspetti principali della trasformazione c’è il serbatoio maggiorato (35 litri) realizzato artigianalmente, una tanica per l’acqua (13 litri) integrata nel codino estraibile, il cupolino anteriore realizzato artigianalmente in alluminio, la protezione coppa olio motore che si trasforma in pala e il vano sottosella completo di attrezzatura primo soccorso e kit per la riparazione della moto.
Con Hunter i preparatori di Imbarcadero 14 hanno voluto realizzare una moto simbolo di semplicità, concretezza e stile, interpretando il tema della sfida come l'esplorazione per “infrangere barriere di luoghi e pensieri non abituali, accelerando la crescita”. Caratteri distintivi di Hunter (dopo 150 ore di elaborazione), sono gli scarichi artigianali rialzati, le borse laterali artigianali realizzate in ferro, la strumentazione ridotta e completamente digitale e infine il faro di profondità artigianale integrato nel parafango anteriore.
A partire dalla sera del 30 marzo saranno invece esposte le moto viste nella seconda puntata: la Rise Hell e la Black Cherry. Potete guardarle anche nella gallery dedicata.
Black Cherry, la moto declinata secondo l’idea del South Garage, è frutto di 100 ore di lavoro e presenta come caratteristiche peculiari piastre di sterzo in alluminio per l’avantreno, gomme semi tassellate a mescola morbida, manubrio con piega da short track, applicazione di katana, shuriken, nunchaku ed infine verniciatura in triplo strato di trasparente con foglia oro.
Per quanto riguarda invece la Raise Hell, interpretazione “infernale” del team Anvil, a spiccare dopo 165 ore di lavoro sono di certo il telaio rigido(rifatta completamente tutta la parte posteriore), il cerchio anteriore, da 21 pollici , come nei chopper americani, il pneumatico posteriore, proveniente da un pick-up anni ’50, il fucile a pompa, ospitato nella parte posteriore del telaio ed un machete, alloggiato sulla forcella.