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Kawasaki Z1000 2014: una bella, arrabbiata, pura, naked sportiva

Prima presa di contatto con la nuova maxi naked di Akashi. Il nostro Fabio Meloni l’ha guidata senza pregiudizi sulle strade intorno a Siviglia (Spagna), ecco le sue impressioni

Kawasaki z1000 2014: una bella, arrabbiata, pura, naked sportiva

Senza ombra di dubbio la Kawasaki Z1000 2014 era una delle moto più attese di Eicma 2013, se n’è parlato molto (cliccate qui per i dettagli tecnici) e avete stracliccato la gallery e il video ufficiale. I pareri sono discordanti, ma la Z non può che dividere, come accade sempre con le moto dal carattere e dalla personalità forti. Dopo tanto discutere, però, è arrivato il momento di guidare. In questi giorni è in corso la presentazione stampa a Siviglia (Spagna) e per noi c’è Fabio Meloni, che ci ha inviato le sue prime impressioni.

 

SI VA A SPASSO (INIZIALMENTE)

Il nostro test inizia nel peggiore dei modi. Fa un freddo cane e c'è nebbia. NEBBIA, che cavolo! L'assolata (sulla carta) Spagna ci vuole male stamattina. Tutto quello che possiamo fare è andare a due all'ora. E notare che il motore è molto elastico e la rapportatura è corta, tanto che spesso ci troviamo a cercare la settima; che in sella ci si sta tutto sommato comodi, nonostante il busto sia abbastanza inclinato verso l'avantreno; che le sospensioni sono molto sportive (rigidotte) sugli avvallamenti. Nulla più. Anzi sì. Combattiamo la noia e cerchiamo di non pensare troppo al freddo ripassando le novità della Z1000 2014. Motore aggiornato da 142 CV. Rapportatura accorciata. Nuovi freni. Nuove sospensioni. ABS di serie. Servirebbe proprio il sole. E una bella strada guidata.
 

ECCOME, SE TI COINVOLGE!

Così, come accade nelle fiabe, nel giro di un'ora ci vengono regalate entrambe le cose. E allora che dire di questa moto, se non che è una bella, arrabbiata, pura, naked sportiva? Accelera fortissimo, è rigida, precisa. Una vera Zeta. Non si può dire che abbia l'agilità delle migliori concorrenti, né la stessa sofisticazione (non c'è il controllo di trazione, non ci sono mappature, antiwheelie e via dicendo. Come dicono in Kawasaki: “Niente controllo di trazione, la Z1000 è una moto da macho”), cosa che, giustamente, lascia spazio a tutte le discussioni sulla sicurezza. Ma se è di esperienza di guida che dobbiamo parlare, allora la cosa più importante da dire è che questa moto è profondamente coinvolgente. Ha un bell'avantreno rassicurante, è scorrevole, e tra una curva e l'altra schizza con una ferocia e un urlo esaltanti, salvo poi frenare con grande efficacia, senza intrusioni da parte dell'ABS. Pennella le linee con precisione e ti dà la confidenza necessaria ad aggredire la strada, grazie anche ad una buona luce a terra, ad una rassicurante trazione e ad una agilità tutto sommato all'altezza di una guida aggressiva. Manca il TC? Non ci pensi molto, anzi non ci pensi proprio - almeno finché la strada è in buone condizioni. Sei solo contento. E ancora di più se rifletti sul suo prezzo... (12.540 euro c.i.m.).

 

Per il test approfondito, non perdetevi Motociclismo di dicembre, mese in cui comincerà anche la commercializzazione della Kawasaki Z1000 2014.

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