Ad aprire le danze sono ancora una volta i minorenni della 125, appena prima della pausa pranzo. In Gara 1 i protagonisti sono Ivan Petrov (KTM), Gianluca Facchetti (KTM), Filippo Zonta (Husqvarna) e Morgan Lesiardo (TM Racing). Il bulgaro, nel tentativo di distaccare gli avversari e andare ad acciuffare Zonta, incappa in un errore durante un sorpasso di un doppiato e perde parecchio tempo. Gara in salita e “tanta voglia di accontentarsi”. Già, perché due piazzamenti permetterebbero al numero 99 del Team KTM Silver Action di superare in classifica il polacco Gabriel Chetnicki, assente a Ottobiano a causa di un infortunio. Nonostante i mille attacchi di Facchetti su Zonta, il pilota Husqvarna è sempre in grado di difendersi alla grande, approfittando anche della limitata stazza fisica di “Gian”, che non gli permette di “lanciare” la moto sulle wave, ma è costretto ad affrontarne una ad una, perdendo circa 2" al giro. Terzo gradino del podio per Lesiardo. Protagonisti per metà gara anche Andrea Zanotti (Yamaha DP19), Paolo Lugana (KTM) e Alessandro Lentini. È proprio quest’ultimo ad animare i primi giri di Gara 2, ma l’infortunio al metacarpo dà particolarmente fastidio al pilota Husky, costretto ad abbassare il ritmo. Petrov e Facchetti sono i primi due, con il bulgaro bravo a non ripetere l’errore di Gara 1. Facchetti soffre sulle wave e nel finale si accontenta della seconda piazza. Lesiardo centra il sorpasso alla penultima curva su Kim Savaste (KTM), salendo per la seconda volta sul podio. Spaventosa caduta per Paolo Lugana dopo un salto da 35 metri.
In MX2 il grande favorito è Tim Gajser (Honda Gariboldi), ma una stella brilla sulla sabbia di Ottobiano: è Nick Kouwenberg (Honda JTEC). L’olandese si mette in mostra nelle qualifiche e poi in gara, dove attacca Gajser sulle wave e lo sorpassa. Nick impone il ritmo e vive una domenica da sogno nella sua categoria. Domenica d’oro anche per lo sloveno, già detentore della tabella rossa, che si tinge ancora di più di rosso nella fredda domenica pavese: Tim vince gli Internazionali d’Italia Motocross 2015 classe MX2. Podio tutto Honda con Jens Getteman (Honda JTEC) sul gradino più basso. Il primo degli azzurri è Simone Zecchina (Kawasaki), 7°. Interessante la sfida Pootjes-Hsu, che l’anno scorso ha infiammato la EMX125. Il pilota ufficiale KTM si prende una rivincita sull’alfiere Suzuki, chiudendo 5° contro la nona piazza di Hsu nonostante i numerosi test nel mese di febbraio sul tracciato di Ottobiano.
Gara pazza in MX1. Ken De Dycker conduce tutta la gara ma all’ultimo giro si ferma ai box spingendo la moto per aver finito la benzina! Cairoli ringrazia e vince manche e titolo MX1. Prosegue la sfortuna di David Philippaerts: due cadute mentre è in terza posizione mettono il Guerriero ko mentalmente, la moto fatica a riaccendersi e addio sogni di gloria per qualificarsi nella Elite. Un vero peccato, David era il più veloce in pista e stava riprendendo i due piloti Red Bull KTM. Ma le sorprese non sono finite: in questo percorso a ritroso nella gara della MX1 segnaliamo anche un incidente al primo giro tra Nagl e Bobryshev. La Honda HRC si incastra nell’Husqvarna Ice One (Team di Kimi Raikkonen, pilota Ferrari in F1). I due cercano di disincastrarle, ma niente, le moto non si smuovono di mezzo millimetro. Nel frattempo i piloti sono già transitati due volte, la gara è compromessa. I piloti fanno un secondo tentativo, niente. Un terzo, un quarto, un quinto, niente. I meccanici di Honda e Husqvarna sono costretti ad entrare in pista e smontare le ruote posteriori dei mezzi per slegarle e portarle ai box.