Per la stagione 2015 Kiara Fontanesi decide di proseguire la sua avventura con la Yamaha YZ250F, moto con la quale sembra trovarsi molto bene su tutti i tipi di terreni (anche se l’abbiamo vista divertirsi in allenamento con una YZ 125…). In sella alla blu giapponese, la forte crossista parmense ottiene 3 vittorie di GP su 6 disputati (Thailandia, Francia e Germania).
Pronti via, nell’appuntamento serale del Qatar (1° round sia per la serie MXGP sia per la WMX), Kiara conquista due secondi posti dietro alla sua avversaria più forte, la francese Livia Lancelot, determinata a interrompere la striscia positiva di titoli all’azzurra, ma già dal secondo round la situazione si ribalta. Nell’afosa corsa della Thailandia Lancelot subisce maggiormente il caldo rispetto all’avversaria, la quale fa doppietta e azzera il distacco da Livia. Ora la tabella rossa passa nelle mani di Fontanesi, ma la strada verso il titolo è ancora lunga e in salita. Salita che diventa più ripida dopo il GP della Gran Bretagna, nel quale la parmense ottiene solamente 5 miseri punti in Gara1 a causa di cadute ripetute ed errori su errori. Lancelot può tirare mezzo sospiro di sollievo, riprendersi la tabella rossa e godersi il momentaneo vantaggio. Il recupero al quale è chiamata Kiara arriva già nel Gran Premio successivo, in Francia. Sul terreno di Villars sous Ecot, Fontanesi fa capire a tutti di che pasta è fatta e vince Gara2. Gara1, invece, viene ricordata come una delle manche più emozionanti della storia del motocross femminile: proprio nel GP di casa Livia sbaglia ripetutamente ed è costretta ad una rimonta dalle retrovie. Il ritmo imposto dalla francese è sufficiente per riacciuffare, all’ultimo giro, l’italiana, la quale si trovava in testa dall’inizio della manche. Ricordate il salto d’arrivo del GP della Francia? Quello che scendeva e poi saliva, fatto al contrario insomma. Bene, Kiara prende la traiettoria esterna – in teoria quella ideale - per arrivare sull’altra sponda, Livia invece stringe la curva e lancia la moto contro il salto (qui la foto). Morale: la manche va a Lancelot per una manciata di millesimi, ma Fontanesi vince il GP e recupera punti importanti in Campionato. A Teutschethal (Germania) l’italiana è protagonista di un’altra splendida gara, dove vince sia il sabato che la domenica (nel WMX Gara1 è il sabato pomeriggio e Gara2 è la domenica mattina). Lancelot non molla e chiude seconda, perdendo altri 6 punti. Si arriva così all’ultimo Gran Premio con Lancelot in testa per soli 2 punti su Fontanesi. Gara1 vede una Nancy Van de Ven scatenata in sella alla sua Yamaha. Lancelot e Fontanesi non possono far altro che chiudere rispettivamente seconda e terza. Ora, però, il vantaggio della francese è di 4 punti. Kiara non dorme sonni tranquilli a Loket. Il giorno dopo, quando tutto sembra esser pronto per Gara2, ecco che nel giro di ricognizione la Kawasaki di Lancelot si ammutolisce e la lascia a piedi. Il ritiro è forzato. La francese non può schierarsi al via della seconda manche. Il che vuol dire che a Kiara basterebbero 5 punti per laurearsi Campionessa. Ma lei non si accontenta e ne conquista ben 22, lasciando la gioia della vittoria ancora una volta a Van de Ven, decisamente in giornata di grazia. Certo, il pizzico di fortuna c’è stato, ma è anche valido il fatto che Kiara Fontanesi questo titolo se l’è sudato parecchio. E l’ha cercato, anche quando sembrava ormai tutto perso. Lottatrice fino in fondo, brava! Kiara, sei un esempio per tutti gli italiani, ci hai insegnato a non mollare mai. Nel Motocross così come nella vita. Goditi questo meritato titolo e trascorri una buona estate, che il prossimo anno il Mondiale inizia di nuovo!