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Jonathan Rea: la MotoGP? Facile e veloce, ma in frenata...

A Losail, in occasione della prova della CBR1000RR SP, abbiamo incontrato Jonathan Rea. Oltre ad alcune opinioni sulla supersportiva Honda, che leggerete nella sua intervista su Motociclismo di febbraio, gli abbiamo domandato che impressione fa guidare una MotoGP

Jonathan rea: la motogp? facile e veloce, ma in frenata...

Come forse ricorderte, nel corso della stagione 2012 Honda ha dato al giovane e talentuoso pilota britannico Jonathan Rea la possibilità di guidare la RC-V dell'infortunato Casey Stoner in due gare del Campionato del Mondo MotoGP, Misano ed Aragon.

In entrambe le occasioni, "JR" non ha certo sfigurato, dimostrando di sapersi adattare in fretta alle differenze con la "sua" CBR1000RR SBK: all'esordio a Misano si è piazzato 9° in qualifica, con 1,5" secondi di ritardo dalla pole, e 8° in gara, mentre nella gara successiva è risultato 7° in qualifica, con un ritardo di 1" dalla pole, e 7° in gara.

Tutto questo per dire che, quando qualche giorno fa lo abbiamo incontrato in Qatar, nei box di Losail, in occasione del lancio della CBR1000RR SP, abbiamo approfittato subito della sua sorridente disponibilità per toglierci qualche curiosità (e voi toglitevi quella di vedere lui e Leon Haslam in azione con la nuova supersportiva di Tokyo: qui la gallery).

 

Che effetto fa a uno dei più forti piloti della SBK guidare una MotoGP?

È facile!.

 

Facile...?

Sì, devo dire che alla fine è una moto facile da gestire, più di quanto mi aspettassi.

 

Cosa ti ha sorpreso di più?

Al primo posto metto l'accelerazione. C***o è impressionate! Non avete idea di quanto forte vada. È nettamente più veloce di una SBK, sono proprio due mondi diversi. Poi metto l'elettronica, davvero a punto.

 

E cosa invece hai fatto fatica a digerire? Parlano tutti delle gomme...

L'anteriore Bridgestone è davvero strano, ti costringe a cambiare totalmente il tuo modo di guidare, e purtroppo non è una cosa immediata. Il distacco che avevo dai piloti più veloci lo accumulavo tutto in frenata e inserimento. Il fatto è che hanno una carcassa molto rigida, per cui in queste fasi di guida devi comportarti in modo particolare. La "pinzata" dev'esser dolce, poi incrementi con decisione la forza sulla leva. In ingresso non devi mollare i freni, ma anzi, devi fidarti e continuare a frenare con decisione per dare carico alla ruota anteriore che, schiacciandosi al suolo, ti dà grip e ti permette di stringere la traiettoria: la massima forza frenante ce l'hai a moto piegata, non a moto dritta... Ti sembra normale? Dopodichè devi continuare a frenare fino a centro curva, e quando molli il freno devi farlo lentamente. Se lo lasci come faresti con le gomme da SBK, la carcassa riguadagna improvvisamente la sua forma originale, e l'impronta a terra diminuisce. Se ti va bene, la moto allarga semplicemente la traiettoria e non riesci più a farla curvare. Se ti va male, il davanti si chiude...

 

Il test della Honda CBR1000RR SP sarà pubblicato su Motociclismo di febbraio, dove Rea ci darà la sua opinione sulla maxi sportiva dell’Ala Dorata, intanto in edicola c’è il numero di gennaio 2014, il primo dell’anno del nostro centenario.

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